Pagine

lunedì 3 giugno 2013

Scritti di luce e Camera Chiara si trasferiscono al Teatro del Giullare con… ”dell’Amore




Fonte: www.lapilli.eu
di Maria Serritiello

Maurizio De Giovanni e scritti tratti dai suoi libri, diventano una rappresentazione teatrale, il 6 giugno,  alle 21 presso il teatro del Giullare di Via Incagliati 2 Salerno, per la Regia di Brunella Caputo, dal titolo “…dell’Amore”.

In effetti l’incontro del Giullare è il  terzo appuntamento di “Scritti di Luce – Autori in immagini e parole” che la Galleria Camera Chiara, di Armando Cerzosimo, in collaborazione con l’ideatrice del progetto Brunella Caputo, ospitano lo scrittore Maurizio de Giovanni.

L’amore e il dolore saranno le tematiche dell’evento-spettacolo, un’incursione sapiente nei romanzi dello scrittore alla ricerca delle due tematiche descritte per ricavarne uno spettacolo.

 La rappresentazione basata sull’originale simbiosi tra scrittura, fotografia, recitazione e video si arricchirà con  altri video, scene recitate, interventi musicali, rigorosamente  dal vivo del Maestro Stefano Giuliano ed  il suo Sax e della lettura (da parte dello stesso autore) di un brano tratto dal suo ultimo romanzo, "I Bastardi di Pizzofalcone", in uscita il 25 giugno e  che fa da seguito a “Il Metodo del Coccodrillo”.


…dell’Amore
con:
Brunella Caputo
Teresa Di Florio
Fabiana Sera
Andrea Bloise
Vanni Avallone
Alfredo Micoloni
Davide Curzio
E la gentile partecipazione di Maurizio de Giovanni

Sax: Stefano Giuliano
Fotografie: Armando Cerzosimo
Video: Nicola Cerzosimo
Grafica: Pietro Cerzosimo
Selezione Musicale : Alfredo Micoloni
Luci e Musiche: Virna Prescenzo
Selezione Testi e Regia: Brunella Caputo


Maurizio de Giovanni è nato nel 1958 a Napoli, dove vive e lavora. Ha iniziato a scrivere nel 2005 vincendo un concorso per giallisti esordienti, con un racconto avente per protagonista il commissario Ricciardi. I romanzi con Ricciardi sono tradotti in Germania, Spagna, Francia e Inghilterra e sono in corso di pubblicazione negli Stati Uniti. Per Einaudi Stile Libero è uscito nel 2011 il quinto volume della serie, Per mano mia. Il Natale del commissario Ricciardi. Nel 2012 è uscito Il metodo del Coccodrillo, di ambientazione contemporanea, per Mondadori. Maurizio de Giovanni ha scritto racconti a tema calcistico sul Napoli, squadra della quale è visceralmente tifoso, e alcune opere teatrali. Nel 2012, sempre per Einaudi Stile libero, è uscita la uniform edition del ciclo del commissario Ricciardi - ambientato nella Napoli del fascismo e pubblicato da Fandango tra il 2007 e il 2010 -, composta da Il senso del dolore. L'inverno del commissario Ricciardi, La condanna del sangue. La primavera del commissario Ricciardi, Il posto di ognuno. L'estate del commissario Ricciardi, Il giorno dei morti. L'autunno del commissario Ricciardi. A fine 2012, sempre per Einaudi Stile libero, è uscito Vipera. Nessuna resurrezione per il commissario Ricciardi.



Maria Serritiello
www.lapilli.eu






  


Al Parco Pinocchio di Salerno la 1° Festa del latte, istituita 13 anni fa dalla Fao.

