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mercoledì 19 febbraio 2014

Al Ridotto di Salerno Fabian Grutt, il cabarettista napoletano dal cognome teutonico





Fonte: www.lapilli.eu
di Maria Serritiello


E’ tornato da solo, al Ridotto di Salerno, dopo tre anni di assenza, Fabian Grutt, il cabarettista napoletano, dal cognome teutonico e il nome tronco “Fabian”. Già dall’anagrafe si riscontrano buone ragioni per suscitare ilarità negli altri e lui non tradisce l’attesa, raccontando come questo suo strano modo di chiamarsi, gli venga dalla madre e non dal padre che è napoletano verace. L’infanzia e l’ adolescenza l’ha trascorsa tra Berlino e Napoli, due capitali diametralmente opposte e lui, a dispetto della rigida educazione materna, ha tutte le caratteristiche del napoletano doc. Fàbian e ci tiene a sottolineare che si chiama Fàbian e non Fabio, al massimo Fabiàn, spostando l’accento sulla seconda “a”, come fanno tutti i suoi conterranei, è schietto, naturale per ciò che dice e decisamente simpatico affrontando  il pubblico. Per entrare lì per lì nel clima familiare del piccolo teatro della risata, inizia con battute e freddure, ma non le solite, per continuare con un vivace monologo dal titolo “ Non so dir di no”, nel quale fa entrare, ovviamente in chiave ironica, la svariata gamma della vita attuale. Di diritto, nel suo modo pacato di parlare e piacevolissimo da ascoltare, rientra così, face book, il rapporto amoroso, il cambiar casa, il tirchio, il libro, l’incontro in ascensore, il lavoro, la gelosia, il parto e le vacanze, da quelle di montagna a quelle a Sharm el-Sheikh, il tutto condito da un buffo tormentone, ripetuto più volte, ma slegato dal contesto “certo che il latte  delle mucche svizzere è tutta un’altra cosa”

Capace monologhista, Fabian Grutt ha un curriculum artistico di tutto rispetto. E’ in palcoscenico per la prima volta nel 1993, a di diciassette anni, lavorando, come animatore, in un villaggio vacanze insieme all’amico Salvo Ficarra (del duo Ficarra & Picone). Nel 1997 fonda con il cugino Alessandro Grutt, il duo cabarettistico Bonus Malus e debutta allo storico Tunnel di Napoli. Vengono scelti da Giancarlo Bozzo per il laboratorio Zelig di Napoli e da Alessandro Siani per il suo spettacolo settimanale al TAM. Contemporaneamente, prendono parte a vari programmi radiofonici e televisivi, in onda su alcune emittenti romane (Nuova Spazio Radio, T9, Teleroma 56).
Nello stesso periodo, Fabian partecipa con un piccolo ruolo al film, Nati stanchi, interpretato da Ficarra & Picone, e ad una puntata della fiction di Rai 3 La squadra.

Backstage

Si scrive i testi da solo, fa a tempo pieno questo lavoro, ha messo su casa ed ha un fogliolina, Viola,  di appena un anno. Le notizie me le dà lui stesso (ndr), mentre attendiamo che si faccia l’ora dello spettacolo. Ha lo stesso viso di bravo ragazzo di tre anni fa, sguardo diretto e sorriso addolcito dalla recente  maturità. Si china più volte verso di me, io, nel frattempo, ho tre anni in più, per ascoltare interessato le domande che gli pongo. Lo ritrovo più sicuro, non a caso è al Ridotto da solo ed anche soddisfatto di come procede la sua carriera, ciò che fa gli piace ed io aggiungo che lo fa anche bene. Sorride contento, ci salutiamo da vecchi amici.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu

    




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