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domenica 20 marzo 2016

Al Centro sociale di Pastena (Sa) “Homologia” Premio scenario 2015



Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello


Continuano le rappresentazioni teatrali “Mutaverso”, ideazione e direzione artistica di Vincenzo Albano, presso l’Auditorium del Centro Sociale di Salerno, stagione che ha avuto inizio il 3 febbraio scorso al Piccolo Teatro del Giullare. Il 17 marzo, la compagnia parmense “Dispensa Barzotti” ha portato in scena una prima assoluta per la Campania, dal titolo “Homologia”, scritta da Rocco Manfredi, Riccardo Reina, che ne sono anche gli interpreti ed Alessandra Ventrella, a cui va la regia. Lo spettacolo, selezione speciale “Premio scenario 2015” è uno studio sull’uomo e sulle sue azioni che si ripetono alla stessa maniera, giunta l’età avanzata. Un ‘esperienza non verbale e surreale molto suggestiva.

Buio in sala e buio pesto in scena, poi una flebile luce illumina un anziano signore, avvolto in una vestaglia da camera, seduto in poltrona. Con movimenti lenti, che scandiscono il tempo, si porta nella parte opposta della scena per la sua vestizione. Il volto è coperto da una pesante maschera di gomma, naso adunco, rughe marcate, ciglia, capelli folti e canuti, una fisionomia che richiama gli archetipi sardi e praghesi. I gesti si ripetono automatici nel silenzio scandito dal ticchettio amplificato di un orologio. Il vecchio è solo, immerso nel vuoto, in un costante dormiveglia, rotto a tratti da un invisibile ronzio di un insetto che tenta di schiacciare sulla fronte per liberarsene. Apre il giornale, sfoglia le pagine e ne segue le notizie, ma esse prendono il volo per la stanza, sono già consumate. Tutte le azioni mimate, data la spettacolarizzazione non verbale, sono compiute con la lentezza che la vecchiaia impone, un lavorio di gesti trattenuti, che gli attori manifestano con precisione. E’ il giorno del suo compleanno ma la festa non c’è, anzi intorno a sé ha solo l’ingrato silenzio che lo rimanda a sognati ricordi, materializzati grazie a sapienti giochi di luci. Ed ecco la torta, palloncini gonfiati, ed il pacco regalo, che scartoccia con rilassata curiosità. Si gingilla con la radio, cercando una rete stabile oltre ai frammenti che emana. Nella trasfigurazione onirica, prima dell’ultimo viaggio, incontra il suo doppio ed il suo sé giovane e con lui intreccia una pantomima, in un ultimo anelito incantato.

Uno spettacolo “Homologia”, attraente e sognante, per le creazioni magiche e di mimo plasmate. A parlare e a dare senso al tutto rappresentato, sono le immagini in movimento e l’angoscioso silenzio, reso ancora più opprimente dal buio pece, nel quale ognuno può versare il suo stato d’animo, al di là di ciò che si vede. I giochi delle maschere, i chiaroscuri e gli occasionali scoppi, che interrompono la tensione, rendono il tutto più attraente. Tutto lo spettacolo è imperniato su movimenti calibrati e sincronici e cambi veloci, agevolati dall’oscurità in cui due attori si sono mossi all’unisono. Bravi Rocco Manfredi e Riccardo Reina, guidati dalla sapiente regia di Alessandra Ventrella, a riprendere spettacoli che si ben caratterizzano nel teatro buio praghese. Aleggia infatti, nella rappresentazione, il teatro di Pintor, Kantor e lo stesso Beckett, ben comprendendo che il percorso iniziato dai i giovani attori è solo all’inizio.

Vincenzo Albano Direttore Artistico Mutaverso Teatro

È dottore in Lettere Moderne e fa parte del gruppo di ricerca coordinato dalla professoressa Antonia Lezza, docente di Letteratura Italiana e Letteratura Teatrale Italiana dell’Università di Salerno. Orienta i suoi studi post-laurea verso gli aspetti organizzativi del teatro. Presso l'Università Statale di Milano-Bicocca frequenta il Master annuale in Cultura d’impresa dello spettacolo dal vivo e partecipa, nello stesso periodo, alla sessione open di Organizzazione teatrale internazionale presso la Scuola Civica Paolo Grassi.

Vince successivamente una borsa di studio per il corso di produzione teatrale tenuto da Mauro Carbonoli, nell’ambito del progetto FormArt diretto da Ruggero Cappuccio.

 Nel triennio 2010-2013 ha lavorato al fianco di Maurizio Scaparro come assistente di produzione e alla regia, in particolare presso la Compagnia Italiana - Centro Europeo di Teatro d’Arte e la Fondazione Teatro della Pergola di Firenze.

Agli inizi di settembre 2012 fonda l'associazione culturale Erre Teatro con sede a Salerno

Maria Serritiello
 
 
 
 

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