                              latte1
Fonte :www.lapilli.eu
di Maria Serritiello

 latte1Il 1° giugno anche a Salerno il "Milk Day", la festa del latte, istituita dalla FAO nel 2000, è stata celebrata e  per la prima volta, nel Parco Pinocchio di Via Monpelier, organizzata dalla Centrale del latte di Salerno. Il Parco Pinocchio, l'ampio spazio dedicato ai bambini, come lo stesso nome lo indica, si è animato dalle 9,30 in poi di bambini festanti e  di genitori accompagnatori in pieno relax e  anche il tempo, non pienamente estivo, come vorrebbe il calendario, ha concesso, sia pure a sprazzi, il sole. Molto divertimento, per i piccoli, è stato il "Milk Day", ma anche un giorno utile per la conoscenza di tutti i benefici che l'alimento procura in una corretta nutrizione giovanile.   
L'evento che la FAO, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, ha stabilito 13 anni fa,  è celebrato nel mondo per sensibilizzare i consumatori sul ruolo e  sull'importanza del latte e dei suoi derivati come la panna, il burro o lo yogurt. Il latte e i suoi derivati, infatti, sono presenti nelle raccomandazioni nutrizionali ufficiali di tutti i Paesi.
Fu scelto la data del 1°giugno, per festeggiare il latte, perché già in molti paesi si celebrava l'importanza del latte nella corretta alimentazione. I nutrizionisti  consigliano di consumarne 3 porzioni da 125g l'una, di latte o yogurt ogni giorno.
Da noi in Italia, il latte è l'alimento principe della colazione mattutina, il pasto più importante della giornata che accompagnato da qualche biscotto e frutta è l'ideale per affrontare con la giusta dose di energia la giornata lavorativa, sia per piccoli che per adulti.
Maria Serritiello
www.lapilli.eu


A Fusara di Baronissi (SA )Solenni Festeggiamenti in Onore di Sant'Antonio di Padova 13 giugno 17 giugno 2013

                                 
Solenni Festeggiamenti in Onore di Sant'Antonio di Padova 
1 - 17 Giugno 2013

  • A
    Fusara di Baronissi (SA)
  • lParrocchia Santa Maria delle Grazie e Santo Stefano Protomartire
    - Comunità di Fusara di Baronissi (SA) -



    Fusara
    La frazione di Fusara appartiene al comune di Baronissi, in provincia diSalerno, nella regione Campania.
    La frazione di Fusara dista 3,02 chilometri dal medesimo comune di Baronissi cui essa appartiene.
    La frazione di Fusara sorge a 336 metri sul livello del mare. Ogni anno si svolge la "Sagra del Fungo Porcino"giunta alla 18° Edizione

    l culto di sant'Antonio di Padova


    Sant'Antonio di Padova è senza dubbio uno dei Santi più amati e venerati al mondo, chiamato spontaneamente dal popolo cristiano il "Santo" per eccellenza. A distanza di quasi otto secoli dalla sua morte, il suo culto non ha conosciuto tramonto: non si contano, infatti, sparsi in tutto il mondo, gli altari, le chiese, le cappelle, le statue e i dipinti dedicati al Santo di Padova. I fedeli vedono in sant'Antonio l'amico confidente, il compagno di viaggio sempre presente e disponibile per le persone con tutti i loro problemi grandi e piccoli, l'intercessore e benefattore in nome di Dio. Sant'Antonio è il grande apostolo della conversione. Semina la Parola di Dio per invitare a cambiare vita e a sperare nell'infinita misericordia di Dio: il suo è un incessante appello a mettere sempre Dio al primo posto nella vita di ogni giorno.

    "Non bisogna mai denigrare
    le manifestazioni della religiosità popolare
    perchè sono la radice evangelica della fede"
    Giovanni Paolo II - Congresso Eucaristico Internazionale, Siviglia 1993


    La Tredicina

    Libretto della tredicina, 1946, Barcellona P.G.

