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sabato 2 giugno 2012

Il primo singolo dei Rei Momo dall'album i "Demoni"




E' uscito il primo singolo dei Rei Momo tratto dall'album i " Demoni": Voragini profondamente estese



 Rei Momo sono una rock-band italiana composta da Ennio Cavuoto (voce e basso), Michele Criscuolo (chitarra) e Pasquale Riccio (batteria). Il nome “Rei Momo”, letteralmente “Re del carnevale”, è tratto dal titolo di un album di David Byrne, storico membro dei Talking Heads, ed è in armonia con lo spirito del gruppo. Nel senso più profondo, infatti, il carnevale non è altro che uno spettacolo senza ribalta e senza divisione tra esecutori e spettatori, nel quale sono abolite le norme della vita sociale, viene meno qualsiasi distanza tra le persone e v'è combinazione tra sacro e profano, tra sublime e infimo, tra grandioso e meschino, tra saggio e stolto. E' un simbolo di libertà, un mondo al contrario nel quale si assiste al rito dell’incoronazione e scoronazione del Rei Momo, un uomo qualunque che, nella vita rovesciata, è tutto l'opposto di un vero re. Ad oggi la band ha all’attivo numerosi brani inediti e concerti live in diverse città italiane. Per alcuni anni ha collaborato con il cantante Mango, partecipando, come Special Guest, ai tour 2009 e 2010 dell’artista lucano e suonando in alcuni tra i più importanti teatri italiani, tra cui il Gran Teatro di Roma (16 febbraio 2009 e 5 marzo 2010), il Teatro Smeraldo di Milano (23 febbraio 2009), il Teatro Augusteo di Napoli (9 marzo 2009 e 15 marzo 2010) e il Teatro Verdi di Firenze (30 marzo 2010). Il primo singolo estratto dall'album di Mango "Gli amori son finestre" porta la firma dei Rei Momo e si intitola "Contro tutti i pronostici". Attualmente  è in uscita il primo album della band "Demoni".

Commento
Il gruppo ha un'eccezionale competenza strumentale e la voce di Ennio Cavuoti è il quarto strumento di cui dispone il gruppo. La musica eseguita, rok in evoluzione, è quella che i giovani preferiscono ed ascoltano nelle cuffie, nelle discoteche e nei concerti. Armoniose le assonanze prodotte, anche se fin dall'inizio è il distorsore a fare da padrone  e a sottolineare, con ritmo ripetuto, le parole. In quanto ad esse risentono di "Franco Battiato" a cominciare dal titolo per continuare con le " mani gotiche"ma ciò non dispiace.
(Maria Serritiello)


 

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