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venerdì 11 maggio 2012

E' morto Horst Faas, leggendario fotografo di guerra


Fonte:Virgilio notizie.it

Aveva 79 anni. Per oltre 50 è stato al servizio dell'Ap, ha vinto due Pulitzer. Conosciuto soprattutto per scatti guerra in Vietnam


New York, 11 mag. (TMNews) - Il leggendario fotografo di guerra tedesco Horst Faas, per oltre 50 anni al servizio dell'agenzia Associated Press e vincitore del premio Pulitzer in due occasioni, è morto giovedì all'età di 79 anni. Faas era conosciuto soprattutto per la sua copertura della guerra del Vietnam, negli anni tra il 1962 e il 1974.
Faas ha scattato infatti alcune delle fotografie più celebri di quel conflitto, come quella che ritrae una bambina che fugge nuda mentre alle sue spalle è in corso un bombardamento con il napalm. Molto nota anche l'immagine dell'esecuzione di un giovane vietnamita in mezzo a una strada, con un colpo di pistola alla tempia.
Il suo primo Pulitzer risale al 1965, proprio per la sua copertura della guerra in Vietnam. Il secondo gli fu assegnato nel 1972 per le sue foto su torture ed esecuzioni in Bangladesh, assieme a un altro fotografo, Michel Laurent.

venerdì 4 maggio 2012

I fratelli Taviani trionfano ai David di Donatello










Fonte:Virgilio Notizie.it

Il film "Cesare deve morire" si aggiudica cinque statuette


Dopo l'Orso d'oro a Berlino i fratelli Taviani trionfano anche ai David di Donatello. All'edizione 2012 dei premi al cinema italiano il loro film "Cesare deve morire" si è aggiudicato cinque statuette, tra cui le più prestigiose: miglior film, migliore regia e migliore produzione. Successo anche per "This Must Be The Place" di Paolo Sorrentino, vincitore in sei categorie, tra cui la sceneggiatura. Tra gli attori ha vinto Michel Piccoli nel ruolo del pontefice immaginato da Nanni Moretti in "Habemus Papam" e l'attrice di origine cinese Zhao Tao per il film "Io sono Li". Tre statuette infine al film "Romanzo di una strage" di Marco Tullio Giordana, tra cui i due migliori attori non protagonisti: Pierfrancesco Favino, nel ruolo dell'anarchico Pinelli, e Michela Cescon, nei panni di sua moglie. Pmz MAZ





Pugni in panchina, Delio Rossi chiede scusa: "Ho sbagliato e pagherò ma quanti falsi moralisti"






FONTE : VIRGILIO NOTIZIE. IT
                                                                              
L'ex tecnico della Fiorentina ha   chiesto scusa in conferenza stampa


E'' un Delio Rossi contrito quello che si presenta davanti alle telecamere in conferenza stampa, va a braccio senza rispondere alle domande, tranne un breve intrevneto finale: "Per me è difficile essere qui, anche perché in base alla situazione che si è venuta a creare, la mia avventura a Firenze è finita. Non mi sono preparato niente, dirò quello che penso, molte cose le terrò per me e se ne avrò voglia ne parlerò in un altro frangente. Purtroppo dopo quello che è successo la mia avventura è finita, ringrazio la famiglia Della Valle che mi ha dato questa opportunità, credevo e credo ancora che sia una bella avventura. Chiedo scusa ai miei giocatori, alla società, chiedo scusa anche a Ljajic. Ci tenevo a chiarire una cosa, ho visto molti moralisti, molti perbenisti, che si sono permessi di dare dei giudizi, senza sapere la storia di un uomo, di chi parlavano".

L'allenatore ci ha tenuto a ricordare la sua storia: "La storia di un ragazzo che ha iniziato ad allenare i bambini a Foggia, ha allenato gli operai che facevano i dilettanti, ha allenato nei campi polverosi della serie C, ha allenato in Serie A, dopo aver vinto i campionati. Non ho mai dato giudizi lesivi verso alcuno, sono per la cultura dell'esempio e continuerò a esserlo. Su due tre punti fermi non transigo: il primo è il rispetto della mia persona, secondo del mio lavoro, terzo il rispetto per la mia famiglia, se toccano queste  cose non transigo".

