De Luca su Lira Tv elogia i talenti salernitani e annuncia di restare a Salerno „
Fonte: SalernoToday
Su Lira Tv, in merito alle vicende del Governo nazionale, intanto, De Luca ha assicurato: "Resto a Salerno, rimango qui per continuare a lavorare"
De Luca su Lira Tv elogia i talenti salernitani e annuncia di restare a Salerno „
De Luca ha espresso soddisfazione e orgoglio non solo per Rocco Hunt, protagonista, questa sera, della finale Giovani del Festival di Sanremo, ma anche per Sidney Sibilia, regista salernitano autore di Smetto quando voglio, film che sta riscuotendo innumerevoli successi al cinema. I complimenti ai due talenti originari della zona orientale della città sono stati rivolti dal sindaco nel corso della trasmissione del venerdì su Lira Tv. Questa sera, intanto, al Centro Sociale, appuntamento per tifare il rapper salernitano assistendo, tutti insieme, alla finale, attraverso un grande schermo allestito apposta per l'occasione.
In merito alle vicende del Governo nazionale, intanto, De Luca ha assicurato: "Resto a Salerno, rimango qui per continuare a lavorare. Così abbiamo risolto anche i problemi del doppio incarico. Ho fatto la guerra nel ministero e adesso mi riposo. Ho fatto una guerra contro chi pensava di poter gestire il ministero con vecchie logiche e con i gruppi di potere", ha concluso.
E’
tornato da solo, al Ridotto di Salerno, dopo tre anni di assenza, Fabian Grutt,
il cabarettista napoletano, dal cognome teutonico e il nome tronco “Fabian”. Già
dall’anagrafe si riscontrano buone ragioni per suscitare ilarità negli altri e
lui non tradisce l’attesa, raccontando come questo suo strano modo di chiamarsi,
gli venga dalla madre e non dal padre che è napoletano verace. L’infanzia e l’
adolescenza l’ha trascorsa tra Berlino e Napoli, due capitali diametralmente
opposte e lui, a dispetto della rigida educazione materna, ha tutte le
caratteristiche del napoletano doc. Fàbian e ci tiene a sottolineare che si
chiama Fàbian e non Fabio, al massimo Fabiàn, spostando l’accento sulla seconda
“a”, come fanno tutti i suoi conterranei, è schietto, naturale per ciò che dice
e decisamente simpatico affrontando il
pubblico. Per entrare lì per lì nel clima familiare del piccolo teatro della
risata, inizia con battute e freddure, ma non le solite, per continuare con un
vivace monologo dal titolo “ Non so dir di no”, nel quale fa entrare,
ovviamente in chiave ironica, la svariata gamma della vita attuale. Di diritto,
nel suo modo pacato di parlare e piacevolissimo da ascoltare, rientra così, face
book, il rapporto amoroso, il cambiar casa, il tirchio, il libro, l’incontro in
ascensore, il lavoro, la gelosia, il parto e le vacanze, da quelle di montagna
a quelle a Sharm el-Sheikh, il tutto
condito da un buffo tormentone, ripetuto più volte, ma slegato dal
contesto “certo che il latte delle mucche svizzere è tutta un’altra cosa”
Capace
monologhista, Fabian Grutt ha un curriculum artistico di tutto rispetto. E’ in palcoscenico
per la prima volta nel 1993,
a di diciassette anni, lavorando, come animatore, in un
villaggio vacanze insieme all’amico Salvo Ficarra (del duo Ficarra &
Picone). Nel 1997 fonda con il cugino Alessandro Grutt, il duo cabarettistico
Bonus Malus e debutta allo storico Tunnel di Napoli. Vengono scelti da Giancarlo
Bozzo per il laboratorio Zelig di Napoli e da Alessandro Siani per il suo
spettacolo settimanale al TAM. Contemporaneamente, prendono parte a vari
programmi radiofonici e televisivi, in onda su alcune emittenti romane (Nuova
Spazio Radio, T9, Teleroma 56).
Nello stesso periodo, Fabian partecipa con un piccolo ruolo al film, Nati
stanchi, interpretato da Ficarra & Picone, e ad una puntata della fiction
di Rai 3 La squadra.
Backstage
Si
scrive i testi da solo, fa a tempo pieno questo lavoro, ha messo su casa ed ha
un fogliolina, Viola, di appena un anno.
