Pagine

martedì 31 luglio 2012

Umberto Smaila de "I Gatti Vicolo Miracoli"al Sea Garden di Salerno



Fonte :www.lapilli.eu /sez:Lapilli Salerno
di Maria Serritiello

Salerno. Ad Umberto Smaila piace, più di tutto, la pasta con i frutti di mare. La pizza, dice, va mangiata solo nel nostro territorio  per assaporarne la bontà, così come la mozzarella, rigorosamente di bufala. In verità non lo dice solo ma degusta anche e con piacere e lo fa abbondantemente prima di esibirsi al Sea Garden, lido di giorno ma discoteca, la più in voga di sera  per i giovani di Salerno. La serata del 14 luglio scorso, con lui, come ospite d'onore,  ha richiamato molti salernitani che  giovani non lo sono più tanto e che confusi tra la folla hanno assistito alla performance del maggiore esponente del gruppo "I Gatti di Vicolo Miracoli": Umberto Smaila. Un serio professionista che per 52 minuti ininterrottamente ha cantato, dopo le 1,30, accendendo letteralmente la serata, già meteorologicamente calda, del Sea Garden. L'affollamento è stato totale dopo la mezzanotte quando, terminato il servizio ristorante, a funzionare è  stata soprattutto la discoteca e la champagneria.  Così un pubblico giovane  si è riversato festante in pista, senza  apparire  strano, né retrò vederli ballare al ritmo di "Everybody Needs Somebody", un evergreen portato al successo dai Blues Brothers o "Tu vuò fa l'americano", dell'indimenticabile Renato Carosone, o ancora  Malafemmene del principe De Curtis e a seguire: O Sole mio, Tintarella di luna, Spidy  Gonzales, Io vagabondo e Bandiera gialla, tanto per citarne alcuni dei pezzi della serata, interpretati magistralmente da Smaila, una proposta musicale  di eccellenza e di smarcata professionalità.
Dire "Smaila" è richiamare alla mente gli anni '70, più precisamente I  Gatti di Vicolo Miracoli, ma anche quell'Italia che in notturna guardava sorniona, sulla rete "Italia Sette", " Colpo grosso". L'artista che al suo attivo ha una carriera brillante, tutt'ora in movimento anche per seguire i suoi 10 "Smaila's", locali da lui tenuti in franchising  e dislocati nei posti ad attrazione turistica, lo si ricorda così: faccione aperto, sorriso rotondo baffetti sottili, rispetto a tutto il resto e la canzoncina ammiccante che annunziava la timida trasgressione degli italiani " Cin- cin, Cin- cin ricoprimi di baci, Cin- cin, Cin-cin assaggia e poi mi dici, Cin-cin, Cin-cin e resteremo amici..."
La carriera di Umberto Smaila ha inizio nel 1971, insieme a Jerry Calà, Franco Oppini, Giannandrea Gazzola, Ninì Salerno e Spray Mallaby, con il gruppo "I Gatti di Vicolo Miracoli". Il debutto avvenne al Derby Club di Milano. Attore, cabarettista,  musicista e regista fa ogni cosa  impiegando tanto di sé,  e così al Sea Garden, indiscusso ed assoluto re della discoteca, ha imbrigliato, con grande mestiere, i giovani presenti, nelle note del tempo passato, mentre a quelli più attempati ha fatto rivivere uno scampolo di gioventù.
Backstage  Sono quasi le 22, quando timidamente mi avvio verso il tavolo, dove Umberto Smaila, assieme al suo agente e alcuni orchestrali, si accinge a cenare con le squisitezze da lui preferite. Gli chiedo il permesso di rivolgergli solo qualche domanda, senza tediarlo oltre. Molto gentilmente mi dice di si, anzi è con bonomia che risponde alle domande. Un vero gentlemen, come pochi, altra educazione e non è solo per età. La classe non è acqua, Smaila  e tu ne sei la conferma!

Maria Serritiello
http://www.lapilli.eu/  sez: Laplli Salerno





Nessun commento:

Posta un commento