    Con questo termine si intendono innanzitutto i tredici giorni di preparazione alla festa di sant'Antonio che ha luogo il 13 giugno, giorno della sua morte. Dal 31 maggio al 12 giugno, dalle prime luci dell'alba e fino a tarda serata, folle di fedeli gremiscono il Santuario per pregare il Santo con la tradizionale tredicina, una parafrasi rimata del celebre responsorio "Si quæris miracula". Diversi fedeli e molti bambini indossano, fino al giorno della festa, l'abito votivo che ripropone il saio francescano del Santo.
    I tredici martedì

    È una pia pratica connessa al giorno dei funerali del Santo (martedì 17 giugno 1231). Nel 1617 una devota signora di Bologna ricorreva al patrocinio di sant'Antonio per una grazia che le stava sommamente a cuore. Ora, una notte le apparve il Santo che le disse: «Visita per nove martedì la mia immagine collocata nella chiesa dei Frati Minori, ricevi i Sacramenti e sarai esaudita». Quella obbedì e, dopo nove mesi, divenne madre di un bambino, ma deforme. Addolorata non meno di prima, con profonda fede, fece portare all'altare di sant'Antonio il figlio che, appena fu collocato ai suoi piedi, apparve guarito, tutto grazioso e bello. La notizia di tale avvenimento si propagò rapidamente e con essa la devozione dei nove martedì che, in seguito, dalla pietà dei fedeli, vennero portati a tredici, in ricordo del 13 giugno, giorno della gloriosa morte del Santo.
    Durante i tredici martedì che precedono la festa di giugno, al Santuario giungono in pellegrinaggio diverse parrocchie di Barcellona e dei comuni viciniori. Questi tredici martedì, cosiddetti "maggiori", sono articolati in vari momenti: la recita del rosario e della tredicina, la celebrazione eucaristica, la fiaccolata attorno al Santuario con il canto delle litanie in onore di sant'Antonio e, infine, l'affidamento dei pellegrini e delle loro parrocchie al Santo.

    Il pane di sant'Antonio
    La tradizione del Pane di sant'Antonio trae la sua origine da uno degli innumerevoli prodigi attribuiti a sant'Antonio, negli anni che seguirono la costruzione della sua Basilica a Padova. Una biografia del Santo, redatta nel 1293, narra di un prodigio avvenuto a Padova dopo la morte di sant'Antonio: un bambino di Il pane di sant'Antonio, Festa di sant'Antonino 2009, Barcellona P.G.appena venti mesi, di nome Tomasuccio, era annegato perchè la madre lo aveva lasciato incautamente accanto ad un recipiente pieno d'acqua. La donna, disperata, fece voto che avrebbe dato ai poveri tanto frumento, quanto il peso del bambino, se il Santo lo avesse risuscitato. Il prodigio si compì. Da allora nacque una tradizione chiamata «pondus pueri» (il peso del bambino): i genitori promettevano al Santo tanto pane quanto era il peso dei figli, in cambio della sua protezione. Col tempo si consolidò l'abitudine di offrire del pane in cambio di una grazia accordata. La pratica, un po' modificata, venne istituzionalizzata alla fine dell'Ottocento, quando crebbe l'interesse per le questioni sociali e la sensibilità verso i poveri. Sorse, così, a Padova l'«Opera del pane dei poveri»: in giorni prestabiliti i padri distribuivano il pane e, in seguito, anche altri generi di prima necessità come legna e vestiario. Sull'esempio di Padova sono sorte altre mense in Italia e all'estero. In questo modo il «pane dei poveri» diventa pane reale, capace di alleviare le sofferenze e rinsaldare la speranza.










domenica 2 giugno 2013

Maria De Filippi, "cattiva maestra" per un prete anticamorra, se ne frega e sbarca negli States



