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martedì 26 luglio 2016

Giovani talenti della lirica al Circolo Canottieri di Salerno





Fonte:www.lapilli..eu
di Maria Serritiello

Il concerto dei giovani talenti della lirica, di mercoledì 20 luglio, al Circolo Canottieri Irno di Salerno è stato realizzato grazie alla sensibilità del Presidente, dott.re Alberto Gulletta, che ha voluto donare, anche in estate, delle serate musicali alla città di Salerno. Un grazie particolare va alla Prof.ssa Pina Gallozzi, essa stessa pianista d’eccezione e presidente di Salerno e Provincia dell’Associazione Cypraea, che si dedica con passione alla cura dei giovani talenti, molti dei quali hanno già intrapreso carriere di successo. Le note musicali e le voci cristalline dei lirici, nella calura di luglio, sono apparse, per la purezza dell’esecuzione, come zampillo di acqua refrigerata.
E’ Maria Romano, 18 anni appena, bellezza mediterranea, di Sessa Aurunca, allieva del liceo musicale “Agostino Nifo”, a cantare ad inizio di serata, "Vittoria, mio core", del grande compositore Giacomo Carissimi, nato a Marino nel 1605, che segnò gli esordi del barocco romano. Un pezzo nel quale la giovane cantante rivela tutta la sua capacità di perfetta esecuzione, evidenziando buona musicalità, che fa ben presagire per il futuro. Ha poi eseguito "Son tutta sola" da “Bastiano e Bastiana" di Mozart.
E' poi la volta di Andrea Calce, 19 anni, tenore, anch’esso di Sessa Aurunca e del liceo musicale “Agostino Nifo” che ha eseguito "Nelle guerre e nell'amore" dalla Finta semplice di Mozart, mettendo in luce l'accurata formazione e la compitezza dell'esecuzione. Successivamente in Malia di Tosti, la vena malinconica dell’autore ha impregnato di significato l’esecuzione.  I due cantanti provenienti dal territorio casertano sono allievi di Nunzia De Falco e Clemente Daliotti e sono accompagnati dalla pianista Elvira Borriello
La seconda parte del concerto ha avuto come protagonista la soprano statunitense Rebecca Palmer, accompagnata al piano dalla Prof.ssa Giuseppina Gallozzi. Rebecca, 28 anni, bionda, filiforme, aggraziata, fasciata da un elegante tubino nero, ha spaziato con la sua limpida voce da G.B. Pergolesi “Nel cor più non mi sento” a G. Puccini “Quando m’en vò tratto dalla Bohème, da G. Donizzetti “Chacun le sait” dalla Figlia del reggimento ed ancora pezzi tratti da W. A. Mozart, da R Schumann, da F. Schubert ed infine “O mio babbino caro “di G. Puccini. Tutti i pezzi sono stati eseguiti con eleganza, bravura tecnica, presenza scenica e significativa estensione di voce.  La brava soprano americana ha, nella sua voce, uno strumento.
Ai bravi talenti, infine, viene consegnato una litografia, raffigurante immagini di Napoli, eseguite dalla valente pittrice, Elena Ostrica.
 
Maria Serritiell
 
 

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