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giovedì 28 aprile 2016

Al Caffè dell’Artista di Salerno con Geppino Lauriello si parla di “Las Tunas de Espagna”



Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Il dottor Geppino Lauriello al Caffè dell’Artista di Salerno, è di casa e le sue performance sono sempre di buon livello, così l’ultima del 4 aprile scorso. L’argomento della serata, le Tunas spagnole, ha vivacizzato la sala, stracolma di persone, il dottor Lauriello ha un seguito da star, sicuro che ogni suo intervento apporta nuova conoscenza. Ed ecco che la Spagna con il suo coloritissimo folklore è entrato nella sala Moka, dove si riuniscono gli iscritti ogni lunedì, invadendola con le belle immagini e i coloratissimi filmati, che Geppino Lauriello, collaborato dal suo fedele amico, Mimmo Pagliara, ha sapientemente raccolto.
La Spagna, come tutti sanno, è una terra ricca di tradizioni e di folklore, con manifestazioni belle e toccanti, tra queste meno note, ma non per questo meno deliziose e trascinanti, sono le tradizioni goliardiche che ancora animano le Università spagnole e che, portate sulle strade, suscitano allegria e coinvolgimento nelle migliaia di turisti che incontrano con la loro vivacità e il loro brio. Si tratta della tunao estudiantina, un’istituzione studentesca universitaria spagnola di carattere culturale, espressione di giovanile ed esuberante folklore ispanico, che mantiene viva la tradizione ereditata dagli antichi scolari spagnoli e clerici vagantes del XIII secolo.
 La tuna è formata da un complesso musicale di giovani studenti universitari (ma oggi anche di maturi professionisti amanti della melodia e delle tradizioni e animati da gagliardo spirito giovanile), studenti che, indossando l’abbigliamento medievale ordinario dei loro antichi colleghi e riuniti in gruppo, cantano e suonano, girando per piazze e città,  borghi e villaggi, sotto i portici di vetusti palazzi, nei parchi e nei teatri e come anche nelle severe aule universitarie, portando dovunque una ventata di allegria e di spensieratezza, la stessa che ha aleggiato nella sala e che ha fatto cantare le belle melodie, di quelle conosciute, alle signore.
 
Maria Serritiello
wwwlapilli.eu
 

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