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martedì 13 febbraio 2018

Spazio Up Arte Salerno aderisce e sostiene l’iniziativa del comitato Monachelle di Arco Felice - Pozzuoli



Pistoletto





Fonte:www.lapilli.eu del 11 Febbraio 2018
Maria Serritiello

Il 4 febbraio scorso i soci dell’associazione culturale Spazio Up Arte si sono recati presso l’ex convitto delle Monachelle di Arco Felice, per assistere ai Concerti del Mattino, organizzati in successione, con lo scopo di preservare il complesso delle Monachelle, in avanzato stato di degrado e difenderlo da bieche speculazioni. La partecipazione è frutto di una reciproca condivisione d’iniziative tra realtà associative provenienti da territori apparentemente distanti. Tra Davide Carnevale, Presidente dell’associazione Leaf e promotore del progetto   internazionale Land   Art   Campi   Flegrei, organizzatore dell’iniziativa e gli amici di Spazio Up Arte si sta, nel tempo, rafforzando un legame partecipativo. Gli intenti dell’Associazione Leaf e quelli di Spazio Up Arte sono simili e   cioè   quello   di   utilizzare   il   linguaggio   dell’arte   per   spronare   alla cittadinanza   attiva, preservare   i   beni   dall’incuria   e   favorire   gli   stessi attraverso la partecipazione e l’inclusività ma anche d’ indicare e costruire un futuro sostenibile. Un programma di tutto rispetto che s’ispira al principio della trinamica (IO Noi   tu) 1+1=   3   espressa   nel   simbolo   del   Terzo   Paradiso   dell’artista Pistoletto.
Michelangelo Olivero Pistoletto        
 (Biella, 25giugno 1933) è un artista pittore e scultore italiano, animatore e protagonista della corrente dell’arte povera.  Nel 2003 scrive il manifesto del          Terzo Paradiso e ne disegna il simbolo, costituito   da   una   riconfigurazione   del   segno   matematico d'infinito. Il Terzo Paradiso è la fusione fra il primo e il secondo paradiso. Il primo è quello in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura.   Il   secondo   è   il paradiso   artificiale, sviluppato   dall'intelligenza umana, fino alle dimensioni globali raggiunte oggi con la scienza e la tecnologia. Il terzo è la fase che si realizza nella connessione equilibrata tra artificio e natura, indispensabile per la sopravvivenza. Il grande mito che porta ad assumere una personale responsabilità nella visione globale. Le tesi del grande artista sono state sposate a pieno dal comitato   dell’ex   collegio   delle   Monachelle, per   cui   non   è   mancato l’appoggio dell’artista alla manifestazione, organizzata dal comitato stesso e dalla LEAF di Napoli, con l’intento di recuperare lo spazio e la struttura fatiscente dell’ex collegio, di proprietà del Comune di Napoli. Intanto, lo stesso, ha pensato bene di mettere in vendita tutti gli spazi per fare cassa, incurante dei tentativi che il Comitato, insieme ad altre organizzazioni va mettendo in atto, facendo andare deserte le aste procedurali per impedirne la   compravendita   e   sensibilizzando   quante   più   persone   possibili, agli scempi che sopra le proprie teste la classe politica pone in essere. Si propongono così, di volta in volta, eventi, come quello di domenica 4 febbraio, una matinée concerto con “Chambercelli” une ensemble di soli violoncellisti, 14 per l’esattezza, più il Maestro Aurelio Bertucci che, nel 2016   ha   riuniti   alcuni   alunni, per   mettere   su   una   piccola   classe   di violoncelli da camera. Nella sala Terzo Paradiso, un locale della suddetta struttura, rabberciato alla meglio e a costo di notevoli sacrifici economici, di tempo e fatica, si sono elevate le note di un programma vario ed articolato. I violoncellisti hanno   deliziato   il   pubblico, spaziando   dalla   musica   classica   a   brani napoletani, da temi tratti da film a sigle televisive, riportandoci indietro nel tempo. All’esterno, dinanzi ad una spazialità marina mozzafiato, un panorama come pochi, una tavolata imbandita di bibite, pizzette e dolcetti della tradizione napoletana ha soddisfatto il palato dei coraggiosi che avevano deciso di seguire l’evento approfittando di una location che poco ha da invidiare ad altre più famose. Se solo ci si lasciasse traportare dalla fantasia si potrebbe immaginare questo   incantevole   luogo, spalancato   sul   mare, trasformato   da   un intervento di recupero sostanziale, con verde fiorente ed attrezzato, sì da essere fruito dignitosamente. La realtà è ben altra, i 35 anni di degrado e di abbandono sono sotto gli occhi di tutti, sebbene il comitato dell’ex collegio delle Monachelle svolga varie attività, tutte validissime, per non lasciare il presidio solo, come il fare l’orto, produrre concime naturale, organizzando una compostiera, visione di film, musica dal vivo e tanto altro. L’aria e il clima dei campi flegrei, le bellezze e gli scorci offerti dalla natura, il colpo d’occhio dell’insieme del golfo di Napoli, con Capri, la penisola Sorrentina da un lato, Ischia, Procida e il litorale nord di Napoli dall’altro, aiutati dalla mite giornata di sole e limpida di luce, ha reso tutta la visita piacevole. Siamo ad Arco Felice e ci si augura, per il futuro, di poterlo condividere, ogni volta, liberi di poter esserci.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu






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