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mercoledì 23 ottobre 2013

Animali al ristorante, così cade un tabù


nella foto :Kora Serritiello

Fonte: la Repubblica
di Laura Asnaghi

Dopo spiagge e alberghi, la rivoluzione pet-friendly si estende ai 320 mila bar ed esercizi d'Italia. Chiunque potrà entrare in un locale senza dover più "parcheggiare" fuori l'amico a quattro zampe.  Un "manuale" del ministero della Salute adegua le norme in vigore a quelle comunitarie

SALTANO i divieti e anche i cani potranno entrare nei ristoranti, nei bar, nelle pasticcerie e nelle gelaterie. E così davanti ai locali pubblici di tutta Italia compariranno i cartelli "Qui Fido è il benvenuto". A patto che sia accompagnato dal suo padrone, con tanto di guinzaglio e di museruola. 


A favorire questa rivoluzione, definita "pet friendly", è una piccola nota contenuta in un ponderoso manuale sulle norme igienico sanitarie presentato dalla Fipe, la Federazione che raggruppa i pubblici esercizi che operano in Italia. Alla Fipe fanno capo 200 mila gestori di bar, ristoranti e affini, ma la norma riguarda tutti i 320 mila esercizi aperti dal Nord al Sud d'Italia e quindi il provvedimento a favore dei cani liberi di accedere in spazi finora proibiti avrà un forte impatto. Il manuale dà il via al nuovo corso a pagina 88. In una sola riga si dice che i cani per essere ammessi negli esercizi "devono essere condotti al guinzaglio, muniti di museruola". Una notizia questa che farà la gioia degli oltre 7 milioni di italiani che possiedono un cane. E che finora hanno dovuto fare i conti con i cartelli che impedivano ai loro amati animali di mettere anche una sola zampa dentro i locali pubblici.

Dopo gli hotel e le spiagge, i padroni avranno la possibilità di andare al ristorante in compagnia del loro cane o di prendersi un caffè al bar, senza dover "parcheggiare" Fido in strada, legato a un lampione o a un paletto per le biciclette. 
In tutta Europa la libera circolazione dei cani nei pubblici esercizi, sempre ai guinzaglio e con la museruola, è una norma in vigore dal 2004. "Ma in Italia non è così, non ci siamo ancora adeguati alle disposizioni europee - spiega Lino Stoppani, il presidente della Fipe - , ma con la stesura del nuovo manuale sulle norme igienico sanitarie che devono essere rispettate nei pubblici esercizi abbiamo introdotto questa importante innovazione che fa cadere i divieti". Il manuale è stato redatto con il Ministero della Salute e dunque rispetta tutte le disposizioni di legge. Non solo. Queste nuove direttive hanno il potere di superare gli eventuali divieti stabiliti dalle ordinanze comunali. 

"Il manuale presentato ieri a Milano stabilisce che non ci sono motivi igienici per impedire l'accesso ai cani in un ristorante o in un bar - precisa Marcello Fiore, il direttore generale della Fipe - ovviamente non possono scorrazzare nei locali in cui si cucina o si preparano alimenti e bevande. Ma a parte questa restrizione, frutto anche di buon senso, d'ora in poi Fido non dovrà più stare in mezzo a una strada in attesa del suo padrone".

Comunque, finora in Italia non tutte le Asl, le aziende sanitarie locali, erano contrarie alla presenza di Fido al ristorante o al bar. In alcuni casi c'erano state piccole concessioni, sull'onda delle disposizione europee. Innovazioni spesso però oggetto di contestazioni, che ora vengono superate con questa pubblicazione vistata dal ministero della Salute e che mette l'Italia al passo con l'Europa. Quindi presto dovranno essere rimossi i cartelli "Qui io non posso entrare" per far spazio a quelli "Qui Fido è il benvenuto". 





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