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lunedì 22 gennaio 2024

“Pasquale Palma”, ovvero My nome is sbelut è per due sere lo spettacolo che ha rappresentato al Ridotto di Salerno, in ripresa dopo la pausa natalizia.

 

Fonte:www.lapilli.eu

di Maria Serritiello

Sbelut è certamente uno stato che Pasquale rappresenta in maniera degna, anche in maniera fisica ed allora, dinoccolato, capelli arruffati, camicia sblusata, affronta i vari problemi che lo rendono "sbelut". Inizia con esaltare il mare, quel mare che è un elemento indispensabile per vivere in modo equilibrato. Affronta vari temi con, a volte, monologhi non sense che gli fanno dire di non farcela più. Anche la televisione lo svilisce, con personaggi, come Filumena e Gerardo, che fanno il verso alle fiction popolari. Poi, affronta il problema body scening e lo conclude a modo suo, con una battuta che fa sorridere, ma non divertire. Ecco, i temi trattati sono quelli che ci ronzano intorno ma da Pasquale sono esposti più con malinconia che con divertimento, come se avesse preso coscienza che c’è poco da ridere e per questo è Sbelut.

Il pezzo migliore, dove Pasquale, con la parola “Cavere”, il caldo, fa l'imitazione di Peppe Barra infiammando lo spettacolo, ci ha fatto rimpiangere la sua imitazione di Nino D’Angelo, che per l’occasione è Vivo D’Angelo, caschetto biondo ed il mantra ripetuto “ Anna Marì”.

Insomma uno spettacolo di svolta, una comicità pensata, che affronta problemi attuali con la leggerezza della risata e non con il vuoto delle parole, solo accattivanti.

Uno spettacolo stuzzicante, il suo, pieno di buone intenzioni, a tratti divertente, ma da Pasquale Palma ci aspettiamo di più, perché in passato ha dimostrato di saperlo fare. E" in crescita e con questo spettacolo è visibile.

Maria Serritiello

www.lapilli.eu

 

Pasquale Palma,

Nasce a Napoli nel 1986 e cresce a Giugliano in Campania (nell’area nord di Napoli). Fin da piccolo, mentre tutti i suoi amici sognano di diventare i nuovi Maradona, Pasquale resta affascinato da Totò, Sordi, Troisi, Verdone




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