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giovedì 17 dicembre 2015

Al Caffè dell’Artista di Salerno si è discusso della memoria con il dottor Ferdinando Bianco


Fonte: www.lapilli.eu
di Maria Serritiello

Il 30 novembre scorso, presso l’elegante sala “Moka” di Salerno, dove si riunisce ogni lunedì “Il Caffè dell’Artista”, il dottor Ferdinando Bianco ha tenuto una dotta conferenza sulla memoria, gioia e dolore di una certa fascia d’età.
Chiarite le affinità del Sistema Nervoso centrale, con il Sistema Immunitario, il dottor Bianco ha considerato la processualità e l'evolutività che caratterizzano tale fenomeno, nel bene e nel male, differenziando in modo preciso la Memoria Implicita da quella Esplicita, allorché si consideri il coinvolgimento della Coscienza o Consapevolezza, e la Memoria a breve termine, da quella a lungo termine. Ha indicato, inoltre, continuando amabilmente la conversazione, i vari tipi di Memoria Esplicita, tra i quali in special modo, quella Episodica e quella Autobiografica, che consentono la costruzione del proprio “SE” e delle sue caratteristiche. Partendo poi dalla constatazione che allo stato non esistono farmaci per migliorarla ha puntato tutto sul ruolo che il Menù del Benessere Mentale, approntato dallo psichiatra Dan Siegel, può svolgere nell'aiutarci a ridimensionarne il decadimento o ritardarne l'evoluzione, riproponendone l'acronimo Co.S.Mo.G.I.R.O e a dettagliarne l'applicazione e la fruibilità. A conclusione, un accenno alla Sindrome che colpisce spesso i reduci americani dal Vietnam, legata alla dissociazione che purtroppo subiscono nel corso degli eventi bellici, per la quale di certi traumi rimuovono la Memoria Esplicita e diventano vittime della sola Memoria Implicita che rivivono continuamente come reale e dalla quale non riescono a liberarsi. Il dottor Bianco termina la conversazione, molto seguita dal numeroso pubblico, chiedendosi quanti di noi, fatte le debite proporzioni, siano dei reduci dalle guerre personali.
Maria Serritiello
 
 
 

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