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venerdì 21 febbraio 2014

De Luca fa i complimenti a Rocco Hunt e Sidney Sibilia, orgoglio per Salerno

De Luca su Lira Tv elogia i talenti salernitani e annuncia di restare a Salerno

Fonte: SalernoToday


Su Lira Tv, in merito alle vicende del Governo nazionale, intanto, De Luca ha assicurato: "Resto a Salerno, rimango qui per continuare a lavorare"

De Luca su Lira Tv elogia i talenti salernitani e annuncia di restare a Salerno
De Luca ha espresso soddisfazione e orgoglio non solo per Rocco Hunt, protagonista, questa sera, della finale Giovani del Festival di Sanremo, ma anche per Sidney Sibilia, regista salernitano autore di Smetto quando voglio, film che sta riscuotendo innumerevoli successi al cinema. I complimenti ai due talenti originari della zona orientale della città sono stati rivolti dal sindaco nel corso della trasmissione del venerdì su Lira Tv. Questa sera, intanto, al Centro Sociale, appuntamento per tifare il rapper salernitano assistendo, tutti insieme, alla finale, attraverso un grande schermo allestito apposta per l'occasione.
In merito alle vicende del Governo nazionale, intanto, De Luca ha assicurato: "Resto a Salerno, rimango qui per continuare a lavorare. Così abbiamo risolto anche i problemi del doppio incarico. Ho fatto la guerra nel ministero e adesso mi riposo. Ho fatto una guerra contro chi pensava di poter gestire il ministero con vecchie logiche e con i gruppi di potere", ha concluso.




mercoledì 19 febbraio 2014

Al Ridotto di Salerno Fabian Grutt, il cabarettista napoletano dal cognome teutonico





Fonte: www.lapilli.eu
di Maria Serritiello


E’ tornato da solo, al Ridotto di Salerno, dopo tre anni di assenza, Fabian Grutt, il cabarettista napoletano, dal cognome teutonico e il nome tronco “Fabian”. Già dall’anagrafe si riscontrano buone ragioni per suscitare ilarità negli altri e lui non tradisce l’attesa, raccontando come questo suo strano modo di chiamarsi, gli venga dalla madre e non dal padre che è napoletano verace. L’infanzia e l’ adolescenza l’ha trascorsa tra Berlino e Napoli, due capitali diametralmente opposte e lui, a dispetto della rigida educazione materna, ha tutte le caratteristiche del napoletano doc. Fàbian e ci tiene a sottolineare che si chiama Fàbian e non Fabio, al massimo Fabiàn, spostando l’accento sulla seconda “a”, come fanno tutti i suoi conterranei, è schietto, naturale per ciò che dice e decisamente simpatico affrontando  il pubblico. Per entrare lì per lì nel clima familiare del piccolo teatro della risata, inizia con battute e freddure, ma non le solite, per continuare con un vivace monologo dal titolo “ Non so dir di no”, nel quale fa entrare, ovviamente in chiave ironica, la svariata gamma della vita attuale. Di diritto, nel suo modo pacato di parlare e piacevolissimo da ascoltare, rientra così, face book, il rapporto amoroso, il cambiar casa, il tirchio, il libro, l’incontro in ascensore, il lavoro, la gelosia, il parto e le vacanze, da quelle di montagna a quelle a Sharm el-Sheikh, il tutto condito da un buffo tormentone, ripetuto più volte, ma slegato dal contesto “certo che il latte  delle mucche svizzere è tutta un’altra cosa”

Capace monologhista, Fabian Grutt ha un curriculum artistico di tutto rispetto. E’ in palcoscenico per la prima volta nel 1993, a di diciassette anni, lavorando, come animatore, in un villaggio vacanze insieme all’amico Salvo Ficarra (del duo Ficarra & Picone). Nel 1997 fonda con il cugino Alessandro Grutt, il duo cabarettistico Bonus Malus e debutta allo storico Tunnel di Napoli. Vengono scelti da Giancarlo Bozzo per il laboratorio Zelig di Napoli e da Alessandro Siani per il suo spettacolo settimanale al TAM. Contemporaneamente, prendono parte a vari programmi radiofonici e televisivi, in onda su alcune emittenti romane (Nuova Spazio Radio, T9, Teleroma 56).
Nello stesso periodo, Fabian partecipa con un piccolo ruolo al film, Nati stanchi, interpretato da Ficarra & Picone, e ad una puntata della fiction di Rai 3 La squadra.

