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sabato 11 marzo 2017

Vincenzo Comunale, vincitore del Premio Charlot 2016 al Ridotto di Salerno.




 Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello

Lo incontro nel camerino del Ridotto, prima dell’inizio dello spettacolo ed è subito simpatia. Faccia pulita, occhi vivaci, sorriso comunicativo, barba e baffetti che gli ombreggiano il viso. Si presenta bene ed è sollecito a comporsi e ad indossare la giacca al mio apparire, un gesto che denota un’innata classe per un giovanotto di appena 21 anni. Eh sì, Vincenzo Comunale è giovanissimo, ma ha già al suo attivo la partecipazione come autore e monologhista a “KomiKamente”, uno spettacolo live di nuovi comici che provano sketch e monologhi inediti, ha vinto per due anni consecutivi, il 2013 ed il 2014, il “Premio Massimo Troisi” e contemporaneamente arriva in finale al “Festival Bravo Grazie” concorso per comici, provenienti da tutta Italia. Nel 2016 vince il Premio Charlot, Città di Salerno, sbaragliando tutti gli altri concorrenti. Vincenzo Comunale non è solo un bravo cabarettista ma è anche un diligente studente, infatti frequenta il terzo anno del Dams di Roma, per le discipline del cinema, della televisione e dei nuovi media.  Sabato 25 e domenica 26 febbraio ha portato in scena, al Teatro Ridotto, il suo secondo spettacolo, dal titolo “Sono confuso ma ho le idee chiare” che non è un controsenso, perché lui le idee ce l’ha bene in mente sono gli altri che lo gettano in confusione. Il monologo è piacevole, vivace, intelligente e con delle puntate culturali che rivelano la base dei suoi studi. Insomma Vincenzo Comunale è il buon figlio che vorresti avere, bravo, intelligente e pure divertente. Si presenta sul palco in maniera informale e da subito cerca di stabilire un contatto emozionale con il pubblico. Lo fa bene, tant’è che alcuni dei presenti duettano in semplicità con lui. E’ fatta, gli spettatori sono tutti dalla sua parte, si divertono, sottolineando con l’applauso ogni sua sagace battuta. I temi trattati, sia pure dei classici sono impostati in maniera personale: la famiglia, la sua nascita, originale il video, i cartoni animati, la televisione, la pubblicità ed il lavoro. Divertente è la considerazione che a lavorare per i McDonald’s, siano tutti giovani laureati e messi nei posti cardini a seconda della loro specializzazione. Bravo a costruire i testi dei suoi monologhi e ad essere il regista dei suoi spettacoli. Due serate al tempio della comicità, in cui la risata è stata anche meditativa, perché le cose dette sono tratte dalla vita che conduciamo e che Vicenzo osserva con diligenza, per trarne monologhi originali.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu

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