Fonte:Tiscali Socialnnews
di Mariano Sabatini

Ci sono anche preti che non amano farsi incerare il faccione né posare le auguste terga sui divani candidi dei salottini televisivi, dove con l’alibi dell’abito talare possono spargere più veleni dell’Ilva su omosessuali, famiglie alternative, fine vita, delitti ed altre amenità del genere. Lontano dalle telecamere, Don Luigi Merola, già parroco di Forcella in Campania e impegnato come pochi nell’avversare la camorra, parlando dei giovani ha osato dire: “Bisogna toglierli dalla strada, dalla televisione spazzatura e dal web: Maria De Filippi è la vera cattiva maestra d'Italia”. Un tantino apocalittico, ma in buona sostanza condivisibile. Soprattutto perché detto da un personaggio che si è guadagnato credibilità e rispetto sul campo. Il discorso, inoltre, lo si potrebbe allargare dai giovani ai vecchi, considerato che a Uomini e donne over, tra un balletto e uno sberleffo, gli anziani mostrano il lato più deprimente e patetico dell’età che avanza.

Quello di chi non si vergogna né si fa remore a replicare il trashismo dei venti-trentenni: tronisti e ragazzine coccodé, disposte a tutto – a perdere ogni dignità, lasciandosi coinvolgere nelle effusioni delle “esterne” – pur di illudersi di poter conquistare una vita da vip. Le “esterne”, nel lessico defilippiano, sono i filmati realizzati fuori dallo studio, in cui tronisti (altro neologismo, che sta per energumeni da monta) e corteggiatrici dopo aver tanto cianciato ci danno dentro col petting da piccolo schermo, che da tempo ha sostituito la camporella di nonni, zii e genitori. Prima si andava al parco, incontro all’illusione di un po’ d’intimità; adesso ci sono le “esterne” della De Filippi. Dovendolo fare all’aperto, tanto vale prestarsi all’occhio indiscreto delle telecamere. Si può capire, dopo anni e anni di questa “scuola”, che don Luigi sia contrariato.

Credete che la presentatrice si sia allarmata di fronte all’anatema del prete anticamorra? Sbagliate. Forte di aver creato addirittura un’accademia, quella di Amici, delle arti e dello spettacolo, la signora Costanzo si è messa a cooptare maestri più o meno riconosciuti per irretire e catechizzare le folle: Gino Strada, Matteo Renzi, don Ciotti. Utili foglie di fico per fugare i dubbi che la sua trasmissione ingeneri soltanto l’insana voglia massificata di sfondare nel mondo dello showbiz, che è come confidare nel Superenalotto per risolvere la propria esistenza grama. Ora Amici sbarca negli States, nella terra di Fame, e forse anche in Francia e Spagna.Se ci riuscisse di non sottilizzare troppo, potremmo addirittura gioire perché qualcuno riesce ad innalzare il livello nazionale di esportazioni.




 
Diventa fan di Tiscali su Facebook

Nasce a Pozzuoli il parco dell'amore

Nasce a Pozzuoli il parco dell'amore


Fonte:Ansa.it


Si chiamerà "La parada del amor" ed è il primo in Campania: si trova in via Coste d'Agnano, la tariffa è di 5 euro per due ore. Ma il sindaco. "Mai concessa nessuna autorizzazione"


Niente più finestrini tappezzati di giornali e ansie varie per occhi indiscreti o, peggio, malintenzionati. Meglio un amore libero sì, ma al sicuro. E' l'obiettivo de " La parada del amor", il primo love parking per coppie in cerca d'intimità. E' il primo in Campania, aperto a Pozzuoli in via Coste d'Agnano. Si tratta di un'area di sosta custodita e autorizzata dal Comune, in uno spiazzo verde precedentemente utilizzato come rimessa di barche, non lontano dalla Solfatara. 

E' attrezzata con 32 piazzole, ognuna separata dall'altra da un apposito velo separé blu: due ore di "parcheggio" costano 5 euro, più 1.50 per le successive frazioni. L'idea è di due fratelli napoletani, Riccardo e Daniele Casaletta, 36 e 31 anni, il primo libero professionista, l'altro operaio, da sei mesi in cassa integrazione. 