Backstage

Si scrive i testi da solo, fa a tempo pieno questo lavoro, ha messo su casa ed ha un fogliolina, Viola,  di appena un anno. Le notizie me le dà lui stesso (ndr), mentre attendiamo che si faccia l’ora dello spettacolo. Ha lo stesso viso di bravo ragazzo di tre anni fa, sguardo diretto e sorriso addolcito dalla recente  maturità. Si china più volte verso di me, io, nel frattempo, ho tre anni in più, per ascoltare interessato le domande che gli pongo. Lo ritrovo più sicuro, non a caso è al Ridotto da solo ed anche soddisfatto di come procede la sua carriera, ciò che fa gli piace ed io aggiungo che lo fa anche bene. Sorride contento, ci salutiamo da vecchi amici.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu

    




Salerno e i suoi paradossi turistici



                                               (in foto Giuseppe Plaitano)

Ringrazio il mio carissimo amico "Peppe"  per il suo contributo al mio blog", ne aspetto altri.


Fonte: Il Saggio mensile di cultura

articolo di Giuseppe Plaitano
docente in discipline economiche e giuridiche


Per le enormi ricchezze artistiche, culturali, paesaggistiche ed
enogastronomiche di cui dispone l’Italia è sicuramente una nazione che
fonda buona parte della propria economia sul turismo. Ogni sua area
geografica ha, però, la sua specifica vocazione in virtù delle risorse
turistiche esistenti nel proprio territorio. Salerno, ad esempio,
città che da pochi anni si è affacciata sul panorama turistico
nazionale e internazionale, esprimerebbe una vocazione tipicamente
rivolta ai vacanzieri della stagione estiva. Grazie alla sua peculiare
posizione geografica, incastonata come una perla tra le due famose
costiere amalfitana e cilentana, beneficia, infatti, di un clima caldo
ma gradevole anche nelle lunghe estati mediterranee adatto al turismo
balneare. Può contare, anche, sulle sue ricchezze enogastronomiche che
proprio in estate provocano un’esplosione di odori, sapori ed aromi
tipici delle zone costiere e che sono il fondamento della celeberrima
Dieta Mediterranea, così definita dal biologo Angel Keys.
Eppure, a dispetto di quanto appena detto, a Salerno sembra paradossale
rilevare che la stagione nella quale si verificano i maggiori afflussi
turistici sia l’inverno. Più in particolare nel periodo da Novembre a
Gennaio, in concomitanza di alcuni eventi che si svolgono nel
capoluogo, la città diventa meta di numerosi visitatori, che ormai
giungono da ogni luogo nelle stradine caratteristiche del centro
storico e in tutti gli altri luoghi di principale attrazione turistica.
Secondo quanto hanno scritto e scrivono i principali tabloid, riviste e
siti internet del settore, l’evento che ha permesso a Salerno di
raggiungere una notorietà incontrastata in campo turistico, è LUCI
D’ARTISTA, una manifestazione ideata e pervicacemente voluta dalla
Amministrazione comunale e dal suo sindaco Vincenzo De Luca.
Questa manifestazione, che si svolge ormai da otto anni, consiste
nell’allestimento nel centro cittadino e non solo d'illuminazioni
e coreografie di luci artistiche, che sfruttando di volta in volta
temi sempre diversi, attrae la curiosità di grandi e piccini.
Gruppi turistici provenienti dalle varie zone limitrofe o anche da
altre regioni giungono durante il periodo della manifestazione con
ogni mezzo di trasporto: treni speciali, navi da crociera, navette bus
e soprattutto automobili, intasando oltre il normale il sistema viario
di accesso alla città e i parcheggi, che puntualmente risultano
affollati, in particolar modo durante i weekend.
I flussi di visitatori poi che transitano nel centro storico, cuore
della manifestazione Luci d’artista, determinano un sovraffollamento
dei vicoli e dei corsi pedonali, tale da rendere difficoltoso anche il
passeggio a piedi. Si determina allora la seconda situazione
paradossale per la città, ossia per alleggerire il livello di
saturazione turistica nei periodi suddetti, si dovrebbero
“destagionalizzare” i flussi turistici di un periodo dell’anno che per
una località che sorge sul mare sarebbero di bassa stagione.
Infine il terzo paradosso nasce dalle considerazioni di una parte dei
cittadini salernitani, i quali si sentono come “scippati” della
propria città, che nel periodo di Luci d’artista per l’affollamento
turistico risulta poco praticabile e vivibile. Le difficoltà che i
residenti devono fronteggiare sono soprattutto relative alla mobilità,
alla fruibilità dei trasporti pubblici, la pulizia delle strade e
l’affollamento dei luoghi tradizionali del passeggio serale. Eppure i
benefici che il movimento turistico dovrebbe generare per l’economia
locale, fondata prevalentemente sul commercio, la ristorazione e
l’ospitalità, nonché per l’indotto, dovrebbero ben disporre la
popolazione locale ad accettare ben volentieri questo “disagio”,
dovuto all’arrivo in città di tanti visitatori.
Onestamente non si può ancora fare un’analisi definitiva dei costi e
benefici derivanti da questo exploit turistico di una città, che forse
non è ancora perfettamente preparata a ricevere e accogliere grandi
masse di turisti, con servizi pubblici integrati e funzionali
efficientemente organizzati per non creare disservizi e disagi ai
turisti e agli stessi residenti. Ma come per tutte le novità
riguardanti un contesto socioeconomico, ritengo che solo con
l’esperienza e la pazienza di tutti gli operatori del sistema
economico si potrà migliorare la gestione di questo fenomeno, che può
generare certamente benefici per l’intera economia del territorio e
risolvere finalmente tutti questi paradossi turistici del tutto
originali.




