FONTE: WWW.LAPILLI.EU
DI MARIA SERRITIELLO
Il 25 settembre scorso, alle 10,30, nell'aula magna del Liceo Statale Alfano I di Salerno, si è tenuto un importante incontro con allievi, professori, esperti e tutor, presente il Dirigente Scolastico, Antonio Lepre e la Vice Sindaco, Prof.ssa Eva Avossa, Assessore alla Pubblica Istruzione. Occasione d'incontro è stata la conclusione dei Progetti CS FSE02_ POR_CAMPANIA-2012-535 "Rivisitare i nuovi linguaggi della comunicazione nel settore artistico musicale", svolto a Berlino dal 16 agosto al 12 settembre (a cui hanno partecipato 15 alunni della classe III A del Liceo Musicale Alfano I, selezionati per aver ottenuto la media più alta nelle discipline musicali) e "Integrarsi nel miglior sistema formativo europeo", svolto in Finlandia da 15 alunni del Liceo Scienze Umane, ex socio-psico-pedagogico Alfano I di Salerno, classi III e IV, selezionati anch'essi in base al merito e all'impegno, dimostrato durante l'anno scolastico 2011-2012.
Gli stage sui sistemi formativi europei si sono svolti l'uno nella città di Jyväskylä, la più importante della Finlandia centrale e l'altro a Berlino, nella solida Germania. Sia l'uno che l'altro stage sono stati per gli allievi una preziosa esperienza socializzante ed educativa, un'occasione unica per quanto appreso e per come si è svolta. Jyväskylä, dove i ragazzi si sono fermati, è una città su misura per i giovani a cui contribuiscono attivamente, per tenerla al ritmo con i tempi, sia l'Università, ricca di tradizioni, che il dinamico Politecnico e per questo è definita una città giovane e piena di brio. L'Università e il Politecnico di Jyväskylä sono tra gli istituti di insegnamento superiore più popolari della Finlandia. Le allieve che con interesse ed entusiasmo hanno partecipato allo stage formativo hanno potuto sperimentare non solo un nuovo modo di apprendere ma anche constatare che quando una nazione investe sul capitale umano è più capace di affrontare le sfide della globalizzazione. Lo stage si è svolto in 4 scuole (una ogni settimana) in ogni grado di istruzione. Quello che più ha colpito le stagiste è stata la cura dell'ambiente scolastico, il metodo usato per favorire l'apprendimento, l'attrezzatura e i laboratori per lo svolgimento pratico delle lezioni, il rapporto con gli insegnanti e la possibilità di convivenza tra docenti ed alunni, anche durante il pranzo svolto a scuola.
Gli allievi veicolati nella città di Berlino, invece, sono stati seguiti dai tutor dell'UdK Thomas Hennig, direttore d'orchestra e direttore musicale del coro, Ron Lepinat, insegnante di pianoforte ed accompagnatore, Gerald Klose, docente di interpretazione e letteratura del canto. Ogni giorno l' attività si è conclusa con un concerto finale, esibizione curata dagli stessi allievi. Anche questa esperienza e scambio interculturale è stata di livello eccellente, sia per la formazione attuale che per quella futura dei partecipanti. Il Liceo "Alfano I" di Salerno, oltre l'esperienza realizzata con i POR C 5, partecipa, da molti anni, a viaggi di studio all'estero per le lingue, in Francia , Spagna , Germania e Inghilterra, per consentire ai ragazzi di apprendere le lingue nei Paesi di origine e conoscere le realtà europee.
E' questa la scuola che piace, operativa e fattiva nel preparare i propri allievi ad essere cittadini del mondo. Una scuola che, attraverso l'istruzione e le competenze acquisite, rende liberi e consapevoli i futuri professionisti di scegliere dove espletare la propria professionalità e se il luogo si chiama Europa, nessuna difficoltà. Ma c'è di più all'Alfano I, esso, infatti, rientra tra le scuole candidate al piano per la dispersione scolastica, progetto del Ministro Barca. E' di qualche giorno addietro la visita delle scolaresche nel territorio di Scampia, noto per l'alto tasso di abbandono scolastico, per partecipare alla conferenza interregionale. Una scuola iperattiva, dunque, che si adopra intelligentemente, per la crescita umana e culturale dei suoi allievi, coadiuvata da docenti di grande professionalità e spessore d' impegno civile, com'è giusto che sia.
Maria Serritiello
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