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venerdì 26 aprile 2013

Al Teatro Ghirelli, Fondazione Salerno, Franco Di Mare presenta il suo libro “Il paradiso dei diavoli"

                           



Comunicato Stampa

Sabato 27 aprile, alle ore 19,30, la Fondazione Salerno Contemporanea presenta il primo appuntamento con la rassegna editoriale “La Prima-Vera volta” ospitando al Teatro Antonio Ghirelli in via Lungoirno il noto giornalista FRANCO DI MARE che, in formula innovativa presenterà al pubblico salernitano il suo libro “Il paradiso dei diavoli”, un interessante sguardo sulla città di Napoli, sui suoi contrasti, sul suo vivere a braccetto tra miseria e nobiltà.
La serata ad ingresso gratuito ed introdotta da Gilda Ricci, vedrà la partecipazione di MARIO MORCELLINI,  Professore Ordinario in Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso l’Università La Sapienza di Roma e Presidente della Conferenza Nazionale delle Facoltà e dei Corsi di Laurea in Scienze della Comunicazione e dello scrittore FRANCESCO PINTO, direttore Rai di Napoli.
Le conclusioni sono affidate al Sindaco Di Salerno VINCENZO DE LUCA.


Con “La prima-vera volta”, rassegna ideata e prodotta dalla Fondazione Salerno Contemporanea, si vuole entrare nelle dinamiche testuali e tematiche non più secondo il canonico schema dell’intervista, bensì del dialogo, del confronto e, soprattutto, della creatività. Ne è buon interprete il giornalista Franco di Mare che con la sua performance riesce a far comprendere appieno le motivazioni e le emozioni personali che lo hanno spinto a scrivere “Il paradiso dei diavoli”. La presentazione si apre al pubblico con un continuo dialogo fra il giornalista sul palco e personaggi reali e di finzione che compaiono in video, attraverso i quali l’autore prova a descrivere il limite sottile che separa il bene dal male in una città, Napoli, che è animata da un carattere potente e che sembra costituire un unico corpo fisico con i suoi abitanti. Napoli è la città dove i figli dei signori crescono accanto ai figli dei pregiudicati, come per un processo di involontaria osmosi e dove il confine tra il bene e il male, già labile di suo, diventa un impercettibile diaframma. E’ lì che è nato Franco Di Mare, vicino al mare, dove sbagliare era più facile che comportarsi bene. Un luogo senza innocenza: il paradiso abitato dai diavoli.

FRANCO DI MARE
nasce a Napoli il 28 luglio 1955, giornalista professionista, è inviato in aree di crisi da venti anni.
Lavora alla Rai dal 1991; inizia in cronaca al TG2, per poi passare subito agli esteri dove segue la crisi dei Balcani come inviato di guerra. Bosnia, Croazia, Kosovo, per 5 anni è inviato nella ex Jugoslavia; ma anche in Mozambico, in Somalia, nella regione dei Grandi Laghi in Africa, Rwanda, Burundi, nello Zaire, oggi repubblica democratica del Congo, dove segue gli spaventosi scontri interetnici tra Tutsi e Hutu.
Segue anche falliti colpi di stato in America Latina e disastri naturali come l’uragano Mitch che devasta Honduras, Guatemala e Nicaragua.
È autore di inchieste giornalistiche sulla mafia dell’Europa dell’Est, sulla guerra in Kosovo, in Bosnia, in Rwanda, sulle elezioni presidenziali e politiche in molti paesi del mondo, dagli Stati Uniti alla Francia, dalla Bulgaria all’Algeria.
Realizza inchieste sul terrorismo in Giappone, Russia, Medio Oriente, Africa Orientale.
Segue la guerra in Afghanistan e in Iraq (la prima e la seconda), la guerra tra Eritrea ed Etiopia e quella a Timor Est.
Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi premi, tra cui due oscar della televisione per i suoi reportage, il Premio Città di Fiumicino, il Premio Cimitile, il premio Europeo per il filmato di guerra, il Premio personalità europea dell’anno e il premio Sebetia Ter e il Premio Terme Contursi Comunicazione quale miglior inviato all’estero nel 2004..
Nel 2003 inizia la sua carriera di conduttore con UnoMattina Estate, esperienza che prosegue con UnoMattina week end.



PRESENTAZIONE EVENTO
Teatro reportage è una definizione creata da MediArt per spiegare la presenza sul palco teatrale di un giornalista che è stato per anni un inviato nelle zone di guerra di tutto il mondo, nei luoghi toccati da grandi calamità naturali, che ha fatto indagini su contesti sociali difficili o seguito grandi eventi politici internazionali. Esperienze molto diverse tra loro che hanno lasciato tracce indelebili nella sua memoria come nella sua coscienza. Una trama di persone, sentimenti, culture, sensazioni che Franco Di Mare vuole condividere con un pubblico più ampio possibile per cercare di stimolare una riflessione individuale ma anche sociale e civile sul troppo spesso labile confine che separa, innanzitutto dentro di noi, il bene e il male. Franco Di Mare non è un attore: non recita e non interpreta. È un narratore che grazie ad un presenza scenica affascinante, ad uno stile diretto ma evocativo, e al supporto di contributi video parla di proprie esperienze, della vita di altri attraverso la propria vita e riesce così a catturare l’ attenzione di platee anche molto difficili (come per esempio quelle degli studenti).

Subito dopo, a suggello della neonata collaborazione con il Festival Culture Giovani-Linea d’Ombra diretto da Peppe D’Antonio, sul palco del T.A.G. doppio appuntamento musicale, la finale del Linea d’ombra Live Music Contest e la performance del John De Leo/Fabrizio Tarroni DUO.



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