Don Luigi Merola a Salerno per il Contest “Tutti giù x terra”










Comunicato stampa

Salerno, 18/02/2014



Approda anche a Salerno dopo la tappa cavese il Contest “Tutti giù x terra”, rivolto agli studenti delle Scuole Superiori e finalizzato a promuovere il concetto di legalità tra le nuove generazioni. Doppio appuntamento giovedì 20 febbraio: al mattino l’I.P.S.A.S.R. ospiterà la proclamazione dei vincitori indicati dalla Giuria Tecnica e dalla Giuria Popolare. A premiarli Don Luigi Merola, Presidente della Fondazione Onlus “’a VOCE d’’e CREATURE”, che sarà il grande protagonista 
anche del convegno pomeridiano sulla legalità nella Sala del Gonfalone del Comune di Salerno


Anche Salerno si appresta a vivere una full immersion nel tema della legalità. Dopo l’appuntamento della scorsa settimana a Cava de’ Tirreni (Sa), giovedì 20 febbraio il Contest “Tutti giù x terra”, rientrante nell’ambito del progetto “Tour della Legalità” promosso dalla Fondazione Onlus “’a VOCE d’’e CREATURE” di Don Luigi Merola, farà tappa nella città capoluogo.

L’iniziativa, finalizzata a promuovere il concetto di legalità tra le nuove generazioni ed a diffondere la cultura dell’“educazione alla responsabilità”, ricalcherà la stessa scaletta osservata nella tappa cavese. Al mattino la cerimonia di premiazione degli studenti degli Istituti Superiori salernitani, in programma alle ore 9.30 presso l’I.P.S.A.S.R., sito in via delle Calabrie 63. Al pomeriggio il convegno sulla legalità, a partire dalle ore 15.00 presso la Sala del Gonfalone del Comune di Salerno.

Ad aprire il cartellone sarà dunque la premiazione degli studenti salernitani, che, ispirandosi allo slogan “La tua social idea contro l’illegalità della tua terra”, hanno dato vita ad una serie di prodotti multimediali (video, spot, immagini, ecc.) afferenti al tema della legalità. A premiare il vincitore e/o il gruppo primo classificato sarà Don Luigi Merola, da sempre in prima linea nella battaglia alla criminalità organizzata e nel recupero socio-educativo di numerosi ragazzi, specie dell’hinterland napoletano.

Due saranno i lavori premiati: uno scelto dalla Giuria Tecnica, composta da professionisti del settore dei media e comunicazione, che li valuteranno in base ai parametri dell’impegno, dell’originalità e dello spirito di dedizione; l’altro dalla Giuria Popolare, formata dagli utenti dei social network che, visionando i vari elaborati sulla fan page ufficiale del Contest (www.facebook.com/tuttigiuxterra) fino alle ore 10.30 di mercoledì 19 febbraio, avranno espresso la loro preferenza cliccando “Mi Piace”.

Il vincitore indicato dalla Giuria Tecnica si aggiudicherà uno stage presso l’agenzia di comunicazione MTN Company di Cava de’ Tirreni, mentre a quello espresso dalla Giuria Popolare andrà un buono vacanza



