Per informazioni: Ufficio Turismo Comune di Salerno Tel: 089 2586 203
6 OTTOBRE
Enrico Auletta:
La Villa Comunale
Ore 10,00 da Palazzo di Città
13 OTTOBRE
A cura del Settore Musei e Biblioteche
della Provincia di Salerno:
La Necropoli Etrusca
Ore 10,00 c/o l’Area Archeologica di Fratte
20 OTTOBRE
Paolo De Angelis:
Chiesa e complesso di S. Maria delle Grazie
Ore 10,00 da Palazzo di Città
27 OTTOBRE
Marco Alfano:
Il Cimitero Monumentale di Salerno
Ore 10,00 c/o l’ingresso principale del Cimitero
3 NOVEMBRE
Erchemperto e Arterìa:
I favolosi Longobardi
Ore 10,00 da Palazzo di Città
10 NOVEMBRE
Francesca Angellotti:
Il mosaico di Giovanni da Procida
nella Cattedrale di Salerno
Ore 10,00 da Palazzo di Città
17 NOVEMBRE
Carmelo Currò:
S. Felice di Salerno: il Santo inesistente
Ore 10,00 da Palazzo di Città
24 NOVEMBRE
Irma Pastore:
S. Andrea a Salerno
Ore 10,00 da Palazzo di Città
1 DICEMBRE
Paola Valitutti:
La magia del Presepe
Ore 10,00 da Palazzo di Città
8 DICEMBRE
A cura del Settore Musei e Biblioteche
della Provincia di Salerno:
Il Museo Archeologico
Ore 10,00 da Palazzo di Città
15 DICEMBRE
Marco Alfano: Il Teatro Verdi
Ore 10,00 da Palazzo di Città
22 DICEMBRE
A cura del Settore Musei e Biblioteche
della Provincia di Salerno:
La Pinacoteca Provinciale
Ore 10,00 da Palazzo di Città
12 GENNAIO
Ivana Calembo:
Le confraternite a Salerno
associazioni di mestieri e devozioni
Ore 10,00 da Palazzo di Città
26 GENNAIO
Barbara Visentin:
I principi longobardi e le loro dimore
Ore 10,00 da Palazzo di Città
2 FEBBRAIO
Serena Adinolfi:
Il Monumento funebre di Margherita di Durazzo nel
Duomo di Salerno
Ore 10,00 da Palazzo di Città
9 FEBBRAIO
Lucia Sessa:
Leggere il Museo
proposte didattiche per la città di Salerno
Ore 10,00 da Palazzo di Città
16 FEBBRAIO
Alessandro Zagaria:
L’amore in città
Ore 10,00 da Palazzo di Città
23 FEBBRAIO
Associazione il Duomo:
Lungo le antiche vie di San Liberatore
Ore 10,00 da Palazzo di Città
9 MARZO
Sandra Campanella:
Cavalieri e ordini cavallereschi a Salerno
leggenda e verità
Ore 10,00 da Palazzo di Città
16 MARZO
Felice Pastore:
In Medio Salerno
Ore 10,00 da Palazzo di Città
23 MARZO
Erchemperto e Arteria:
La leggenda aurea: storie di santi
Ore 10,00 da Palazzo di Città
30 MARZO
Titti Valituti:
Passeggiata fra corti e giardini
Ore 10,00 da Palazzo di Città
QUESTO E’ IL VIDEO INTEGRALE CHE NON E’ ANDATO IN
ONDA IL 30 SETTEMBRE SCORSO SU RAI 3
A REPORT
MENTRE IN ONDA E' ANDATO QUESTO VIDEO
Confrontiamo
le immagini ed ognuno poi tragga le conclusioni. Da parte mia posso dire che il giornalismo attuale non
osserva nessuna regola deontologica. Enzo Biagi, Giorgio Bocca, Indro
Montanelli, per citare i padri che hanno onorato la professione, si
rifiuterebbero di avere simili colleghi. Il metodo Boffo ha fatto scuola e si è
attaccato “ai giornalisti” come una gramigna.
La
mia solidarietà a Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno e vice ministro delle
infrastrutture della Repubblica Italiana che di questo metodo ha conosciuto
volgare attacco.
Salerno
è la mia città, vi sono nata, ci vivo, ho lavorato, la scrivo e me la godo per
la sua incantevole ed unica bellezza e per
l’età che mi ritrovo posso fare, più di ogni altro, le differenze tra ciò che
era prima Salerno e ciò che è diventata. Chi non ha conoscenza del territorio
non può farlo meno che mai con
un’inchiesta bugiarda e faziosa di Gabanelli e
Bernardo Iovine.