Delio Rossi ammette le sue colpe: "Ho sbagliato pago, ma su alcune cose non transigo. Mi ha dato fastidio tutto questo perbenismo. Il gesto è stato brutto, deprecabile. Si diceva: sarebbe stato meglio farlo nello spogliatoio? Ma quale sarebbe stata la differenza? Se è un gesto è deprecabile, lo è sempre. Non ho mai detto di essere Padre Pio. Andate a chiedere chi è Delio Rossi? Non devo vendere niente, non voglio essere il paladino di nessuno. Molte volte ferisce più la lingua della spada. Prima di capire chi è una persona, devi camminare due giorni con i suoi mocassini dice un proverbio indiano. Dobbiamo smetterla con questo moralismo, fermo restando che chiedo scusa per questo gesto, sono pentito, sto pagando, ho pagato e pagherò. State vicini alla squadra per questi ultimi 180 minuti, ancora la palla rotola".






                            DELIO ROSSI  SALERNO LO RICORDA COSI'





giovedì 3 maggio 2012

Sanità, addio a ticket ed esenzioni. Pagheremo visite e farmaci ma in base al reddito













Fonte: Virgilio Notizie.it

Tutti pagheremo tutto, ma con un tetto massimo di spesa: una franchigia che varia in base al reddito. E' l'ipotesi allo studio del ministero della Salute



Credevamo di essere passati dalla stagione delle tasse a quella dei tagli, la cosiddetta spending review, ma probabilmente per rimettere a posto i conti pubblici sono necessari altri prelievi. Così, mentre i costi della sanità subiranno una bella sforbiciata, come quelli di molti altri settori (si parla di 25 miliardi), girano già le prime voci di una rivoluzione del sistema di contribuzione alla spesa da parte dei cittadini: in una parola, i ticket.

La notizia è di quelle che scottano. La riporta il quotidiano La Stampa secondo cui "si studia come mandare in soffitta ticket ed esenzioni e sostituirli con un meccanismo di pagamento 'a franchigia', commisurato al reddito. Una rivoluzione che farebbe pagare anche quel 47% di italiani oggi esenti dai ticket, chiedendo però meno a chi 'consuma' più sanità e i ticket invece li paga".

Si paga fino al 3 per mille del reddito

Se ne parla concretamente - pare - al ministero della Salute. Sul tavolo ci sono i Lea, i livelli essenziali di assistenza, cioè le oltre 6mila prestazioni a carico dello Stato che con la spending review potrebbero essere "riviste". Ma la vera novità consisterebbe nell'abrogazione del ticket sanitario che verrebbe sostituito con un sistema in cui tutti pagano tutto ma in proporzione al proprio reddito. Ovvero con una franchigia di spesa variabile superata la quale le prestazioni sarebbero gratuite

"L'ipotesi dei tecnici - sostiene il quotidiano torinese - è di fissare la franchigia al 3 per mille di questo reddito [Isee]. Così, spiegano, un pensionato con soli 10mila euro pagherebbe i primi 30 euro di spesa, un lavoratore con 40mila euro pagherebbe una franchigia di 120 euro, che salirebbe a 300 per un professionista con 100mila euro di reddito. In pratica per le prime prestazioni sanitarie si pagherebbe fino al limite prestabilito. Poi più nulla. Questo, secondo l’Agenas [L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali], avrebbe il pregio di frenare le prestazioni inappropriate, più frequenti nei primi accessi al servizio sanitario".

La tessera sanitaria diventerebbe una sorta di carta "a punti" da cui verrebbe scalata la quota a carico di ciascun assistito.

Un vantaggio per i più "ammalati"?

L’idea sembra piacere al ministro della salute Renato Balduzzi. Se venisse approvata, si tratterebbe di una riforma radicale che decreterebbe la fine delle esenzioni, di cui oggi beneficia quasi un italiano su due. Ma al tempo stesso risulterebbe avvantaggiato chi ora il ticket lo paga, ma ha un alto "consumo" di sanità. Ogni italiano spende in media 60 euro all’anno di ticket, con picchi che superano i 500 euro. Un puro aumento del ticket avrebbe comportato un rincaro insostenibile e indiscriminato proprio per chi ha più necessità di prestazioni mediche. Questa strada invece pone un tetto massimo di spesa.

