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giovedì 13 ottobre 2016

Nobel per la letteratura a Bob Dylan



Fonte: Il Mattino.it
           Repubblica.it
           Wikipedia


Lo ha comunicato il Comitato dei Nobel a Stoccolma, l'annuncio è stato accolto dal boato dei presenti in sala. Sono vent'anni esatti dalla prima candidatura: nel 1996 fu indicato all'Accademia Reale Svedese come meritevole del prestigioso riconoscimento dal professore Gordon Ball

Il premio Nobel per la letteratura 2016 è andato a Bob Dylan «per aver creato una nuova espressione poetica nell'ambito della grande tradizione della musica americana». Il cantautore americano, 75 anni, ha conquistato il riconoscimento a vent'anni esatti dalla prima candidatura e nello stesso giorno della morte di Dario Fo, un altro Nobel per la letteratura che non era uno scrittore.

Nel settembre 1996 il menestrello del rock fu indicato all'Accademia Reale Svedese come meritevole del prestigioso riconoscimento dal professore Gordon Ball, docente di letteratura dell'Università della Virginia. A quella prima candidatura se ne aggiunsero altre da studiosi americani di importanti università Usa, ottenendo anche l'appoggio del poeta Allen Ginsberg, il cantore della Beat generation. All'epoca Ball spiegò che Dylan era stato proposto «per l'influenza che le sue canzoni e le sue liriche hanno avuto in tutto il mondo, elevando la musica a forma poetica contemporanea». Dai primi anni 2000 il nome di Bob Dylan è ricorso più volte nel toto-Nobel. Era dal 1993, quando vinse lo scrittore Toni Morrison, che il premio non andava a un americano.
 
 
 
 
« Per aver creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione della canzone americana. »
(Motivazione del Premio Nobel per la letteratura 2016)

Distintosi anche come scrittore, poeta, attore, pittore, scultore e conduttore radiofonico, è una delle più importanti figure degli ultimi cinquant'anni nel campo musicale, in quello della cultura popolare e della letteratura a livello mondiale.[2][3][4]
La maggior parte delle sue canzoni più conosciute risale agli anni sessanta, quando l'artista si è posto come figura chiave del movement, il movimento di protesta americano.[5] I suoi primi testi, fortemente influenzati dalla letteratura e dalla storia americana, affrontarono in modo innovativo temi politici, sociali e filosofici, sfidando le convenzioni della musica pop e appellandosi alla controcultura del tempo

 
 


 
 

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