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lunedì 16 giugno 2014

“In Musica per la Repubblica” il 2 giugno al Teatro Augusteo di Salerno con il Liceo Statale “Alfano I”

 
Fonte :www.lapilli.eu
di Maria Serritiello
 

E’ questa la scuola che vorremmo sempre vedere, quella che raggiunge livelli di professionalità assoluta, tanto da formare allievi - maestri senza che abbiano terminato di essere alunni. Questa scuola esiste ed è il Liceo Statale “Alfano I” di Salerno, indirizzo musicale, che il 2 giugno, Festa della Repubblica, ha regalato due ore di spettacolo al numeroso pubblico del Teatro Augusteo, accorso per applaudire le esibizioni delle due orchestre, formate dai giovani allievi.

La prima, diretta da un “gigante” della direzione, qual è il Maestro Gigantino, a dispetto del nome che porta, la seconda condotta dall’impeccabile Maestro Gianni D’Auria, elegante, dosato, non un movimento in più, ma solo la bacchetta a volteggiare, a tagliare l’aria. E poi loro, gli allievi dai 14 anni in su, ma senza superare i 18, bravi, pieni di talento, entusiasti, divertiti e felici della loro grande passione: la musica e il loro strumento, l’amico di tante ore di studio. Le due orchestre, l’una composta dagli archi, l’altra dai fiati, con due programmi diversi, uno più degno dell’altro, sia per le scelte, sia per l’esecuzione perfetta, spaziando da Mozart a Beethoven da Rossini al tema centrale della Vita è bella, di Piovani, il film Oscar di Roberto Benigni, fino ad arrivare all’inno di Mameli. Tutti in piedi e forse molte mani sul cuore, come i giocatori per una partita che rappresenti l’Italia. Incitati dal Maestro D’Auria, prima, timidamente, poi tutti hanno cantato l’inno in cui gli italiani si riconoscono uniti.

“Musica per la Repubblica”, il titolo all’ottimo concerto, dove note, armonie, canti sono stati scelti per celebrare con i cittadini salernitani, la festa che più appartiene agli italiani. Man mano che passano gli anni, ne sono passati 68, c’è sempre più la tendenza a dimenticare l’importanza di questa data. Il 2 giugno, infatti, del 1946, fu un passaggio epocale per la storia dell’Italia contemporanea, che dopo il ventennio, il coinvolgimento nella seconda guerra mondiale ed un periodo assai ricco di eventi, come ad esempio, insieme alla scelta sulla forma dello Stato, i cittadini italiani (comprese le donne, che votavano per la prima volta in una consultazione politica nazionale), elessero anche i componenti dell'Assemblea Costituente che doveva redigere la nuova carta costituzionale.

 Lode agli alunni e ai loro Maestri, che nel giorno in cui la scuola resta chiusa e fa vacanza, sono stati presenti all’appello, senza far registrare nessuna assenza…eppure la giornata era assolta e il mare invitava come una sirena.

Maria Serritiello
 
 
 
 
 
 

Al Museo Città Creativa di Ogliara “C’era una volta” una sinergia tra allievi e design per raccontare il territorio





