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martedì 5 novembre 2019

Pasquale Palma e Gennaro Scarpato in “Stessa Stella” per due giorni al Ridotto di Salerno


Fonte: www.lapilli.eu

di Maria Serritiello


“Stessa stella” con Pasquale Palma e Gennaro Scarpato, è una sit-comedy, scritta da entrambi, portata in scena al Teatro Ridotto di Salerno,  al fine di andare oltre le gag, gli sketch e i personaggi a raffica, come Bimbominkia, Vivo D’Angelo, Eddy Scampia per Pasquale Palma interpretati, nei vari anni della  trasmissione televisiva di successo “Made in Sud” e la bravura di Gennaro Scarpato, attore e scrittore e uno dei tre Malincomici, che già s’impose all’età di 14 anni in tv a Festa Italiana, una trasmissione su Rai1 del 2009, presentata da Caterina Balivo.
Giovani e napoletani entrambi tentano e fanno bene a crearsi un vestito attoriale nuovo, sì da lasciare un segno deciso. Diciamo, un salto di qualità, che ci sta tutto, con il genere rappresentato: sit-comedy, nota anche come commedia cittadina, un genere del teatro moderno, tratto dall’antichità inglese. Palma non ha snaturata la verve comica, la dialettica a mitraglia, la naturale padronanza della scena e la sfrontata voglia coraggiosa di metterci la faccia e sfidare così il pubblico a tributargli gli applausi, che merita, ma potevano anche non essere scontati. Applausi sinceri, dunque, calorosi e frequenti. Due attori, rivelatisi bravi, tanto da far dimenticare, senza spocchia, i personaggi con cui hanno iniziato, abili a presentare una creatura agile, leggera, gioiosa, dal risultato incerto fino alla fine, quale la “Stessa Stella”. In un mini locale, essenzialmente addobbato, si svolge il tutto, l’amico di Palma, proprietario e sposo il giorno dopo, vive la vigilia in tranquillità e non sa che fra poco gli cadrà il mondo addosso perché gli piomba in casa Pasquale, con la sua infelicità, essendo stato lasciato dalla fidanzata e la domanda che gli pone secca, come può sposarsi se lui, suo amico, soffre. Due tempi nel quali si affrontano tematiche quale l’amore, la felicità e l’amicizia avvertita come sacrificio e condivisione totale.  Il finale imprevedibile ci sta e ci piace pensare che Palma e Scarpato proseguano su questa strada di qualità, sia per come si sono espressi, sia per la scrittura leggera ma di contenuto.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu




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