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mercoledì 5 settembre 2012

Spettacolo del fuoco sulla spiaggia del Miramare di Salerno










FONTE. WWW.LAPILLI.EU
DI MARIA SERRITIELLO


La festa del fuoco, a Salerno, il 29 agosto, è sbarcata arroventata sulla spiaggia del "Miramare", lo stabilimento balneare più in voga della città. A dominare le fiamme, accese ed alimentate da spericolate acrobazie è stato Alessandro Serritiello, "Novello Mangiafuoco", la mitica figura del libro più attraente per ragazzi: Pinocchio. L'affascinante scenario della costa salernitana, immerso nella notte, improvvisamente si è illuminato di bagliori incandescenti. Un numero spettacolare, quello di Alessandro, che ha  ammaliato il numeroso pubblico, accorso per celebrare la festa più simbolica dell'estate che si conclude. Ad erigersi a fondale, tra l'acqua tranquilla del mare, la sabbia ancora tiepida di sole e il cielo trapuntato di stelle, è stato il "Miramare", il lido che ha ripreso a pieno ritmo l'attività, interrotta da una distruttiva mareggiata e dopo lavori di ammodernamento che hanno ridato alla struttura la storica bellezza, collocandola  in questo luogo da ben ottant'anni. Elemento carico di fascino il fuoco, il cui performer, Alessandro Serritiello, ben conosce, controlla e  spettacolarizza. Ad inizio dello show,   il pezzo di spiaggia, esteso in un lungo rettilineo, si è acceso magicamente di torce, giri luminosi, scintille e fiamme soffiate verso il cielo, il tutto coadiuvato da musica adatta per fare da colonna sonora all'esibizione. E così, potente si è elevata nella notte, incendiandola, il canto di Freddie Mercury, rimpianta voce solista dei Qeen, chi altri se no, mentre i Carmina Burana, d'impatto hanno sottolineato  e con solennità la cerimonia del fuoco. Poi la danza è entrata di diritto nello scenario e la brava ballerina ha volteggiato per e con il fuoco, come in un' invocazione. Ma le sorprese della festa, a sera inoltrata, continuano e nel finale tutta la spiaggia risplende di fuoco vivo e sulle note dolcissime, "Ricordati di me" di Venditti, ancora una volta è la musica ad accrescere il fascino dell'accesa notte," si è elevata  una scritta che  man mano ha  preso fuoco e  si è infiammata alta sulle teste degli spettatori. E nel finale, il "Miramare", ha voluto ringraziare quanti sono stati premurosi, scegliendolo come lido preferito e congedarsi, con una sorpresa ed eccoli, incandescenti,  spettacolari, i fuochi d'artificio i più belli, accesi  colorati nel cielo, cielo che reclamava la sua parte di spettacolo. Un "oh" di meraviglia ha accolto l'accensione del mare che, d'improvviso, ha preso fuoco con fiammelle rosse di passione. Degna festa del fuoco, quella di Salerno che, dal 2008, nata nell'isola siciliana di Stromboli, si è propagata in ogni dove, un modo visivo per suggellare l'estate, stagione la più bella dell'anno, che sta per finire. L'appuntamento con il "The fire show" di Alessandro Serritiello è per l'anno prossimo, ora il fuoco, abbandonata la spettacolarizzazione, deve riscaldare e di altro calore, l'intero inverno.
Per saperne di più. Il mito di Prometeo
Fin dalle origini, il fuoco ha esercitato fascino presso gli uomini e suscitato in loro desiderio di dominarlo. Senza di esso gli uomini avrebbero condotto una vita simile a quella delle bestie. Prometeo, il più intelligente dei Titani, voleva dare il fuoco agli uomini, per cui si recò nell'officina di Vulcano, il dio del fuoco, che fabbricava con l'aiuto dei Ciclopi, i fulmini a Giove. Appena Vulcano, batté sull'incudine il martello, senza essere visto, rubò una scintilla che portò agli uomini, insegnando loro ad accendere il fuoco e a servirsene. Quando Giove si accorse dell'inganno, inflisse a Prometeo una tremenda punizione, lo incatenò nudo ad una rupe e mandò un avido avvoltoio a divorargli il fegato. Il supplizio rimase per sempre perché di notte, mentre Prometeo soffriva il freddo, il fegato gli rinasceva.
Maria Serritiello




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