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"lu treno de lu suli": prossima fermata Bar Verdi - Salerno


20 Maggio 2012 ore 19,00 Bar Verdi Salerno Il Videoclip “Lu trenu de lu suli” vince il 1° premio al Valsusa FilmFest Il videoclip Lu trenu de lu suli, scritto e diretto da Paolo Battista per l’Associazione Daltrocanto ha vinto il 1° premio alla XVI edizione del Valsusa Filmfest per la sezione di concorso videoclip musicali con la seguente motivazione: “La sacralità della
vita raccontata con semplicità ed onestà, onesta la musica che sa richiamare il cuore su una terra comune, riportare ognuno ai valori che dovrebbero ricordarci che siamo un tutt’uno.” Lu trenu de lu Suli prende spunto dall’omonima ballata di Ignazio Buttitta del 1963, dedicata alla tragedia di Marcinelle - che nel 1956 vide morire nello scoppio di una miniera di carbone ben 136 minatori italiani - per accomunare idealmente la condizione di vita degli immigrati che ogni giorno arrivano nel nostro paese a quella dei tanti nostri connazionali costretti anch’essi, nel secolo scorso alle medesime drammatiche scelte. Sulla base della colonna sonora, rappresentata proprio dalla rivisitazione della ballata di Buttitta, elaborata dalla Compagnia Daltrocanto e contenuta nell’ultimo CD del gruppo “Ce sta sempe ’nu sud”, le immagini girate suggeriscono che, al di là dei obsoleti ma ancora così fortemente radicati stereotipi, la condizione sociale degli emigrati italiani del secolo scorso non è poi troppo diversa da quella alla quale sono costretti gli immigrati che ogni giorno arrivano nel nostro paese. Realizzato da Cutre Production, casa di produzione low budget di Salerno, il lavoro si avvale, inoltre, della fotografia di Elio Di Pace, della produzione di Alessia Benincasa e delle interpretazioni di Daouda Niang, Francesco Fimiani e Gerardo Picciuolo. Hanno condiviso e sostenuto il progetto la CGIL territoriale di Salerno e il Comune di Rofrano.

8 MAGGIO – GIORNATA MONDIALE CONTRO GREEN HILL E LA VIVISEZIONE

Dopo gli eventi di sabato scorso che hanno portato alla liberazione di alcuni cuccioli di beagle destinati alla vivisezione e all’arresto di 12 attivisti impegnati nella liberazione degli animali, l’8 maggio il mondo intero si prepara per la Giornata mondiale contro Green Hill e la vivisezione. Lo fa sapere il Coordinamento fermare Green Hill, che ha annunciato la propria adesione all’iniziativa dalla portata mondiale. A Brescia la protesta sarà nel centralissimo corso Zanardelli a partire dalle 15. A Milano l’appuntamento è fissato per la stessa ora in piazza Mercanti. Ma presidi e proteste saranno organizzati un pò ovunque: da New York ad Amsterdam, da Londra a Parigi, passando per Varsavia, Brussels, Madrid, Atene, Cape Town, Adelaide e Claj Napoca, in Romania. si legge in una nota del Coordinamento fermare Green Hill, “ricordare quale è il sentimento di milioni di italiani e cosa desiderano davvero gli animali: l’86% degli italiani è contrario alla vivisezione, vuole chiuso Green Hill subito e ha applaudito alla liberazione in pieno giorno dei cani da quell’inferno”. Intanto l’allevamento di beagle ha così risposto al blitz di sabato scorso: “Le azioni violente e sconsiderate condotte a Green Hill sabato hanno arrecato danni e hanno messo la vita delle forze dell’ordine e degli animali a rischio: conduciamo un’attività legale, necessaria per la comunita’ medica e scientifica, per il suo fondamentale ruolo nel migliorare la salute delle persone e degli animali. Lo afferma Green Hill ricordando che “le principali cure ai pazienti che soffrono di malattie anche gravi sono state messe a punto grazie alla sperimentazione sugli animali”. Perché l'8 Maggio? Il 9 maggio presso la XIV Commissione del Senato verranno presentati gli emendamenti al testo dell'articolo 14 per il recepimento della Direttiva Europea sulla sperimentazione animale