Ciò
che ho visto lunedì scorso 30 settembre su Rai 3 è il tipico esempio di
manipolazione della realtà. A farlo, e mi dispiace, è stata Milena Gabanelli
Per
capirci meglio e comprendere i passaggi del mio ragionamento, applico la
maieutica, il metodo tanto caro al
filosofo Socrate, ateniese di nascita, uno dei più importanti esponenti della
tradizione filosofica occidentale, Atene469 a.C+399 a.C.
Leggo
da Vikipedia:
Report,
trasmissione televisiva che propone inchieste
giornalistiche . Un rotocalco televisivo, assimilabile al
cosiddetto infotainmen (infotainment significa
letteralmente informazione-spettacolo oppure lo spettacolo dell'informazione). Nel
panorama dell'informazione mediatica, il pubblico è bombardato da informazioni
di ogni tipo, soggetto quindi a fenomeni di sovraccarico,
di conseguenza, una notizia per poter emergere e richiamare l'attenzione deve
essere spettacolarizzata.
NECESSARIA
DUNQUE LA MANPOLAZIONE DEL
VIDEO, COME IN EFFETTI E’ STATO FATTO, PER SVEGLIARE I TELESPETTATORI. L’INTERVISTA
A GUARDARLA BENE E’ SEMBRATA UNA SEVERA INTERROGAZIONE D’ESAME AD
UN ALUNNO BRAVO E PREPARATO MA LE ARGOMENTAZIONI NOIOSE E SENZA LA VIVACITA’ DEL RITMO
TELEVISIVO.
Eppure
a condurre Report è la
Milena Gabanelli, che il movimento 5 stelle, appena
ieri, ha proposto alla Presidenza della Repubblica
Italiana.
Nelle
sue note biografiche, di tutto rispetto, si legge:
Il
suo curriculum professionale : si è laureata al DAMS con una tesi in storia del cinema, collabora con la Rai dal 1982,
nei primi anni novanta Milena
Gabanelli partecipa alla introduzione in Italia dei nuovi canoni del videogiornalismo, lavorando
da sola con una videocamera portatile,
nel 1989 inizia la collaborazione per la
trasmissione di Giovanni MinoliSpeciale
Mixer ,inviata di guerra nell’ ex Jugoslavia,
Cambogia, Vietnam, Birmania, Mozabico, Cecenia,Azerbaijan, Somalia.
Nl 1994Giovanni Minoli le offre di occuparsi
di un programma sperimentale su Rai 2Professione Reporter, che fino
al 1996 manda in onda i servizi
realizzati dai neo-videogiornalisti. Il programma ha metodi produttivi
particolari: usa in parte mezzi interni (per la progettazione e l'edizione del
programma) e mezzi esterni, cioè l'acquisto dei servizi da autori freelance,
che si pagano le spese e lavorano in modo autonomo, pur sotto la supervisione
di responsabili della Rai.( VEDI
BERNARDO IOVINE, il giornalista che ha intervistato Vincenzo De Luca, Sindaco
di Salerno e vice ministro delle
infrastrutture).
Nel 1997 nasce Report, in onda su Rai 3, Negli anni il programma è diventato il più noto
format di giornalismo
investigativo in Italia. Affronta soprattutto temi di carattere
economico, ma anche argomenti legati alla salute, alla giustizia, inefficienze
dei servizi pubblici, e di questioni legate al crimine organizzato: ecomafia,
servizi segreti.
A
Milena abbiamo creduto, abbiamo prestato
fede alla sua aria seriosa, ingessata in un’immagine sobria, alle parole
precise, prive di orpelli inutili, al taglio del programma, alle inchieste
sulle verità nascoste e non dovevamo farlo. Dovevamo ricordarci delle parole di
studiosi dei mezzi di comunicazione di massa da Popper, a Mac Luhan , passando
per il poeta Pier Polo Pasolini.
Karl R. Popper "Una democrazia non può esistere se non si mette
sotto controllo la televisione, o più precisamente non può esistere a lungo
fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto."
Marshall McLuhan. Quando, nel 1967, "Gli strumenti del
comunicare" apparve in Italia, parole come media erano praticamente ignote
al di fuori della cerchia di specialisti. A distanza di diversi decenni,
Marshall McLuhan è tuttora un autore tra i più controversi, non solo per quello
che ci ha insegnato sui media, e in generale sui rapporti tra l'umanità e le
tecnologie che essa produce, ma anche perché McLuhan è stato probabilmente il
primo autore che ci ha invitati o riflettere non sulle rivoluzioni a venire, ma
su quello che aveva già avuto luogo e della quale non ci eravamo accorti.
