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venerdì 3 dicembre 2010

“Comici liberi show” al “Ridotto” di Salerno


MIEI SCRITTI


LA RECENSIONE
DI MARIA SERRITIELLO

“Comici liberi show” al “Ridotto” di Salerno

Sabato 27 e Domenica 28 novembre il palco del “Ridotto”, per la stagione teatrale 2010 -2011 “Che comico”, si è affollato di ben 4 comici: Fabian Grutt, Mago Mancini, Sergio Giuffrida e Filippo Giardina. 4 comicità diverse che, amalgamate bene insieme, hanno replicato per il pubblico, ormai competente del Ridotto, due serate di gradevolissimo divertimento.

A tenere le fila dello spettacolo e a presentare ad uno ad uno i comici suoi amici, sul palco, è stato il “Mago Mancini”, cabarettista, comico, oltre che esperto della magia. Mago Mancini, infatti, è noto per aver accostato al cabaret situazioni esilaranti di prestigiazione che il pubblico ha mostrato di apprezzare molto nelle due serate salernitane. Con la magia si ritorna immediatamente bambini e si evoca uno spettacolo pulito, ingenuo ma anche la curiosità, mai appagata, di scoprire i trucchi. Un gioco spassoso condito dall’inevitabile suspense, il bravo Mancini l’ha provato nel piccolo teatro della risata, ai danni di Michele, un simpatico spettatore della prima fila, preso di mira per tutta la serata da lui in particolare, ma anche dagli altri tre. Il gioco consisteva nell’apporre il braccio del malcapitato in una ghigliottina portatile per mostrare che la lama si abbatteva senza tagliarglielo. Il pubblico si è divertito molto alla gag, il braccio alla fine è stato risparmiato, ma Michele, tra le risate generali, ha sudato le classiche sette camice.

Fabian Grutt. Già il nome fa ridere e lo fa ancor di più quando si sa, detto da lui, che è napoletano, figlio di tedesco. Fabian e ci tiene a sottolineare che si chiama Fabian e non Fabio, si presenta in scena con il viso di bravo ragazzo, quello della porta accanto e con semplicità sciorina battute che non sono le solite conosciute, per chi ha frequentazioni di cabaret. Simpaticamente indolente tanto per contrastare l’efficientismo che circola in famiglia, condisce la sua comicità di gag e situazioni paradossali. E’ un capace monologhista, ha un curriculum artistico di tutto rispetto ed è arrivato secondo, quattro anni fa al premio Charlot.

Sergio Giuffrida. Dei quattro, che si sono esibiti al Ridotto, è il più immediato ed entra subito in sintonia con il pubblico per il verso in chiave comica del “Tronista”, il personaggio televisivo del pomeriggio nella trasmissione di Maria Di Filippo. Lui, del personaggio non ha nulla ed è proprio per questo che ha successo. Bonario, coatto per professione, nelle serate salernitane si è esibito in monologhi intelligenti, sulla vita di tutti i giorni, accompagnati da una mimica facciale molto espressiva. Anche il suo curricolo è denso di partecipazioni eccellenti.

Filippo Giardina Un comico sui generis, un comico più somigliante fisicamente ad uno studente universitario che ad un attore della risata. Alto, modi gentili, capelli scompigliati alla Sgarbi, è l’intellettuale del gruppo, il creativo a 90 gradi, infatti scrive poesie: “Agrodolce” 52 versi di umorismo gastronomico, più un racconto, compone raffinati monologhi e sostiene, con un’ eccezionale bravura, recitativa e di memoria, un monologo, di otto minuti, sulla situazione politica italiana. La sua è una comicità sottile, delle sue battute non va disperso niente e nulla ha disperso l’attentissimo pubblico salernitano.

Insomma i “Comici liberi show” sono una bella realtà del cabaret attuale, ognuno ha conservato la propria identità artistica, ognuno fa ridere a modo suo, nessuno fa da spalla all’altro, sono amichevolmente associati, forze unite, per creare uno spettacolo vario e doppiamente divertente e questo il pubblico l’ha capito e doppiamente apprezzato.

Prossimo appuntamento al “Ridotto”, il 4 ed il 5 dicembre con Teresa Lallo in “Punto e a capo”


Maria Serritiello

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