Le notizie me le dà lui stesso (ndr), mentre attendiamo che si faccia l’ora
dello spettacolo. Ha lo stesso viso di bravo ragazzo di tre anni fa, sguardo
diretto e sorriso addolcito dalla recente
maturità. Si china più volte verso di me, io, nel frattempo, ho tre anni
in più, per ascoltare interessato le domande che gli pongo. Lo ritrovo più
sicuro, non a caso è al Ridotto da solo ed anche soddisfatto di come procede la
sua carriera, ciò che fa gli piace ed io aggiungo che lo fa anche bene. Sorride
contento, ci salutiamo da vecchi amici.
Approda anche
a Salerno dopo la tappa cavese il Contest “Tutti giù x terra”, rivolto agli
studenti delle Scuole Superiori e finalizzato a promuovere il concetto di
legalità tra le nuove generazioni. Doppio appuntamento giovedì 20 febbraio: al
mattino l’I.P.S.A.S.R. ospiterà la proclamazione dei vincitori indicati dalla
Giuria Tecnica e dalla Giuria Popolare. A premiarli Don Luigi Merola,
Presidente della Fondazione Onlus “’a VOCE d’’e CREATURE”, che sarà il grande
protagonista
anche del convegno pomeridiano sulla legalità nella Sala del Gonfalone del
Comune di Salerno
Anche Salerno si appresta a vivere una full immersion nel tema della legalità. Dopo l’appuntamento della
scorsa settimana a Cava de’ Tirreni (Sa), giovedì
20 febbraio il Contest “Tutti giù x
terra”, rientrante nell’ambito del progetto “Tour della Legalità” promosso dalla Fondazione Onlus “’a VOCE d’’e CREATURE” di Don Luigi Merola, farà tappa nella
città capoluogo.
L’iniziativa,
finalizzata a promuovere il concetto di legalità
tra le nuove generazioni ed a
diffondere la cultura dell’“educazione
alla responsabilità”,ricalcherà
la stessa scaletta osservata nella tappa cavese. Al mattino la cerimonia di premiazione degli studenti degli Istituti Superiori salernitani, in programma alle ore 9.30 presso l’I.P.S.A.S.R.,sito in
via delle Calabrie 63. Al pomeriggio il convegno
sulla legalità, a partire dalle ore
15.00 presso la Sala
del Gonfalone del Comune di Salerno.
Ad aprire il cartellone sarà dunque la premiazione
degli studenti salernitani, che, ispirandosi allo slogan “La tua social idea contro l’illegalità
della tua terra”, hanno dato vita ad una serie di prodotti multimediali (video, spot, immagini, ecc.) afferenti al
tema della legalità. A premiare il vincitore e/o il gruppo primo classificato sarà Don
Luigi Merola, da sempre in prima linea nella battaglia alla criminalità
organizzata e nel recupero socio-educativo di numerosi ragazzi, specie dell’hinterland
napoletano.
Due saranno i lavori premiati: uno
scelto dalla Giuria Tecnica, composta
da professionisti del settore dei media e comunicazione, che li valuteranno in
base ai parametri dell’impegno,
dell’originalità e dello spirito di dedizione; l’altro dalla Giuria Popolare, formata dagli utenti
dei social network che, visionando i
vari elaborati sulla fan page ufficiale del Contest (www.facebook.com/tuttigiuxterra)
fino alle ore 10.30 di mercoledì 19 febbraio, avranno espresso
la loro preferenza cliccando “Mi Piace”.