Pier Paolo Pasolini. Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che
ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un
modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie
culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano
imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si
limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l'adesione ai
modelli imposti dal Centro, è tale e incondizionata. I modelli culturali reali
sono rinnegati. L'abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la
"tolleranza" della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la
peggiore delle repressioni della storia umana…(Pasolini contro la televisione dal
“Corriere della Sera 9 dicembre 1973”
).
Tutto
ciò per dire che Milena Gabanelli, malgrdo le sue buone intenzioni, per
proporre inchieste- verità incorre è
incorsa e incorrerà all’inevitabile “infotainmen”.
Perché
guardare “Report” se è un qualsiasi rotocalco spettacolare ?
Io
e tanti salernitani offesi da un’inchiesta che ha deturpato l’immagine della
città in tutt’Italia ce ne guarderemo bene.
L’attore Giuliano Gemma è stato coinvolto in un incidente
stradale vicino Roma, trasportato portato in ospedale a Civitavecchia, è morto durante il tragitto.Nei pressi di Cerveteri, Gemma si è scontrato frontalmente con un’altra auto
con a bordo un uomo con il figlio che, però, pare
abbiano riportato solo ferito lievi.
Gemma aveva compiuto 75 anni un mese fa. Da giovane, oltre che
un bravo attore, è stato anche uno sportivo e ha praticato diverse discipline;
dal tennis, dall’ equitazione passando per i tuffi, il nuoto, lo sci, fino al
paracadutismo (aveva anche il brevetto di paracadutista civile).
Collezionista di armi antiche e di quadri moderni, coltivava hobby come la
realizzazione di sculture in bronzo, che esponeva durante delle mostre.
Da
attore è ha lavorato al fianco di grandissimi nomi del cinema
internazionale come Claudia Cardinale, Kirk Douglas, Rita Hayworth,
Henry Fonda, John Huston, Klaus Kinsky, Fernando Rey, Francisco Rabal, Lee Van
Cleef, Florinda Bolkan, Corinne Touzet, Alain Delon, Liv Ullman, Van Johnson,
Ely Wallach, Jack Palance, Max von Sydow, Jacques Perrin, Martin Balsam, Bruno
Kremer, Anthony Franciosa, Ernest Borgnine, Philippe Noiret, Catherine Deneuve,
Ursula Andress, Senta Berger, Aurore Clement.
Aveva iniziato la carriera come stunt-man e come “figurazione
speciale” a soli 18 anni. Nel Gattopardo di Luchino Visconti interpretava un
Generale dei Garibaldini, ma il primo ruolo è nel film Messalina di Duccio
Tessari, che poi lo ha voluto come protagonista in Arrivano i Tatani.
Tra i
tanti film a cui ha preso parte (più di cento)
citiamo Angelica e Angelica alla corte del re, il filone
spaghetti wester con, particolare, Anche gli angeli mangiano fagioli,
poi pellicole più impegnative come Il deserto dei Tartari, Il
prefetto di ferro. È stato anche il volto di Tex Willer e negli anni ‘80 ha
girato un film con Dario Argento, Tenebre.
Ha vinto premi prestigiosi come il David di Donatello, il
Nastro d’argento, il Globo d’oro, il Premio De Sica (per tre volte), il premio
di miglior attore al Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary.
Ha due figlie avute dal primo matrimonio, attualmente sposato con la
giornalista Baba Richerme e viveva a Cerveteri.
