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martedì 2 ottobre 2012

Il Liceo Statale De Sanctis di Salerno compie 50 anni



Ricevo da Mario Mastrangelo, poeta ed ex alunno del liceo De Sanctis, il ricordo dell'Istituto , che pubblico, a compimento del cinquantesimo dalla sua nascita, nella città di Salerno.

“Sono stato allievo del Liceo De Sanctis di Salerno fin dalla nascita. Del liceo, s’intende” dicevo spiritoso, con gli amici più giovani, a mezzo di quegli anni Sessanta, che sarebbero entrrati nella leggenda prima che nella storia.
Nascita che avvenne il 1° di ottobre del 1962, esattamente cinquant’anni fa.
Nascita che si realizzò per scissione (come per i protozoi) dal corpo solenne del glorioso Liceo Tasso, che conservò per sé solo le prime sezioni (dalla A alla F) affidando quelle successive ad una scuola di nuova formazione, collocata in un palazzo per civili abitazioni, a via Alfredo Capone, rione Calcedonia, periferia quindi.
Non ho documenti e fotografie che mi aiutino a ricordare, né ho vicino compagni che mi diano una mano a ritrovare fatti, nomi, sapori di quei tempi.
Mi affido solo alla mia memoria, sapendo che dopo cinquant’anni può essere fallace.

Il Liceo De Sanctis nacque ad ottobre, ma solo nel corso dell’anno scolastico fu intitolato all’illustre critico letterario irpino. In una vivace riunione del Collegio dei docenti gli furono invano opposti i nomi del vescovo Alfano I e di Masuccio Salernitano.
Il primo preside fu Domenico Mancini. Dei professori presenti fin dalla prima ora, ricordo Francesco Franco (italiano), Alessandro Pinto (filosofia), Oricchio, Peduto, Vassallo, Di Leo…
E mi scuso per le tante inevitabili omissioni.
Io frequentai, in quell’anno di inizio, il 1962/63, la prima D, classe mista, numerosa. Delle ragazze (che portavano un castigato grembiule nero) ricordo Mariolina Gambardella, Felicetta Perrotta, Maria Rosaria Manchia (la prima della classe), Raffaella Ferraiolo, Anna De Concilio, Adriana Bianco, Laura Cascone, Maria Rosaria Varone; dei ragazzi, Antonio Calabrese, Riccardo Falco, Canio Videtta, Pasqualino Franco, Pietro Rinaldi…
Della maggior parte di loro non ho avuto più notizie. Sono rimasti per me – dopo cinquant’anni – seduti e (chi più - chi meno- attenti nel legno scarabocchiato di quei vecchi banchi.)

 Questo mio ricordo è perché l’anniversario va sottolineato e le cinquanta candeline per una delle più valide e moderne scuole della nostra città vanno spente in un’aura di allegria, d’augurio, d’orgoglio e di commozione.
Affido anche a FB questi  mie ricordi, perché le persone nominate nello scritto siano ricordate, celebrate e – ove possibile – ritrovate.
E perché per un poco riviva, in quanti erano presenti alla nascita di quel nuovo liceo, una stagione irripetibile, densa di aspettative, odorosa di giovinezza.

Mario Mastrangelo (allievo del Liceo De Sanctis di Salerno, fin dalla nascita)




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