Il vincitore indicato dalla Giuria Tecnica si aggiudicherà uno stage presso l’agenzia di comunicazione
MTN Company di Cava de’ Tirreni,
mentre a quello espresso dalla Giuria Popolare
andrà un buono vacanza
E' morta all'età di 85 anni Shirley Temple. Ne dà notizia la famiglia, riferiscono i media internazionali. Era nata il 23 aprile del 1928 a Santa Monica, Tra le sue interpretazioni più note Riccioli d'oro (1935), Shirley Aviatrice (1936), Zoccoletti olandesi (1937) e Rondine senza nido (1938). Shirley Temple, la "riccioli d'oro" del grande schermo, si è spenta ieri, per cause naturali, nella sua casa di Woodside, in California. La notizia è stata diffusa dalla famiglia: "Le rendiamo omaggio per una vita di notevoli successi come attrice, come diplomatica e come nostra amata madre, nonna e bisnonna" ha dichiarato la famiglia in un comunicato pubblicato dalla Bbc, che per prima ha diffuso la notizia del decesso. Nata a Santa Monica, Los Angeles, la sua carriera di fronte alla telecamera iniziò all'età di soli cinque anni quando Charles Lamont, direttore della Educational Pictures, la scelse durante una visita nella sua scuola. Il suo viso d'angelo e il suo sorriso le spalancarono presto le porte del grande cinema e film come "La mascotte all'aeroporto" (1934), pellicola che le valse una sorta di Oscar giovanile, riconoscimento "inventato" appositamente per lei, "Heidi" (1934), "Riccioli d'oro" (1935), film che le diede poi il soprannome conosciuto in tutto il mondo. Tutto le riusciva facile. Sul grande schermo impersonò con straordinaria efficacia personaggi di bambine dolci e leziose e però dotate anche di una sensibilità e di una saggezza davvero impressionanti per la loro età. E ancora Shirley Aviatrice (1936), Zoccoletti olandesi (1937), Rondine senza nido (1938), La piccola principessa (1939). Da adulta si è dedicata alla carriera di ambasciatrice, usando il nome da sposata, Shirley Temple Black.
domenica 9 febbraio 2014
Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
Il 26 gennaio scorso, al teatro A. Ghirelli di Salerno, è stato festeggiato il coro giovanile “Il Calicanto” per aver ottenuto il primo posto al Festival Internazionale di Praga, svolto dal 31 ottobre al 3 novembre. Nella città boema Il Calicanto (Associazione Estro Armonico, Salerno) ha fatto incetta di premi: argento per la categoria polifonia, oro per la categoria popolare e premio speciale per l’abbinamento delle coreografie al coro. Il giovane gruppo, dal nome gentile di un fiore invernale, la cui lontana origine si fissa in Cina, è diretto dalla bravissima Silvana Noschese, apprezzato e stimato Maestro.
Nato inizialmente come coro di voci bianche, è nel tempo cresciuto, formando cantori di età compresa tra i 14 e i 25 anni e di cui attualmente ne fanno parte: Diletta Imparato, Sara Arduini, Veronica Belmonte, Letizia D’Angelo, Chiara Gallo, Bianca Natiello, Martina Natiello, Martina Gambini, Claudia Pilato, Daniela Masci, Gaia Ferrito, Paola De Ligio, Giovanna Festa, Lia Trapanese, Eleonora Laurito, Sara Vitale.
Maestro accompagnatore Andrea Donadio e percussioni Ester Lepore.
“Dal pop al popolare” il tema della serata e musiche appartenute alla tradizione ed al folclore sono state interpretate dalle voci flautate delle 15 fanciulle. Giovani, disciplinate in virtù della passione nutrita per la musica, tutte belle, sia se i capelli sono lunghi o corti, biondi o neri, lisci o ricci, chiome che le rappresentano nello splendore della più fulgida gioventù. Semplicemente abbigliate, abito nero e collanina azzurra con la susta a chiave di violino, pendente sul petto, per staccare la severità del colore scuro, si muovono con grazia, attraverso costruite coreografie, per esprimere con il corpo i significati delle canzoni. I pezzi eseguiti vanno dalle canzoni del sentimento, agli spiritual, dalle melodie evergreen, al pop degli Abba e dei Bee Gees, dai brani dei mitici Beatles, alla ballata “Volta la carta” di De Andrè, dai classici napoletani, Sole mio, Funiculì funiculà e la Tarantella, fino ad arrivare a “Non ti fidar di un bacio a mezzanotte”, un pezzo del 1952 di Garinei, Giovannini e Gorni Kramer, composto per la rivista "Gran baraonda” e portato al successo dal Quartetto Cetra, che dal cantare malizioso delle coriste ne esce incredibilmente ringiovanito. Per terminare, infine, dal musical Hair, del 1969, Let the sunshine, che tradotto risuona, “Lascia che il sole sorga”, messaggio augurale e di speranza che si diffonde allegro per tutto il Ghirelli. Il bis, per l’eccezionale bravura delle coriste, è d’obbligo e “Bella Ciao” ne è la degna conclusione, pezzo per altro da loro già eseguito, proprio al Teatro Ghirelli, l’estate scorsa, in occasione della targa scoperta al suo interno e dedicata all’indimenticata Franca Rame.