Artisti, Makers, Creativi, per il secondo anno consecutivo torna #Creattiviamo la Città – Festival della Creatività Giovanile II edizione, l’evento promosso da Arci Salerno e organizzato dal Centro Servizi Informagiovani di Salerno vuole stimolare lo scambio di energie tra giovani artisti attraverso l’esplorazione dei diversi linguaggi e discipline dell’arte. La manifestazione si terrà i giorni 3/4/5/6 ottobre 2013 e si inserisce nell’ambito delle iniziative del Centro Informagiovani del Comune di Salerno per promuovere la creatività e la partecipazione dei giovani alla vita culturale cittadina. Il Festival è realizzato in collaborazione con l’Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili dell’Università degli Studi di Salerno e HUB Network delle Culture Contemporaneee vede la partecipazione di numerosi partner istituzionali ed associativi del territorio, si svolgerà presso la sede dell’Informagiovani. Il variegato programma prevede diverse sezioni: Esposizioni - 3/4/5/6 ottobre 2013 - “Chiamata alle Arti – Mostra d’arte”.Expo di giovani artisti campani a cura dell’ Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili dell’Università degli Studi di Salerno. In concomitanza con l’esposizione si promuove la Chiamata alle Arti per raccogliere i lavori artistici dei ragazzi residenti a Salerno di età tra i 16 ed i 35 anni che vogliono essere inseriti nell’archivio dinamico delle forme artistiche campane sul sito www.chiamatallearti.it “Kook” Installazione audiovisiva. A cura degli studenti del DaViMus dell’Università degli Studi di Salerno autori del cortometraggio Workshop - Due momenti formativi rivolti ai giovani artisti per approfondire la presentazione ed il finanziamento di un progetto creativo/artistico attraverso il crowdfunding e per imparare ad utilizzare software di musica digitale: 3 ottobre 2013 - Il crowdfunding come strumento di promozione dell’economia del talento - Nuove opportunità di raccolta fondi a cura di Claudio Calveri e Roberto Esposito, DeRev; 4 ottobre 2013 - Live on the Live - Introduzione all’utilizzo e produzione delle sequenze elettroniche nella musica dal vivo a cura diAlphakoma della band Visioni Distorte.
Performance Live - 3 ottobre 2013 - Kook - Proiezione Cortometraggio - A seguire incontro con gli autori: Giovanni Bottiglieri, Bianca Savo, Angelica Avallone, Martina Eglione,Vincenzo Castaldo Analog/Computer Sounds & Luci Sonore - DJ set a cura di Manuel Grippa - Vj set a cura di msk. - 4 ottobre 2011 - Welcome to Salerno - Laboratorio stabile di danze popolari del Sud Italia “Terre danzanti” a cura di Milena Acconcia – Ass.neMusicateneo e accoglienza degli studenti Erasmus promossa da Rete dei Giovani per Salerno e Associazione ESN –Salerno - 5 ottobre 2013 - X Form Art - Estemporanea di pittura e musica in Via Porta Catena. Musica Live - Esibizioni musicali e Jam Session a cura di:Musikattiva Associazione Musico/Culturale. Durante la serata si esibiranno: Yorkshire Pudding; The Kunt. Incontri - 3/4 ottobre 2013 ore 10.00 – 13.00 - “L’Informagiovani incontra” Gli studenti delle classi IV e V degli Istituti Superiori di Salerno. 5 ottobre 2013 ore 10.00 – 13.00. Convegno organizzato in collaborazione con HUB Network Culture Contemporanee: “Creatività ed innovazione per la cultura. Nuove esperienze per il territorio”. ModeraCarlo Pecoraro – Giornalista de “La Città”. Intervengono: Ermanno Guerra – Assessore alla Cultura del Comune di Salerno; Stefania Leone – Resp. Scientifico dell’Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili Università degli Studi di Salerno; Fabio Borghese – Coord. Laboratorio Creactivitas Università degli studi di Salerno; Tiziana Di Muro e Filippo Petti – InvasioniDigitali; Franco Cappuccio - Direttore di HUB Network Culture Contemporanee Gian Giacomo Parigini – Resp. Nazionale Arci Media. 5 ottobre ore 20.00 – 21.00 “5 startup giovanili nel sociale a Salerno”. I vincitori del Bando Giovani AttiviPOR Campania FSE 2007-2013 raccontano le loro esperienze. - La vita dentro - Ebasco - Vite da riconciliare - La musica come via d’uscita - Camelot. Interviene Giovanni Savastano Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno. 6 ottobre 2013 ore 18.00 - “Aperitivo con gli artisti”. L’OCPG incontra i giovani artisti che hanno collaborato all’organizzazione del Festival." (comunicato stampa)
Il
14 settembre scorso, a Buccino, nella chiesa di Sant’Antonio Abate, Claudio
Lardo, attore salernitano di teatro e cinema, ha presentato “Il pallone di
pezza”, un intenso monologo teatrale,
tratto da un episodio descritto da Enzo Landolfi, nel libro “Vite in gioco”. Claudio
Lardo, coadiuvato nella stesura, da Josè Elia e Giampiero Moncada e dalla regia
di Vito Cesaro, ha portato in scena il tragico
episodio che ebbe come protagonisti 14 innocenti bambini, in occasione
dei 70 anni dal bombardamento alleato del ’43, avvenuto nel paese.