"Abbiamo inaugurato la struttura mercoledì sera  -  spiega quest'ultimo  -  e già abbiamo avuto i nostri primi ospiti". Sono soprattutto giovani ragazzi, che qui possono tranquillamente godersi attimi di relax senza alcuna preoccupazione. "Troppo a lungo  -  prosegue Daniele -  le cronache locali hanno riportato rapine o aggressioni alle coppiette appartate per strada". 

L'area, la terza di questo tipo in Italia dopo Cremona 

e Bari,  ha già una sua pagina Facebook ufficiale e l'orario di apertura è dalle 18 alle 2 nei giorni feriali, con punte fino alle 4 per i festivi. 

"Fidanzatini teenagers, coppie di fatto, etero o gay, persone che semplicemente vogliano discutere in privato: il parco è aperto a tutti tutti", conclude Daniele. E fornisce, in aggiunta, un vero e proprio servizio di accoglienza: all'ingresso infatti, il personale dà agli automobilisti un sacchetto con tutto il "necessaire" per i momenti successivi, incluso un preservativo e un volantino per la pratica del sesso sicuro. 

I primi commenti istituzionali sono più che favorevoli: "Tutti i comuni  - spiegano i responsabili dei Giovani Verdi della Campania Fausto Colantuoni e Marco Gaudini - devono seguire l'esempio di Pozzuoli. Finalmente i giovani napoletani hanno un posto sicuro ed economico dove potersi appartare. Sono anni che ci battiamo per ottenerli".

Ma il sindaco di Pozzuoli non ci sta.  Vincenzo Figliolia ha disposto "immediati accertamenti" sul "parco dell' amore" realizzato in un parcheggio nella zona della Solfatara precisano di non aver concesso "alcuna autorizzazione".

"Nessuno ha mai autorizzato la realizzazione sul territorio comunale di un "parco dell'amore" o strutture simili - ha reso noto il sindaco -. In ogni caso ho disposto immediati accertamenti con gli uffici comunali competenti in modo da fare luce su tutti gli eventuali passaggi burocratici che sarebbero stati fatti e siamo pronti anche ad intervenire in forma di autotutela".

"I rappresentanti di questo fantomatico parco dell'amore - insiste Figliolia - dovranno rendere conto al Comune e all'intera cittadinanza, spiegando bene quale autorizzazione abbiano presentato", conclude il sindaco di Pozzuoli.
                            Pozzuoli, polemiche per il Parco dell'Amore
Fonte: La Repubblica.it

Pozzuoli, polemiche per il Parco dell'Amore

 Nonostante le polemiche e gli iniziali tentativi di far chiudere ''La Parada del amor'', per il momento non si ferma l'attività del parco dell'amore di Pozzuoli. Si tratta di un parcheggio per coppie in cerca di intimità che sorge poco distante dal Vulcano spento della Solfatara. Costo fisso 2,50 euro per le prime due ore, poi uno "scatto" di 1,50 per ogni 30' supplementari. Teloni in plastica fanno da separè tra le auto in sosta, a protezione della privacy. L'entrata dà diritto anche ad un profilattico, accompagnato da un volantino che allerta sui rischi dell' Aids. A gestire il "Parco dell' Amore" sono due fratelli di Napoli, Riccardo e Daniele Casaletta, di 36 e 31 anni. Daniele, operaio cassintegrato da 8 mesi, si è reinventato come imprenditore. Dopo l'apertura del parco immediati gli accertamenti, su disposizione del sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, della polizia municipale. La documentazione in possesso dei gestori dell'area,  appare in regola con la normativa vigente ma, è stato rilevato, la struttura sorge su un suolo classificato come 'zona agricola'. Al momento inoltre non è stato chiesto il cambio di destinazione. Nessuno provvedimento restrittivo, dunque. Se ne riparlerà dopo le verifiche con l'ufficio tecnico comunale e dopo la consultazione della normativa urbanistica vigente sul territorio di Pozzuoli.


sabato 1 giugno 2013

Se Atene piange, Sparta non ride. Ovvero tutto il mondo è paese...globalizzato in azioni violenti

         Bimba di 11 anni bruciata viva “perché ha fatto la spia”: accade in India.


