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mercoledì 22 agosto 2012

Nel cuore della città la 27° edizione del Teatro dei Barbuti


FONTE:WWW.LAPILLI.EU
DI MARIA SERRITIELLO

Estate a Salerno, nel mese di agosto, vuol dire "Teatro dei Barbuti",  che è alla sua 27° edizione. Dal 3 agosto al 9 settembre 2012 i luoghi deputati, oltre al tradizionale slargo, nel cuore della vecchia città, sono il Tempio di Pomona e Studio Apollonia. "Barbuti Salerno Festival", da quest'anno, ha in serbo una novità e cioè la prima edizione, dal 24 agosto al 6 settembre, di "Barbuti Bambini" ". A  tutta la manifestazione, in maniera palesemente provocatoria,  è stato dato il nome "A Prescindere", eco di uno sberleffo alla Totò, infatti, nonostante la crisi e i conseguenti tagli operati allo spettacolo, il "Barbuti" è presente, come per le altre 27 volte, per tenere  compagnia ai salernitani che, nel mese più estivo della stagione, amano viverlo e animarlo. Ancora una volta, è grazie alla passione e all'impegno di Peppe Natella, che nel lontano 1983, insieme ad un gruppo di amici, iniziò l'avventura teatrale, proprio in quel centro storico, oggi fiore all'occhiello della città, ma che allora era degradato e sconvolto dal terremoto, se si riesce a fruire della tradizionale rassegna. Almeno una volta, quando non è ogni sera, andare ai "Barbuti" è un piacevole rito che ciascun salernitano compie, attorniato anche da tanti amatori del salotto di casa Salerno, venuti appositamente in città. Ed il 9 settembre, il premio "Mario Perrotta" andrà a Jari Gugliucci, attore salernitano, con una cerimonia particolare, presentata dai due tradizionali personaggi, presenti ad ogni edizione: la spigliatissima Gilda Ricci e la più bella voce del teatro cittadino, Davide Curzio, sua infatti è quella che ogni sera introduce possente ed amplificata, ormai uno slogan, le serate dei Barbuti. Il premio" Mario Perrotta", questa la sua nominazione, istituito per ricordare lo scomparso giornalista salernitano degli anni '60, nonché sovrintendente del Teatro Verdi della città,  viene assegnato ogni anno, ad un personaggio salernitano di rilievo, con una splendida scultura realizzata dal pregevole artista "Nello Ferrigno", un vanto tutto salernitano, che rappresenta in tensione ed in sella  un fiero guerriero longobardo, nell'atto di apprestarsi alla guerra. Tutto diventa perfetto ai Barbuti e tanti tornano volentieri ogni volta, per questo il  successo di ogni rassegna, premiando chi si adopera perché essa continui. Il pubblico che affolla le serate è qui  per mescolarsi ad altra gente, per ascoltare i suoni rimbalzati tra i vicoli, per annusare i profumi, che come da un gran calderone, fuoriescono dalle case e per ritrovare la comune radice, quella stessa iniziata proprio in questo luogo, secoli addietro, fatto apposta per rappresentare il cuore pulsante della città.
Maria Serritiello

Un po' di  storia dei Barbuti
 Largo S. Maria dei Barbuti, dove si svolgono i principali spettacoli in cartellone, deve il suo nome ai Longobardi,  che nel VII secolo occuparono Salerno, contribuendo allo sviluppo della città. I guerrieri longobardi, dalla lunga barba e perciò barbuti si stanziarono in quella vasta zona della città racchiusa  ad est dall'attuale via delle Botteghelle e ad ovest da via Canali. Nel rione che prende il nome dal popolo nordico, fu edificata, per il culto religioso degli abitanti, la piccola chiesa di S.Maria dei Barbuti, ormai sconsacrata, di recente ristrutturata, come tutto il largo e che, abbandonato l'uso delle preghiere, ora serve come  camerino per gli attori. Nessuno avrebbe scommesso 27 anni fa il successo di questa rassegna, nata in un posto di assoluto degrado, in un  centro storico che aveva perso le sue radici e  che non sapeva credere nello splendore futuro. La prima edizione, nell'anno 1983, si svolse in un centro storico devastato dal terremoto, ma Peppe Natella, il professore lungimirante ed i suoi collaboratori ebbero l'intuizione di montare un palcoscenico sotto le stelle, per fare teatro e musica fra i vicoli più angusti della città. Il primo spettacolo, "Festa, farina e forca"di Corradino Pellecchia, con le musiche  di Gaetano Macinante, la regia di Andrea Carraro e le scene di Massimo Bignardi, appartiene alla storia del teatro salernitano e a portarlo in scena fu la "compagnia delle corde" con attori che provenivano da diverse compagnie salernitane. Dalla prima edizione ne sono trascorse 27, tutte di grande pregio culturale ed artistico, da questo palcoscenico sono passati:Concetta e Peppe Barra, Enzo Cannavale, Carlo Buccirrosso, Peppe Lanzetta, Lello Giulivo, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Corinne Clery, Patrizio Trampetti, Gino Rivieccio, Benedetto Casillo, Vittorio Marsiglia, Marina Confalone, per citarne solo alcuni.
 Cenni biografici di Jari Gugliucci
Jari Gugliucci, attore, è nato a Salerno il 15 ottobre del 1974. Il suo nome ha origine dai Sioux. Il padre, Nicola, è un medico specializzato in malattie dell'apparato respiratorio, mentre la madre, Ermanna Guarino Grimaldi, di Solofra, è un' anglista. Vivono a Salerno, dove Yari trascorre la sua infanzia e l'adolescenza e frequenta il liceo classico. Nel 2001 si laurea in Sociologia all'Università degli studi di Salerno. Successivamente consegue una laurea specialistica in ambito filosofico . Già a 13 anni aveva debuttato presso il Teatro San Genesio di Salerno, poi ci fu l'esordio nel cinema con il film Isotta di Maurizio Fiume, regista che qualche anno dopo gli darà la grande possibilità di interpretare il ruolo di Giancarlo Siani, giornalista di Torre Annunziata, assassinato la sera del 23 settembre 1985. Con "Io ti seguo", un caso per la distribuzione, riceve la nomination al Festival Internazionale di Montreal, vince il premio come migliore attore al Clorophilla Film Festival, a Stoccolma, Mosca, ha un riconoscimento dalla New York Giornalism Department ed a Baden Baden, riceve il Nastro d'oro per l'impegno civile alla lotta contro la criminalità organizzata. Non mancano collaborazioni con grandi registi come i Fratelli Taviani in poi con Lina Wertmuller. Il regista polacco Rebinsky lo vuole nella sua produzione teatrale in Inghiltera, accanto a Michelle Pfeiffer e Kevin Kline nel riadattamento di The Tempest di William Shakespeare.
XXVII Edizione Il Programma
• "A Prescindere 2012"
• "Barbuti Bambini"  a cura della Compagnia L.A.A.V. Officina Teatrale diretta da Licia Amarante ed Antonella Valitutti
• La Notte dei Barbuti
Direzione organizzativa
Giuseppe Natella
Per info e prenotazioni:
www.teatrodeibarbuti.it
o89.231330-3396858043
377.9969033 – infolaav@alice.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Maria Serritiello
www.lapilli.eu


Bella la clip dello scorso anno



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