Il 30 Giugno ed il 1, 2, 3 e 4 Luglio ad Ogliara, organizzata dalla Associazione Pro Loco Ogliara, ritorna la sagra dedicata ai fiori di zucca e alle specialità ogliaresi che quest'anno giunge all' undicesima edizione. Tutti gli ingredienti più gustosi e colorati dell'estate campana in un unico piatto: le Pennette all'Ogliarese.
Dal 30 giugno al 4 Luglio è possibile gustare questo saporito primo piatto ad Ogliara insieme a tante le specialità: frittelle di fiorilli, melenzane "spaccate", pane duro cotto a legna e caponata, panini farciti con gustosa salsiccia oppure con la milza, vino e, per ben coronare la cena, una calda zeppola di Ogliara dalla ricetta segreta.
Ogliara può essere raggiunta sia da Fratte (direzione Fratte - Matierno - ) che dall'uscita di San Mango Piemonte (direzione Salerno).
Questa mattina a palazzo di Città la presentazione del Premio di Esecuzione Pianistica “Antonio Napolitano – Città di Salerno” e del Concorso Pianistico Internazionale “Vietri sul Mare Costa Amalfitana”, organizzata dal CTA
Sarà presentata stamane, alle ore 11,15, nella Sala Giunta del Palazzo di Città, alla presenza dell’Assessore al Bilancio e allo Sviluppo Roberto De Luca e del Presidente della Commissione Cultura Ermanno Guerra, la sei giorni pianistica “Member of the Alink-Argerich Foundation”, Premio di Esecuzione Pianistica “Antonio Napolitano – Città di Salerno” e del Concorso Pianistico Internazionale “Vietri sul Mare Costa Amalfitana”, organizzata da Antonia Willburger e firmata alla direzione artistica della pianista Ersilia Frusciante, organizzata dal Cta Salerno con il contributo del Comune di Salerno, del patrocinio di Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, dell’EPT e del Conservatorio di Musica “G. Martucci”. La competizione vedrà incontrarsi e scontrarsi, dinanzi a due prestigiose giurie dal 25 al 30 giugno. Ad ospitare i tanti pianisti che giungeranno da ogni angolo del mondo saranno ancora una volta la città di Salerno che aprirà le porte del suo Massimo Cittadino per la finale del Premio di Esecuzione del 30 giugno e Vietri sul Mare, precisamente presso i saloni del Lloyd’ Baia Hotel. Anche quest’anno sono stati tanti i pianisti che giungono da diverse nazioni per partecipare a quella che è diventata una competizione di prestigio anche grazie ai nomi di calibro internazionale che compongono le due commissioni. La serata finale ad ingresso gratuito si svolgerà il 30 giugno nella prestigiosa cornice del Teatro Verdi di Salerno.
Iceber è una cagnolina nata e cresciuta in Italia. È stata portata in Danimarca da Giuseppe, dove lavora come chef. Dopo una zuffa con un altro cane è stata sequestrata, anche se entrambi i cani non avessero riportate ferite, se non che una persona, nel tentativo di separare Iceberg dall’altro cane, si è procurato un graffio di tre millimetri, così è scritto nel rapporto della polizia danese. I Dogo argentini sono vietati in questo paese e vengono soppressi, ma all’aeroporto l’hanno fatta entrare senza dire nulla al suo fedele amico. Adesso è rinchiusa in un canile di Copenaghen in attesa di essere uccisa. Giuseppe vuole semplicemente far tornare Iceberg in Italia e non capisce perché la cagnolina di due anni debba invece essere ammazzata. Qualcuno ha commesso un errore lasciandola entrare, ma un errore umano non può essere punito con la morte di Iceberg.
Fonte: Libri e Suoni. it Quotidiano d'informazione e critica libraria e musicale
Sono orgogliosa di ospitare nel mio blog Fabrizio Peronaci, l'ho conosciuto di persona qualche tempo fa , nella mia città, alla presentazione del suo libro "Mia sorella Emanuela"in collaborazione con Pietro Orlandi. Due persone oneste, pulite e con una gran voglia di verità. L'impegno civile e la puntigliosa passione che mette nello scrivere storie vere, lo rendono uno degli scrittori più quotati nel ricercare la veridicità dei fatti, il suo giornalismo investigativo è noto, ma è mal sopportato da chi ama affossare le proprie colpe, da chi vuole vivere nell'ombra, coprendo gli scandali a tutti i costi, purché la facciata esteriore sia salva. Fabrizio non è il Torchemada dei personaggi di cui scrive, né vuole la testa di Milady, come Athos dei Tre Moschettieri, desidera solamente la verità, come la maggior parte di noi, alla punizione o all'assoluzione ci penserà la giustizia italiana.
Anche "La Tentazione ", una storia vera, uscita in aprile, dopo un bum di vendite, inspiegabilmente è calato il silenzio, ignorato dalla stessa stampa e dai mass-media. Sarà un caso? Io credo di no. Lancio una sfida, per amore della verità, che tutti noi nutriamo, facciamolo diventare il libro dell'estate e dimostriamo che siamo stufi delle bugie con cui si affossano ogni scandalo.