Fonte: Fanpage.it


Accade in India


Bimba di 11 anni bruciata viva “perché ha fatto la spia

Due donne hanno deciso di punire con la morte una bambina, amica delle loro figlie, colpevole di aver rubato in un frutteto e di aver confessato il furto. Le due hanno immobilizzato e cosparso di benzina la piccola. Poi hanno appiccato il fuoco.

In India l’agenzia di stampa Pti riporta un terribile episodio di violenza ai danni di una bambina di 11 anni. Una bambina che è stata uccisa – bruciata viva – dalle madri di due delle sue amichette. È stata uccisa perché colpevole di aver confessato un gesto compiuto insieme alle sue amiche. Le due assassine, secondo quanto riporta l’agenzia, avrebbero voluto punirla perché lei aveva “fatto la spia” in merito a un furto di frutta. La piccola si era introdotta lo scorso mercoledì insieme alle due coetanee nella proprietà di un contadino nel villaggio di Baninali, nello Stato orientale di Orissa, per rubare alcuni melograni. Poi però, per motivi ancora da chiarire, ha rivelato l’identità delle sue complici al proprietario dell’orto che ha informato i genitori delle bambine di quanto accaduto

La piccola è morta per le gravi ustioni - E la reazione delle due mamme è stata appunto quella di punire colei che aveva rivelato i nomi, facendo la spia, delle loro figlie. Con una tanica di benzina le due donne si sono presentate a casa della piccola. Approfittando dell’assenza della famiglia l’hanno immobilizzata, hanno cosparso il suo corpo di benzina e poi hanno appiccato il fuoco. La bambina è morta in questo modo: a dare l’allarme, subito dopo i fatti, è stato il nonno che l’ha portata in ospedale ma ormai era troppo tardi. La bambina è deceduta per le gravi ustioni riportate su tutto il corpo.







E noi siamo un paese civile? Ma vergognamoci per come abbiamo tirato su il bambino-uomo

                                  

Fonte: Salerno Today

Montecorvino: preso marito violento

Montecorvino  Rovella: pesta e perseguita la moglie, arrestato

Lo scorso settembre, in gravidanza, fu picchiata a tal punto da avere un parto prematuro: incurante del provvedimento continuava a perseguitarla


Montecorvino: preso marito violento
Incurante del divieto di dimora nella provincia di Salerno, che si era guadagnato il 25 gennaio scorso per le inaudite violenze contro moglie e figli, il 47enne P.Z. continuava a perseguitare la sua vittima 37enne di Montecorvino Rovella che, lo scorso settembre, in gravidanza, fu picchiata a tal punto da avere un parto prematuro, dopo che i medici furono costretti ad asportarle la milza.
"Aveva ripetutamente avvicinato alcune persone ed anche la moglie per tentare di aggiustare la denuncia che era stata presentata nei suoi confronti, mentre in una occasione si era addirittura recato all' ufficio postale della frazione di San Martino di Montecorvino Rovella per intascare alcune indennità della moglie, lasciando cosi tracce inequivocabili che hanno consentito di richiedere al GIP l’emissione di una più stringente misura cautelare", fanno sapere i carabinieri

Montecorvino: preso marito violento
Dopo un lungo iter giudiziario, ieri, i militari hanno finalmente arrestato lo stalker, conducendolo nel carcere di Salerno. Solo così, si spera, l'incubo per la donna ed i suoi tre figli, più volte vittime della violenza del 47enne sotto effetto di fumo e alcol, giunge al capolinea.






Potrebbe interessarti:http://www.salernotoday.it/cronaca/stalking-montecorvino-arresto.html
Seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/SalernoToday/123077434434265