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lunedì 17 luglio 2017

Anyash, la bambina che scrisse uno dei temi più' divertenti del libro "Io speriamo che me la cavo"







di Maria Serritiello

Toh chi incontro sul lungomare di Salerno, la riconosco subito, per l'anagrafe,  è Antonella   Schioppa, mentre in arte risponde al nome di Anyash artista poliedrica del mondo dello spettacolo. L'ho conosciuta lo scorso anno ad Ischia, precisamente a Casamicciola, dove soggiornava nel bellissimo Hotel Elma, che si erge sull'incantevole panorama dell'isola. Io ero la' e m'incuriosì più di ogni altro ospite. Familiarizzammo a colazione e mi raccontò chi fosse.

Era il 1990 ed Antonella Schioppa frequentava la scuola elementare di Arzano, proprio la classe del famoso maestro Marcello D'Orta, scomparso nel 2013, nel libro,"Io speriamo che me la cavo", lei, era l’autrice del tema: Il mio maestro. “Il mio maestro si chiama Marcello D'Orta, ed è mio dalla prima classe, quando andavo all'asilo non era mio. Io gli voglio molto bene, perché lui è bravo e ci impara un sacco di cose… Lui non vuole mai nessun regalo alla fine dell'anno, però noi glielo facciamo lo stesso. Io quest'anno gli porterò un regalo che pagherò 10.000 lire, e mamma farà a metà con la mamma di Armanduccio…”.  Lo scritto genuino e spontaneo, fin d’allora faceva notare, nella piccola alunna, un animo semplice ed autentico che, ad oggi, ha conservato intatto. Antonella Schioppa, infatti, è una splendida ragazza napoletana, alta, magra, non un filo di grasso sul suo corpo, colorito olivastro, occhi e capelli neri che, lunghi, le addolciscono il profilo, sorriso pronto e comunicativa facile, che ne ha fatta di strada nel campo dello spettacolo, con l’esotico nome d’arte Anyash. Il suo è un curriculum artistico di tutto rispetto che vale la pena citare, almeno in parte, per quante cose ha realizzato, ad iniziare dalla 1° Edizione di “Scherzi a Parte” su Italia 1 condotto da Teo Teocoli e Gene Gnocchi, per continuare nel 1992, quando entra a far parte del corpo di ballo della RAI nella produzione di: “Domenica In” su Rai Uno, condotto da Alba Parietti e Toto Cutugno. Successivamente nel 1994 entra a far parte del corpo di ballo della FININVEST nella produzione: “Trenta Ore per la Vita” su Canale 5, condotto da Lorella Cuccarini, continuando la sua carriera, per altri due anni, in FININVEST nella produzione di: “Buona Domenica” su Canale 5, condotto sempre da Lorella Cuccarini. Successivamente riscuotendo parecchi consensi, è la RAI che richiede la sua presenza nel corpo di ballo di: “Uno Mattina” su Rai Uno condotto da Amedeo Goria e Melba Ruffo e “Furore” su Rai Due condotto da Alessandro Greco. Il suo curriculum artistico è vasto , un elenco di successi, ma la mia curiosità attuale nel vederla è una: "Che cosa ha provato nei giorni scorsi alla morte di Paolo Villaggio.?"le chiedo. Alla domanda lei si rattrista,immediatamente e dice che il dolore per la morte dell'attore e' stato  simile a quello provato per il suo caro D'Orta, a cui  lei era molto affezionata. Paolo Villaggio , continua, avrebbe voluto, nella riduzione filmica del libro, i veri alunni del maestro, gli autori spontanei dei temi raccolti, ma Lina Wertmuller non volle, lontana dal neorealismo che privilegiava gli attori presi dalla strada. I bambini di Arzano, lei compresa, ci restarono molto male, proprio loro che erano stati i protagonisti di un successo editoriale non indifferente. La vedo ancora addolorata nel raccontare l'episodio ma lo e' stata ancor di più per aver perduto  un altro punto di riferimento, oltre il  maestro D' Orta. La sua infanzia  si è' definitivamente archiviata, con la perdita dei suoi due pilastri di sicurezza. Anyash, ora , nel loro ricordo dovrà  infittire gli impegni artistici per fare della sua carriera un affettuoso omaggio a loro due.

Maria Serritiello




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