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venerdì 2 maggio 2014

A Pagani la zampogna di Antonio Giordano per la quarta edizione di “Mistica” di e con Vincenzo Romano


Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello

Ciò che ha preceduto, il 25 aprile scorso, alla festa della Madonna delle Galline di Pagani, celebrata all’ottava di Pasqua di ogni anno, ( per questa volta, eccezionalmente, causa mal tempo, giovedì 1° maggio), è già da ascrivere negli avvenimenti eccezionali. Infatti, nella Basilica dedicata alla Madonna del Carmelo, si sono incontrati, a sera inoltrata, circa alle 22,00,  due eccezionali artisti, il maestro Antonio Giordano, della Compagnia Daltrocanto e Vincenzo Romano, voce popolare ed erede del compianto Franco Tiano, il massimo esponente  della tradizione e del folklore.

Le porte della Basilica si sono  aperte al pubblico alle 18, 00, ad indicare che i solenni festeggiamenti in onore della “Mammeddio”,  potevano avere inizio. La folla è già davanti alla chiesa, ha impazienza di trovarsi dinanzi alla statua a cui sono tanto devoti. Fino alle 22, 0, è un via vai di persone, le preghiere si susseguono, intanto prendono posto per assistere alla quarta edizione di “Mistica” la rassegna di Canti Sacri Antichi, di e con Vincenzo Romano, accompagnati dalla zampogna del Maestro Antonio Giordano, della Compagnia Daltrocanto, dalle percussioni di Guglielmo Esposito e dalla voce del piccolo cantore Giovanni De Simone. Un concerto di rara musicalità per il suono della zampogna unito a quello delle tammorre. Il maestro Antonio Giordano,  virtuoso in senso assoluto, è uno dei maggiori suonatori del magico strumento, con cui ha accompagnato i canti sacri salmodiati da Vincenzo Romano ed abbelliti ancor più dall’inusuale suono. Ogni anno, infatti, sono i tamburi, le tammorre e le castagnette a sottolineare il canto devozionale, quest’anno è stata la zampogna, fiatata con grande energia e tutta la passione possibile  da Antonio Giordano. Lo strumento, il cui nome deriva, probabilmente dal greco “symphonia” è  realizzato con la pelle di capra o pecora e obbliga ad una impegnativa coordinazione mano - corpo - orecchio e sensibilità percettiva.

Poco prima delle 23,00, i suonatori, terminato il concerto sacro, si spostano dalla chiesa per andare  tutti insieme a  rendere omaggio al  Tosello di Mimmo Carrara (dedicato a Gioacchino Moscariello), lo storico custode della tradizione popolare paganese, scomparso nell’ottobre del 2013. Qui la festa lascia la pura spiritualità  per poter nutrire il corpo ed esaltare il gusto, con l’offerta della pasta e fagioli del “Bodeguero” (il bus-cucina del  locale di Fisciano, che ha sostato in Piazza ). I canti profani di Vincenzo Romano, la zampogna di Antonio Giordano e le tammorriate ballate dai presenti, hanno acceso la notte, cosicché il sacro ed il profano della festa si è compiuto  in egual misura.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu







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