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lunedì 14 novembre 2016

“Salerno Noir” nuovo libro di Luciana Mauro presentato all’Archivio di Stato di Salerno


 
 
Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Salerno Noir è il titolo del nuovo libro di Luciana Mauro, giornalista redattrice del quotidiano “Il Mattino”, che viene dopo Codice rosso, Dossier della Sanità in cronaca(2004), Passione assassina. Cronache di amori noir (2006). Itinerari del gusto(2007), Nonni in cucina(2008), Farmacisti salernitani. Viaggio nelle antiche spezierie (2010). Ricette per farsi sposare. Manuale d’amore cotto e mangiato (2012) Delitti in agrodolce (2014), tutti di successo.

La nuova fatica della scrittrice, che è stata presentata nella mattinata del 12 novembre, presso l’Archivio di Stato, è una raccolta di storie di cronaca nera avvenute a Salerno e provincia dagli anni ’20 a quelli del 1990. Il libro edito dalla Marlin Editore Srl, di Tommaso e Sante Avagliano, si presenta in elegante formato, con la foto in copertina di Via Arce in bianco e nero, su fondo grigio, colorazione che già ne annuncia il drammatico contenuto di sangue. 50 racconti per l’esattezza, divisi tra quelli più recenti e quelli di una Salerno che ormai non c’è più. Tutt’ altra cosa è la quarta di copertina, dove una solare foto di Luciana, ripresa tra cielo e mare azzurro, pari ad una sirena, rassicura. Al suo interno, eccezionali scatti, del Prof.re Corradino Pellecchia, versatile artista salernitano, messi a disposizione e scelti con cura dalla sua collezione privata, impreziosiscono i racconti e fissano i luoghi- teatro delle losche trame.

 Paolo Russo, responsabile della redazione de “Il Mattino” degli anni scorsi, nella presentazione scrive “Tutti i colori del nero. Il rosso del sangue, il giallo del mistero. Ma anche l’azzurro del mare, il lilla del glicine, il verde delle campagne che diluivano e distillavano una città che non c’è più. Il fuoco della rabbia, le fiamme della passione, il falò della gelosia. Scorri questo libro e nemmeno te ne accorgi”

Ciò che rende diverso il libro noir di Luciana, dagli altri dalla trama “gialla”, è il conoscere molti degli episodi raccontati, perché fissati nella memoria collettiva dei salernitani. Così’ nella lettura tornano alla mente i fatti trucidi, mormorati come rosario e rimbalzati da vicoli a quartieri, da botteghe a mercati e che Luciana Mauro, con stile raffinato, evocativo, senza trascurare la parlata dialettale, quel fraseggio popolare accattivante, rende meno torbidi. Si sfogliano le pagine ed una Salerno poco più di un paese nel quale la vita si svolgeva da Largo Campo alla Stazione ferroviaria, ti viene incontro, unitamente alla semplicità del modo di vivere dei suoi abitanti. Una vita scandita da regole ferree di lavoro a difesa della famiglia, per i meno abbienti, più tranquilla e sicura per il ceto medio ed intellettuale. Attraverso le descrizioni ed i fatti raccontati, si estrapola, così, un modo di vivere, un cambiamento urbanistico ed un mutamento sociale sicché anche per tutto ciò, quello di Luciana, è un libro virtuoso. Enzo Todaro, presidente Assostampa Salerno, nel suo intervento alla presentazione, elogia la scrittrice della quale riconosce il tratto gentile di scrittura, tanto da paragonarla ad un cesellatore- orafo del ‘600. Citando Pessoa, poi, il decano dei giornalisti ci ricorda che “Ciò che vediamo non è ciò che vediamo ma è ciò che siamo”. In effetti è così, per cui Luciana coniuga il bello stile con il suo grande “cuore”, fondendo la deontologia professionale, che le fa dire sempre la verità, con la “pietas” dovuta a chi cade in disgrazia.

Salerno Noir, dedicato alla madre della scrittrice, da poco scomparsa, trae spunto dalla rubrica del lunedì, pubblicata dal 2013 sul quotidiano “Il Mattino”. Visibilmente emozionata, la giornalista scrittrice ha ringraziato i presenti accorsi numerosi, l’Archivio di Stato per aver ospitata la presentazione e quanti l’hanno reso curata:

il Maestro Rossano Barrella (piano), Manuel Fernadez (canto), Anna Senatore (voce narrante) Corradino Pellecchia (fotografo). Ha coordinato Sante Avagliano  Editore.

Maria Serritiello
 

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