Fonte: www.lapilli.eu
di Maria Serritiello

Insolita animazione, il 31 maggio scorso, al museo Città Creativa di Ogliara, zona collinare di Salerno, per la presenza degli allievi dell’Istituto Comprensivo Salerno V, Plesso Primaria, che nell’ambito della manifestazione “La Scuola adotta un monumento” si sono trasformati in piccole guide per descrivere il patrimonio artistico locale, trascurato dagli adulti. E così 11 alunni: Ilary Alfano, Diana Calabrese, Manuel Capacchione, Sara Rosa Ceruso, Elio Pio Corcione, Georgia Corazza, Anita De Martino, Christian De Martino, Maria Rita Letizia De Martino, Roberta Galdi, Roberto Maria Siniscalchi, sotto la guida e l’insegnamento della loro maestra Stefania Schiazzano, a turno e con grande sicurezza, hanno illustrato, ai numerosi presenti, tutto quanto hanno appreso in classe. L’iniziativa dal nome "C'era una volta...” nasce dall'incontro tra il Progetto Salerno Design Days ed il Menestrello del Territorio. Per intendere meglio il lavoro scolastico intorno al quale hanno ruotato gli allievi, bisogna risalire all’ elaborazione del Pon, Programmi Operativi Nazionali, rivolto all’intera classe 4°, con l’apporto dell’esperto esterno, Umberto Flauto, che ha svolto la funzione di menestrello. Un cantastorie che al posto di racconti ha inserito la conoscenza del territorio. Una bella sinergia, quella creata e un bell’esempio da seguire e moltiplicare, per avvicinare i giovani al territorio di appartenenza che non significa chiudersi nel guscio, anzi è acquisizione di un metodo sapiente, adatto a guardarsi attorno.
L’Hub Museo Città Creativa, diretto dalla Dott.ssa Gabriella Taddeo ha svolto un ruolo importante, che come da propositi del Salerno Design Days è diventato punto d’ incontro fisico tra i giovanissimi studenti dell'Istituto Comprensivo di Ogliara, Dirigente Giovanna Tosi, il Territorio, i Professionisti e le Aziende che producono Design. 
A tutti gli allievi delle classi, partecipanti al progetto, 3°, 4° e 5° e presenti al museo, con il loro entusiasmo e gioia trascinante, è stato consegnato un attestato di partecipazione, che il buon Flauto non ha mancato di recapitare, del tutto simile a quello degli allievi, anche alle insegnanti. Il riconoscimento, per l’impegno profuso, ha gratificato molto gli alunni, continua il premio a conservare intatta la sua funzione educativa e di stimolo per il fare del futuro.
 
Maria Serritiello
 
 
 

giovedì 5 giugno 2014

Paolo Coviello autore, cantante ed esteta della vita per raccontare l’anima








 
Fonti varie

  • Paolo Coviello cantante e autore


  •  La passione per la musica è evidenziata dallo studio del pianoforte intrapreso all'età di otto anni e lo studio dell'arte canora. Già in quegli anni si evinceva la grande capacità artistica dovuta ad un talento che non era dovuto solo allo studio ma a forti capacità naturali. 

     E' negli anni ottanta che si raggiunge la maturazione artistica: si forma la prima band (blue tongue) caratterizzata da influenze blues fusion. 

    Nel frattempo gli interessi per quest'arte si trasforma in lavoro vero è proprio: partecipazioni ad importanti eventi quali raccolta di fondi per diverse cause; ospitate a programmi televisivi(premio Mia Martini) ecc. Negli anni novanta si forma un nuovo gruppo composto da professionisti del settore chiamato R41R che produceva Rock italiano. Nel duemila il grande evento: ROCK BAND progetto Sting in Jazz cover band che rielaborava i brani della celebre rockstar in chiave Jazz.
     
     
     
    Così lo descrive il  Fan club di Roma
     
    Esteta della vita che racconta l’anima nelle sue molteplici sfaccettature. Cantautore di passati vissuti, episodi immaginati, realtà sognate, trame rubate da altre vite, da altri percorsi. Un uomo che si siede su una panchina e ti chiede di pensare con il cuore; mentre osserva il mondo attorno a sé, la sua immaginazione vola e lo trasforma in composizione. Poi ascolti insieme a lui il canto del mare, e già nella sua testa compare l’armonia che le sue mani e la sua voce trasformeranno in canzone. Non è semplice scindere l’uomo dall’artista, significherebbe scindere un’ essenza primaria. L’uomo che crede nei rapporti a doppio senso più che nelle convenzioni , si fonde con l’artista che canta gli affetti che sanno dare senza avere nulla in cambio. L’uomo che ha conosciuto molti vissuti, potenzia il cantautore che sperimenta l’essenza della vita, narrando di realtà apparentemente frivole e belle nella loro semplicità, raccontando di passioni attuali nascoste tra le righe di musiche contemporanee. Paolo Coviello, come un burattinaio, racconta la nostra vita. Siamo frammenti delle sue canzoni: le nostre emozioni, i nostri perché, i nostri sogni , i nostri dolori, le nostre risate, tutto quello che ci circonda … fino al punto di portarci a sorridere, a piangere, a vivere. A considerare che c’è sempre una soluzione, che c’è sempre un nuovo inizio, che c’è sempre una possibilità. Per ricominciare. Per vivere. Per pensare. Le sue canzoni nascono così. Le storie reali nascono così. Intensamente. E a noi piace proprio per questo motivo.
    C.F.
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     


     

     

    mercoledì 4 giugno 2014

    "Abitarch" di Giulio Nitride ad Avellino compie i suoi primi vent'anni

     
     4 Giugno 1994 - 4 Giugno 2014
     
    20 anni dello showroom
    di
     
    "Abitarch"
     