martedì 11 febbraio 2014

E' morta Shirley Temple, riccioli d'oro

Fonte: Ansa.it

E' morta all'età di 85 anni Shirley Temple. Ne dà notizia la famiglia, riferiscono i media internazionali. Era nata il 23 aprile del 1928 a Santa Monica, Tra le sue interpretazioni più note Riccioli d'oro (1935), Shirley Aviatrice (1936), Zoccoletti olandesi (1937) e Rondine senza nido (1938). Shirley Temple, la "riccioli d'oro" del grande schermo, si è spenta ieri, per cause naturali, nella sua casa di Woodside, in California. La notizia è stata diffusa dalla famiglia: "Le rendiamo omaggio per una vita di notevoli successi come attrice, come diplomatica e come nostra amata madre, nonna e bisnonna" ha dichiarato la famiglia in un comunicato pubblicato dalla Bbc, che per prima ha diffuso la notizia del decesso. Nata a Santa Monica, Los Angeles, la sua carriera di fronte alla telecamera iniziò all'età di soli cinque anni quando Charles Lamont, direttore della Educational Pictures, la scelse durante una visita nella sua scuola. Il suo viso d'angelo e il suo sorriso le spalancarono presto le porte del grande cinema e film come "La mascotte all'aeroporto" (1934), pellicola che le valse una sorta di Oscar giovanile, riconoscimento "inventato" appositamente per lei, "Heidi" (1934), "Riccioli d'oro" (1935), film che le diede poi il soprannome conosciuto in tutto il mondo. Tutto le riusciva facile. Sul grande schermo impersonò con straordinaria efficacia personaggi di bambine dolci e leziose e però dotate anche di una sensibilità e di una saggezza davvero impressionanti per la loro età. E ancora Shirley Aviatrice (1936), Zoccoletti olandesi (1937), Rondine senza nido (1938), La piccola principessa (1939). Da adulta si è dedicata alla carriera di ambasciatrice, usando il nome da sposata, Shirley Temple Black.







domenica 9 febbraio 2014


Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello

Il 26 gennaio scorso, al teatro A. Ghirelli di Salerno, è stato festeggiato il coro giovanile “Il Calicanto” per aver ottenuto il primo posto al Festival Internazionale di Praga, svolto dal 31 ottobre al 3 novembre. Nella città boema Il Calicanto (Associazione Estro Armonico, Salerno) ha fatto incetta di premi: argento per la categoria polifonia, oro per la categoria popolare e premio speciale per l’abbinamento delle coreografie al coro. Il giovane gruppo, dal nome gentile di un fiore invernale, la cui lontana origine si fissa in Cina, è diretto dalla bravissima Silvana Noschese, apprezzato e stimato Maestro.
Nato inizialmente come coro di voci bianche, è nel tempo cresciuto, formando cantori di età compresa tra i 14 e i 25 anni e di cui attualmente ne fanno parte: Diletta Imparato, Sara Arduini, Veronica Belmonte, Letizia D’Angelo, Chiara Gallo, Bianca Natiello, Martina Natiello, Martina Gambini, Claudia Pilato, Daniela Masci, Gaia Ferrito, Paola De Ligio, Giovanna Festa, Lia Trapanese, Eleonora Laurito, Sara Vitale.
Maestro accompagnatore Andrea Donadio e percussioni Ester Lepore.
“Dal pop al popolare” il tema della serata e musiche appartenute alla tradizione ed al folclore sono state interpretate dalle voci flautate delle 15 fanciulle. Giovani, disciplinate in virtù della passione nutrita per la musica, tutte belle, sia se i capelli sono lunghi o corti, biondi o neri, lisci o ricci, chiome che le rappresentano nello splendore della più fulgida gioventù. Semplicemente abbigliate, abito nero e collanina azzurra con la susta a chiave di violino, pendente sul petto, per staccare la severità del colore scuro, si muovono con grazia, attraverso costruite coreografie, per esprimere con il corpo i significati delle canzoni. I pezzi eseguiti vanno dalle canzoni del sentimento, agli spiritual, dalle melodie evergreen, al pop degli Abba e dei Bee Gees, dai brani dei mitici Beatles, alla ballata “Volta la carta” di De Andrè, dai classici napoletani, Sole mio, Funiculì funiculà e la Tarantella, fino ad arrivare a “Non ti fidar di un bacio a mezzanotte”, un pezzo del 1952 di Garinei, Giovannini e Gorni Kramer, composto per la rivista "Gran baraonda” e portato al successo dal Quartetto Cetra, che dal cantare malizioso delle coriste ne esce incredibilmente ringiovanito. Per terminare, infine, dal musical Hair, del 1969, Let the sunshine, che tradotto risuona, “Lascia che il sole sorga”, messaggio augurale e di speranza che si diffonde allegro per tutto il Ghirelli. Il bis, per l’eccezionale bravura delle coriste, è d’obbligo e “Bella Ciao” ne è la degna conclusione, pezzo per altro da loro già eseguito, proprio al Teatro Ghirelli, l’estate scorsa, in occasione della targa scoperta al suo interno e dedicata all’indimenticata Franca Rame.
Maria Serritiello



domenica 2 febbraio 2014

Per Kora "4 Gennaio 2014 " di Maria Serritiello


(immagine presa da internet)

4 Gennaio 2014

Un’altra data
ai lutti aggiunta,
con il presente che rimane passato
e del trascorso la solitudine vivo.
Apro  della nonna l’armadio,
solido,
intarsiato d’uccelli e foglie d’acanto
e per un’altra volta le porte di legno  pieno
serro.

Maria Serritiello     per Kora

1 febbraio 2014