Pagine

martedì 26 giugno 2012

E’ morto Lonesome George, la tartaruga più famosa. Era l’ultimo della sua specie


E’ morto ieri Lonesome George, la tartaruga più famosa del mondo e soprattutto l’ultimo della sua specie. Insieme a lui il mondo perde la Chelonoidis nigra abingdoni, la sottospecie delle tartarughe giganti delle Galapagos tipica dell’isola di Pinta.

E’ morto Lonesome George, la tartaruga più famosa. Era l’ultimo della sua specie

E’ morto ieri Lonesome George, la tartaruga più famosa del mondo e soprattutto l’ultimo della sua specie. Insieme a lui il mondo perde la Chelonoidis nigra abingdoni, la sottospecie delle tartarughe giganti delle Galapagos tipica dell’isola di Pinta.

L’osservazione delle tartarughe delle Galapagos aiutò Charles Darw...
in ad elaborare la teoria dell’evoluzione. George fu trovato nel 1972, quando già le tartarughe dell’isola di Pinta erano credute estinte. Donde il soprannome Lonesome, “Solitario”. Si ritiene che avesse circa 100 anni.

Non si conoscono le cause della morte. Un comunicato stampa del Parco Nazionale delle Galapagos dice che ieri mattina il custode, entrando nel suo recinto, ha trovato George senza vita.

Dal 1972 Lonesome George abitava nel centro di conservazione e riproduzione delle tartarughe annesso al Parco.

Per tentare di dargli una discendenza furono vanamente immesse nel suo recinto femmine delle sottospecie di tartarughe delle Galapagos più vicine alla sua, quelle dell’isola Isabela. George si accoppiò nel 2008 e nel 2009 ma le uova – seppur messe in incubatrice e trattate con tutti i riguardi – non si schiusero.

Lo sterminio delle tartarughe giganti delle Galapagos (una differente sottospecie su ognuna delle isole dell’arcipelago) iniziò poco dopo la scoperta del Nuovo Mondo. I marinai catturavano i bestioni e li portavano a bordo delle navi, dove potevano sopravvivere anche un anno senza cibo nè acqua fungendo così da riserva di carne fresca.

Con ogni probabilità alcuni individui furono abbandonati su un’isola diversa da quella natale: è l’ipotesi più plausibile per spiegare la presenza sull’isola Isabela di ibridi della Chelonoidis elephantopus (altra sottospecie ritenuta estinta) che era tipica dell’isola Floreana.

Sempre sull’isola Isabela è stata scoperta nel 2007 una tartaruga ibrida di prima generazione della sottospecie cui apparteneva il defunto George: significa che il padre (o la madre) era una Chelonoidis nigra abingdoni come l’illustre estinto.

Forse allo zoo di Praga vive una tartaruga della specie del defunto George. Femmina, perdipiù. Non si è fatto tuttavia in tempo a completare i riscontri indispensabili per non rendere vano già in partenza lo stressante trasloco necessario per ricongiungere due animali.

Il Parco Nazionale delle Galapagos onorerà la memoria di George organizzando in luglio un convegno internazionale sulle strategie di gestione opportune per salvare e far crescere numericamente le popolazioni delle superstiti tartarughe delle Galapagos.


Nessun commento:

Posta un commento