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domenica 30 settembre 2012

Chi sbaglia paga. A volte non è così

Fonte:Virgilio notizie

Pensioni: quattordicesima da restituire, 200mila l'hanno ricevuta per errore. Ecco chi


I pensionati minimi che nel 2009 hanno avuto la mensilità in più ma avevano superato gli 8.650 euro di reddito annuo dovranno restituirla all'Inps. 500 euro in 24 rate

Una doccia fredda per 200mila pensionati con la "minima". In questi giorni riceveranno una lettera dell’Inps che chiede la restituzione della quattordicesima mensilità per l’anno 2009. Un importo, che varia tra i 336 e 504 euro, non spettante per mancanza dei requisiti di reddito: in sostanza i pensionati in questione prendevano "troppo" per avere diritto alla mensilità aggiuntiva. Ora la cifra, ripartita in 24 rate mensili, verrà trattenuta dai prossimi assegni, a partire da novembre. Ogni mese dai 14 ai 21 euro in meno.

Stiamo parlando di pensioni minime, da meno di 500 euro al mese. Ma l'Inps non fa sconti: la quattordicesima spetta per legge solo a chi ha:
64 anni di età e
un reddito complessivo non superiore a una volta e mezzo la pensione minima.

Quindi, per sapere se si ha diritto alla quattordicesima bisogna moltiplicare l'assegno mensile per 13 mensilità e aggiungere il 50%. Se il reddito complessivo del pensionato (che magari svolge qualche lavoretto occasionale) supera questa soglia si perde il diritto alla mensilità aggiuntiva.

Un calcolo variabile

Ma è facile sbagliare. L'importo della minima, infatti, varia di anno in anno. Quest'anno, ad esempio, la minima è fissata a 480,53 euro al mese. La soglia annua da non superare per aver diritto alla quattordicesima è quindi fissata a (480,53 x 13 x 1,5 =) 9.370,34 euro.

Nel 2008 - anno su cui si calcolano le spettanze dell'anno successivo - il tetto era fissato a 8.649,84 euro all'anno. Secondo l'Inps sono molti i pensionati che hanno autocertificato per errore un reddito inferiore alla soglia e quindi non avevano diritto alla mensilità in più.

"La quattordicesima è una bella iniziativa, ma non può percepirla chi non ne ha diritto", ha dichiarato in proposito Antonio Mastropasqua, presidente dell'Inps. "200mila persone hanno presentato dichiarazioni sbagliate, noi possiamo verificarle solo quando l'Agenzia delle Entrate rende disponibili i loro redditi per poi poter incrociare i dati. Per questo l'accertamento viene fatto quando questa somma è già stata versata". I pensionati sui quali è piovuta una fortuna non dovuta dovranno rassegnarsi..





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