Vogliamo la verità
Maria Serritiello
Fabrizio Peronaci, giornalista professionista, è caposervizio nella redazione romana del «Corriere della Sera» da oltre vent’anni. Tra i suoi libri Mia sorella Emanuela (con Pietro Orlandi, Anordest, 2011) eIl Ganglio(Fandango, 2014). Su Facebook: «Giornalismo investigativo by Fabrizio Peronaci». Trama
Uno scandalo sessuale ambientato, di notte, tra i viali di Villa Borghese e le stanze del vicino convento. E una passione lunga una vita tra un insigne reverendo, a lungo ai vertici di una delle maggiori congregazioni della Chiesa, e una professoressa romana, oggi in pensione. La trasgressione, le lusinghe della carne e i tormenti d’amore in ambiente religioso sono al centro de “La tentazione” (Centauria, uscita il 13 aprile), l’ultimo libro di Fabrizio Peronaci, giornalista d’inchiesta del Corriere della sera, già autore di due volumi sul mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi.
Il racconto, basato su fatti realmente accaduti, si snoda lungo un doppio binario. Il primo parte dallo scandalo a luci rosse esploso nell’ottobre 2015 nell’ordine dei carmelitani scalzi, per il quale Jorge Mario Bergoglio pronunciò pubbliche scuse a nome della Chiesa. Il clamore dei media fu intenso, quanto breve. Ma il reporter autore dello scoop continuò a indagare, portando a galla il dossier secretato, inviato a papa Francesco, relativo a episodi di sesso a pagamento in seno alla Casa generalizia dei seguaci di Santa Teresa d’Avila. Una vicenda torbida, mai conclusa con un regolare processo canonico, nonostante le esortazioni alla trasparenza venute anche dall’ interno della gerarchia ecclesiastica.
La passione è invece quella esplosa a metà degli anni Sessanta tra il carmelitano Edoardo Raspini, all’ epoca Padre Superiore della Provincia Romana, e un' insegnante di lettere. Compagno premuroso e papà di due figlie – da lui riconosciute ufficialmente – «Eddy» passava ogni giorno molte ore con l’amata, per poi all’alba indossare la tonaca e tornare tra i confratelli a condividere pasti, celebrare messe, gestire le finanze comuni. Una doppia vita scandita da cene clandestine al ristorante, incontri in un alberghetto sulla via Flaminia, fughe al mare per ritagliarsi un loro spazio, sesso in auto (una Fiat Primula anni Sessanta), prelievi irregolari di danaro dalle casse della confraternita. Fino a che – nel giugno 1975 – la già rocambolesca relazione si trovò ad affrontare un’ulteriore prova: il coinvolgimento dello stesso padre Edoardo e di tre confratelli nel furto di un prezioso quadro secentesco del “Gherardo delle Notti” dal convento di Monte Compatri. L’opera, valutata nell’ordine dei milioni di euro, non è stata ancora ritrovata.Secondo la meticolosa e a tratti quasi divertita ricostruzione in presa diretta della professoressa, il “Gherardo” fu esportato illegalmente da due malavitosi ospiti della congregazione, in occasione di un viaggio su un’Audi prima in Svizzera e poi in Austria, presenti sul sedile posteriore proprio la Dama Nera (così ribattezzata nel libro) ed «Eddy», futuro padre delle sue bambine.
Fabrizio Peronaci riporta in vita in queste pagine un’incredibile storia vera, che lega insieme gli scandali dell’attualità, l’affresco di un’epoca e la lunga testimonianza di colei che fu la «moglie» del religioso. Traccia il profilo di due figure memorabili: una donna indomita, determinata a restare accanto al suo uomo a ogni costo, e un frate incapace di scegliere tra passione e vocazione. E ci spinge a interrogarci sui destini di una Chiesa in crisi anche a causa di un obbligo di castità continuamente disatteso, da più parti condannato, forse impossibile.
“Eddy era un uomo capace di gesti straordinari e di gran mascalzonate, come in fondo è la vita. Ha scelto me, mi ha amata, ha dato e ricevuto attenzioni, ma alla fine ha preferito un altro. Non è facile competere in amore, quando il tuo rivale è Dio”.
L'ambiente, l'arte e la musica sono i temi principali della manifestazione “Tramonto in armonia" che a giugno l’ Associazione Spazio Up Arte, in occasione del solstizio ed in concomitanza della festa europea della musica, organizza a Salerno nella Pineta del Masso della Signora.
Lo scopo è quello di recuperare e promuovere la fruibilità di questa storica pineta dalle indiscutibili valenze paesaggistiche ed ambientali, attraverso la realizzazione di una serie di iniziative.
I suggestivi concerti al tramonto concluderanno le attività di due intense giornate da trascorrere insieme all'aria aperta.
Il programma prevede un'estemporanea di pittura, un concorso di land art, momenti di meditazione e varie performances nei due giorni del 24 e del 25 giugno, dalla mattina fino al tramonto.
Le iniziative sono libere e gratuite
Programma
SABATO 24 ore 10.00 II° concorso Land Art in Pineta (installazione opere) ore 13.00 Pic nic di condivisione ore 18,30 Percorso guidato alle opere ore 19,15
Rock al tramonto con The Bubbles Domenica 25 ore 10.00 III° concorso Forme e Colori in Armonia (estemporanea di pittura) ore 13.00 Pic nic di condivisione ore 17.30 Approccio alla degustazione del vino, a cura dell'associazione Vinaliques ore 18.30 Officina yoga - Nadia Chianese (saluto al sole e radicamento alla terra) ore 19.45
Acustic Blues con Amanegra
Ambiente, Arte & Musica
Salerno Via Belvedere - Pineta Masso della Signora