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giovedì 29 ottobre 2015

Alessandro Bolide inaugura la stagione teatrale “Che Comico 2015/2016” al Ridotto di Salerno

Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello

È tornato al Ridotto di Salerno, dopo 4 anni, Alessandro Bolide e la stagione teatrale della comicità apre con il meglio che c’è in giro, fosse solo, ma non è così, per il suo “che ce ne fotte”, il mantra ripetuto più volte che mette allegria e spensieratezza. Il 24 sera e il 25 ottobre alle 19 è stato in città per dare il meglio di se stesso con il suo nuovo spettacolo dal titolo, neanche a dirlo, “Ma che ce ne fotte”.
Volto pulito, sorriso comunicativo, occhietti vispi e ammiccanti, non precisamente longilineo, Alessandro è il classico ragazzo della porta accanto, anche se sposato e padre di un bimbo di 3 anni. Ispira simpatia d'emblée con le sue battute scoppiettanti, gradevoli e pulite sulla famiglia, sulla lingua italiana e napoletana che il padre gli imponeva da piccolo, sulla fidanzata, sulle trasmissioni trash della tv: Grande fratello in primis, Pechino Express e l’Isola dei famosi. Nel monologo, rigorosamente scritto da lui, inserisce personaggi dello spettacolo, dello sport e della politica, sicché si presentano, con lui, in scena Bossi, Brunetta, Renzi, Federica Pellegrini, Belen e di striscio Briatore, per canzonare goliardicamente Elisabetta Gregoracci, sua moglie, facente parte del cast di “Made in Sud”, la fortunata trasmissione di Rai 2. Imita Al Bano, ma è con il raffrontare lo stile di vita napoletano, rispetto al resto dell’Italia, che gli vengono le battute migliori. Ha partecipato a tutte le edizioni di Made in Sud, per la verità un po’ sacrificato dagli autori (ndr), lanciando all’indirizzo dei presenti “Ma che ce ne fotte” a sottolineare che si può vivere bene anche senza i tanti orpelli della vita quotidiana.
La sua storia artistica risale agli anni scolastici, quando faceva divertire compagni e professori con le sue performance, testando l’indice di gradimento, fino a giungere a considerare di fare l’attore come stabile lavoro. Molto ha influito, nella sua scelta definitiva, la famiglia “Tortora”, una dinastia importante per il cabaret che conta, offrendogli la possibilità di esibirsi nelle manifestazioni più prestigiose del salernitano.
La consacrazione di comico televisivo, Bolide, l’ha ottenuto all’interno del citato spettacolo “ Made in sud”,  registrato al teatro “Tam” di Napoli e trasmesso in prima serata su Rai 2. Sempre grazie a questo spettacolo, è stato scelto da Carlo Vanzina per affiancare Raul Bova, nella parte del tassista, nel film “Ti presento un amico”. In seguito è lo sesso Bova ad offrirgli di partecipare alla fiction “Come un  delfino”, da lui prodotta. Ha partecipato allo sceneggiato, su canale cinque, dal titolo “Pupetta Maresca”, con la partecipazione di Manuela Arcuri e per la Sperling Kupfer Edizioni ha scritto un libro, con discreto successo di vendita, dal titolo, che altro se no, “Ma che ce ne fotte”.
Due ore di spettacolo di grande godibilità, con la risata spontanea che viene facile, perché lui sa porgere e dialogare bene con il pubblico che lo segue divertito. Prima di lasciare il Ridotto, Bolide regala ai presenti un’anteprima di un nuovo personaggio che per il momento resta top secret, ma che spera di poter presentare al più presto ad un pubblico più ampio.
Maria Serritiello
 
 

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