Aveva
12 anni la piccola Maria, quel 16 settembre del ’43 e se ne stava affacciata
alla finestra, tralasciando per poco i pensieri foschi e la paura. Sotto di
lei, nella piazza polverosa del suo paese, 14 ragazzi, tra cui il fratellino
Antonio di 10 anni, divisi in 2 squadre, giocavano a pallone con una sfera di
pezza. Quel giorno era un giorno di guerra e di lì a poco la giornata avrebbe
mostrato tutta la sua ferocia. Nel frattempo ai ragazzi, di giocare era
sembrata l’azione più naturale, l’attività più compatibile per la loro età, la
sola che li avrebbe allontanati, per qualche ora, dai rumori vigliacchi della
guerra, dalla miseria della fame e dalla paura folle di ogni allarme, quando
abbandonata la propria casa, ci si doveva infognare nei rifugi. Nella Piazza
San Vito di Buccino, questo il paese, a circa 60 km da Salerno, quel giorno
si sentivano, solo le grida spensierate dei fanciulli che rincorrevano il
pallone, tentando di vincere ognuno la partita, padroni com’erano dello spazio,
gli uomini, infatti, erano al fronte a combattere, mentre le donne e i vecchi, nel
paese, a tentare di mandare avanti la vita.
Sta
di fatto che il 16 settembre del 43’
non era sorto come un buon giorno o per lo meno non come un giorno di guerra
uguale ad altri. Maria, intanto,
guardava i giovani amichetti e sorrideva gioiosa di felicità riflessa per la
giocosità del fratellino,che nella piazza si faceva valere, calciando il
pallone, ricavato da pezze di fortuna, tenute unite dallo spago. Un fagotto
rotondo di panno floscio per l’ultima loro felicità. La fine venne improvvisa dal cielo,
annunciata maligna dal rombo di un aereo che, senza imbarazzo, oscurò per
sempre quel lembo d’azzurro. Il gioco s’interruppe di scatto, ma fiduciosi i
ragazzi rivoltarono 14 teste in su, la
mano sulla fronte a filtrare il sole,
per meglio seguire il volo. Ah, l’innocenza dei fanciulli di
quell’epoca! Ed ecco che sui loro capi, si abbatterono precise raffiche di
fuoco, falciandoli tutti.
Il
rombo si allontana osceno, soddisfatto per l’azione compiuta, si è in guerra e
non vi è cura di sapere chi fossero le
vittime.
Ora
sulla piazza muta e segnata dal lutto, 14 corpi sono i testimoni, nel dolore di
chi li piange tutt’ora, dell’orrore della guerra, mentre la partita di pallone
metafora di una vita semplice, il materiale della sfera ce la rivela, si è
conclusa senza mai iniziare .
Maria
impietrita si ritira dietro ai vetri, chiude ermeticamente la finestra e con
essa per sempre nel suo cuore il ricordo, corre fuori sprezzante del pericolo e
si lancia nella Piazza San Vito per soccorrere le vittime della feroce
sventagliata, sul selciato, in una pozza di sangue giace, tra gli altri, il
piccolo Antonio, suo fratello, con ancora stampato sulle labbra il sorriso
innocente di chi si fida, di chi la morte non riesce proprio a capirla.
Dell’accaduto,
nel paese, restano le memorie sfocate dagli anni dei superstiti, testimoni
oculari dell’orrore di quella giornata, sicché il monologo di Claudio
Lardo è giunto opportuno a rendere giustizia a disseppellire la storia
dimenticata dei 14 ragazzi di cui pochi ricordano il nome: Gerardo, Giuseppe,
Ettore, Adolfo, Gerardo2°, Ferdinando, Giuseppe 2°, Francesco, Cosimo, Armando,
Antonio, Gerardo 3°, Ercole, Giuseppe 3° e a cui nessun riconoscimento come
vittime civili di guerra. Grande la commozione tra i presenti per l’eccezionale
interpretazione del bravissimo attore.
A
Maria Cipriani, la giovane fanciulla affacciata alla finestra in quell’infausto
giorno, oggi una dolcissima signora di 83 anni, chiedo come le è stato
possibile convivere con quell’atrocità
nella mente e se le era stato concesso perdonare chi le aveva strappato il fratellino. “In effetti” mi dice
“non si dimentica mai, si sopravvive, questo si, anche perché si crede in
un’altra vita. Mia madre è andata avanti
perché c'erano gli altri figli, ma senza sorriso e per tanti, tanti anni. No,
non si dimentica e non si perdona il fuoco amico. L'orrore di quella guerra non ha eguali, ma
l'umanità non ha imparato nulla da quel dolore”.