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domenica 2 giugno 2013

Maria De Filippi, "cattiva maestra" per un prete anticamorra, se ne frega e sbarca negli States



Fonte:Tiscali Socialnnews
di Mariano Sabatini

Ci sono anche preti che non amano farsi incerare il faccione né posare le auguste terga sui divani candidi dei salottini televisivi, dove con l’alibi dell’abito talare possono spargere più veleni dell’Ilva su omosessuali, famiglie alternative, fine vita, delitti ed altre amenità del genere. Lontano dalle telecamere, Don Luigi Merola, già parroco di Forcella in Campania e impegnato come pochi nell’avversare la camorra, parlando dei giovani ha osato dire: “Bisogna toglierli dalla strada, dalla televisione spazzatura e dal web: Maria De Filippi è la vera cattiva maestra d'Italia”. Un tantino apocalittico, ma in buona sostanza condivisibile. Soprattutto perché detto da un personaggio che si è guadagnato credibilità e rispetto sul campo. Il discorso, inoltre, lo si potrebbe allargare dai giovani ai vecchi, considerato che a Uomini e donne over, tra un balletto e uno sberleffo, gli anziani mostrano il lato più deprimente e patetico dell’età che avanza.

Quello di chi non si vergogna né si fa remore a replicare il trashismo dei venti-trentenni: tronisti e ragazzine coccodé, disposte a tutto – a perdere ogni dignità, lasciandosi coinvolgere nelle effusioni delle “esterne” – pur di illudersi di poter conquistare una vita da vip. Le “esterne”, nel lessico defilippiano, sono i filmati realizzati fuori dallo studio, in cui tronisti (altro neologismo, che sta per energumeni da monta) e corteggiatrici dopo aver tanto cianciato ci danno dentro col petting da piccolo schermo, che da tempo ha sostituito la camporella di nonni, zii e genitori. Prima si andava al parco, incontro all’illusione di un po’ d’intimità; adesso ci sono le “esterne” della De Filippi. Dovendolo fare all’aperto, tanto vale prestarsi all’occhio indiscreto delle telecamere. Si può capire, dopo anni e anni di questa “scuola”, che don Luigi sia contrariato.

Credete che la presentatrice si sia allarmata di fronte all’anatema del prete anticamorra? Sbagliate. Forte di aver creato addirittura un’accademia, quella di Amici, delle arti e dello spettacolo, la signora Costanzo si è messa a cooptare maestri più o meno riconosciuti per irretire e catechizzare le folle: Gino Strada, Matteo Renzi, don Ciotti. Utili foglie di fico per fugare i dubbi che la sua trasmissione ingeneri soltanto l’insana voglia massificata di sfondare nel mondo dello showbiz, che è come confidare nel Superenalotto per risolvere la propria esistenza grama. Ora Amici sbarca negli States, nella terra di Fame, e forse anche in Francia e Spagna.Se ci riuscisse di non sottilizzare troppo, potremmo addirittura gioire perché qualcuno riesce ad innalzare il livello nazionale di esportazioni.




 
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