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martedì 28 dicembre 2010

Morta la poetessa Janine Pommy Vega





FONTE:LA CASA DELLA POESIA SALERNO

Un altro personaggio di spicco della "beat generation" se ne va, è morta il 23 dicembre la poetessa Janine Pommy Vega

Janine Pommy Vega(5-2 1942 / 23 12 2010)

Janine Pommy Vega, a soli 16 anni andò da Union City, New Jersey, dove viveva, a New York in cerca della Beat Generation che aveva conosciuto attraverso i libri che leggeva. Incontrò Gregory Corso, e tramite lui gli altri scrittori. Dopo essersi diplomata si trasferì definitivamente a New York. Nell’autunno del 1962 lasciò l’America insieme a Fernando Vega e viaggiò con lui per tre anni in Israele ed Europa. Dopo la sua morte nel 1965 tornò in America e completò il suo primo libro Poems to Fernando, che fu pubblicato da City Lights Books nel 1968. A San Francisco frequentò i Diggers, Hell’s Angels, e gli scrittori di North Beach, e perse quattro volte di seguito i manoscritti del suo secondo libro.
Nel 1971 partì per il Sud America e visse in Perù, Colombia e Bolivia per i successivi quattro anni. Durante il suo soggiorno all’Isola del Sole nel Lago Titicaca in Bolivia, terminò Journal of a Hermit (Cherry Valley Editions, 1979) e Morning Passage (Telephone Books, 1976). Tornata a New York nel 1975 cominciò ad insegnare poesia ai bambini di lingua inglese e bilingue nelle scuole pubbliche e ai prigionieri del Sistema Penitenziario dello Stato di New York. I suoi viaggi nel corso degli anni ottanta e novanta furono le basi per Drunk on a Glacier, Talking to Flies (Tooth of Time Press, 1988); Threading the Maze (Cloud Mountain Press, 1992); Red Bracelets (Heaven Bone Press, 1992); Tracking the Serpent: Journey to Four Continents (City Lights, 1997); Island of the Sun (Longhouse, 1991) e Mad dogs of Trieste (Black Sparrow Press, 2000).
Attualmente dirige Incision/Arts, un’organizzazione che porta gli scrittori nelle prigioni. Membro del PEN American Center’s Prison Writing Committee, è coautrice con Hettie Jones di Words over Walls, un manuale sull’attivazione di laboratori di scrittura in prigione. Ha ricevuto borse di studio dal New York State Council per le Arti, S.O.S., e dalla Puffin Foundation. Ha presentato il suo lavoro in molti paesi, spesso accompagnata da musicisti.

Partecipa da anni alle attività di Casa della poesia ed è stata presente a: "Parole di Mare" (Amalfi, 2000), "Napolipoesia 2001", "Lo spirito dei luoghi" (Baronissi, 2000), "Incontri internazionali di poesia di Sarajevo" (Sarajevo, 2003 e 2009), "Il cammino delle comete" (Pistoia, 2001 e 2004), "Altre Americhe" (Napoli, 2005), "Il Borgo della poesia" (Giffoni V.P., 2006), VersoSud (Reggio Calabria, 2009).

Nei Quaderni di Casa della poesia ha pubblicato, nel 2004, il volumetto "Nell'era delle cavallette". La casa editrice Nutrimenti ha pubblicati nel 2007 la raccolta di scritti di viaggio, "Sulle tracce del serpente".


Dal'altra parte del tavolo

Sto leggendo le tue poesie / e un enorme edificio sgangherato compare, / la luce di centinaia di candele / si riversa sulla neve. / All’interno al lungo tavolo bolscevichi massicci / come idranti forgiano le loro discussioni / con giovani Dostojevsky / e socialisti provenienti da una ventina di paesi. / La pelle nero blu del cantante tuareg / brilla con le costellazioni / sahariane mentre lui canta nella lingua del vento, / quella che sua madre gli ha insegnato, / quella proibita a scuola. / Un gruppo di poeti solleva i bicchieri di grappa / e canta con lui. / All’estremità del tavolo, gli intellettuali assaporano / con gusto le sfumature /i riferimenti nascosti e i temi sottesi, / qualcuno si lecca le dita. / La donna sudamericana con la voce di un treno / che geme / attraversando le piccole città degli scomparsi si piega /verso il sikh e le sue sillabe di Guru Nanak. / La sciamana siberiana crea nel suo canto / una maschera di corda / annodata attraverso la quale noi / vediamo la processione di animali / sui vasti territori del nord. / Una danza di corteggiamento e mele comincia all’alba. / Tre giovani con una stridula colonna sonora / gridano simultanee / storie personali di orrori di guerra. / C’è qualcosa nelle caverne del cuore / in cui tutte le canzoni si incontrano, / Bella Ciao, l’Internazionale, il riff jazz e la ninnananna / il dramma di mani sopra un tavolo fra i sordi / e quelli che cantano. / C’è qualcosa nelle caverne del cuore / in cui tutte le canzoni si incontrano, / Bella Ciao, l’Internazionale, il riff jazz e la ninnananna / il dramma di mani sopra un tavolo fra i sordi / e quelli che cantano. / La chiave è nel diamante della porta, / aprite, sono io. / Nella poesia che tiene la porta socchiusa, / ah, stavamo aspettando



Janine Pommy Vega: Dall’altra parte del tavolo / Across the Table

Registrazione effettuata a Sarajevo nel 2003
Testo e voce: Janine Pommy Vega
Musicisti: Marco Collazzoni (sax), Riccardo Morpurgo (pianoforte), Luca Colussi (batteria), Almir Nezic (basso).

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