    Titolare Giulio Nitride
     
     
    Via Francesco Guarini 38/40 Avellino
     
    Tutto ciò che fa bella la casa
     
     
    Buon Compleanno
     
     
     
     
     
     
     
     
     

    lunedì 2 giugno 2014

    Il culto degli oggetti di design nella vita quotidiana. A Salerno istallazioni in tre spazi espositivi



    Fonte: www.lapilli.eu
    di Maria Serritiello


    Dal 19 maggio e per i 10 giorni successivi, si sono susseguite istallazioni, eventi e conferenze in tre diversi spazi espositivi della città, tre HUB e precisamente: HUB Porta Elina, Archivio dell’Architettura Contemporanea, HUB Museo Città Creativa di Ogliara, diretto dalla dott.ssa Gabriella Taddeo e HUB Via Mercanti, presso il punto ospedale di Palazzo Pinto. L’intuizione intorno alla quale ruota il “Salerno Design Days” è un progetto sinergico del team E45 Creative Design Studio con il Laboratorio dei Pensieri Scomposti APS. Che cosa si propone il progetto è presto detto, trasferire, l’oggetto design, fino adesso fruibile solo da un certo ceto sociale, nell’uso comune. Il poliedrico progetto SDD, Salerno Design Day ha individuato tre percorsi: Design the House, che ha guidato alla scoperta degli elementi caratteristici dell’ambiente domestico, Design the City che ha incentrato sulla riscoperta del valore dell’ambiente urbano e Design the street, un percorso che è cerniera tra il living urbano ed il living domestico.

    Tutti i percorsi sono stati accompagnati da eventi, conferenze, manifestazioni, allo scopo di arricchire il programma ed essere di richiamo per il pubblico. Le tre location individuate, una più interessante dell’altra, sono state considerate, all’interno del progetto, quali punti di aggregazione e smistamento delle idee dei giovani, sviluppatesi sul territorio. Le esposizioni saranno visibili, nelle tre HUB fino a tutto luglio

    Sedici gli espositori:

    E45 Creative Design Studio

    Rosanna Giannino

    SoloAcciaio

    Domenico Grampone

    ARCAN Salerno Cantieri &Architettura

    GP Comunication

    Bhumi Ceramica

    Cesare Minucci

    SABOX S.r.l

    Arte&GessoS.r.l

    Virus Bike

    Arte Legno

    Maria Serritiello
     
     
     
     

     

     

     

     


    The Philippine Madrigal Singer” a Salerno cantano nella Chiesa del Sacro Cuore di Piazza Ferrovia








    Fonte: wwwlapilli.eu
    di Maria Serritiello


    Dire che sono “celestiali”, le voci dei “The Philippine Madrigal Singer” viene facile, anche perché, oltre alla loro eccezionale bravura, l’esibizione si è tenuta nella bellissima Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Piazza Ferrovia, costruita a Salerno agli inizi del ‘900. In essa dal 2011 si celebrano concerti di musica classica sacra, con corali rinomate, così il 21 maggio scorso è stata la volta dell’eccezionale coro delle Filippine che, nel 2009 è stato insignito dall’UNESCO, col titolo di Artisti per la Pace.

    18 limpide voci che si sono incastrate perfette l’una nell’altra, una cascata di acute note, spese per un amabilissimo canto a cappella, composto di virtuosissimi vocalizzi. Pezzi unici, della tradizione del loro paese, come il dolcissimo canto d’amore “Kapag Ako Ay Nagmahal”.  Solo alcuni brani, di quelli eseguiti, sono stati accompagnati dalla chitarra, tutti gli altri, invece, solo dalla voce nuda. Una particolarità che li contraddistingue è il loro cantare da seduti.  Applauditissimi per le voci eccezionali e per le esecuzioni di assoluta perfezione, i Philippine Madrigal Singer hanno voluto interpretare, con il proprio stile, la canzone che tutto il mondo canta e balla “Happy” di Pharrell Wiliams.
     
     
     
     

     

    La formazione dei Philippine Madrigal Singer è stata fondata nel 1963 dalla Prof.ssa Andrea O. Veneracion ed è la più premiata del mondo. Primo coro del globo a ricevere il premio Brand Laurete Premier Award dell’Asia Pacific Brands Foundation. I loro maestro, Mark Anthony Carpio, è uno dei massimi esperti nel campo della musica corale ed è tra i più giovani direttori filippini.
    Maria Serritiello 
    www.lapilli.eu