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domenica 12 febbraio 2012



Jacques Prévert (Neuilly-sur-Seine, 4 febbraio 1900 – Omonville-la-Petite, 11 aprile 1977) è stato un poeta e sceneggiatore francese.

Les enfants qui s'aiment
Jacques Prévert


Les enfants qui s'aiment s'embrassent debout
Contre les portes de la nuit
Et les passants qui passent les désignent du doigt

Mais les enfants qui s'aiment
Ne sont là pour personne
Et c'est seulement leur ombre
Qui tremble dans la nuit
Excitant la rage des passants
Leur rage leur mépris leurs rires et leur envie

Les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour

I ragazzi che si amano

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
contro le porte della notte
e i passanti che passano li segnano a dito

ma i ragazzi che si amano
non ci sono per nessuno
ed è la loro ombra soltanto
che trema nella notte
stimolando la rabbia dei passanti
la loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia

I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
essi sono altrove molto più lontano della notte
molto più in alto del giorno
nell'abbagliante splendore del loro primo amore.




COME ERAVAMO...I BACI E LA NOSTRA STORIA CHE CAMBIA












Addio alla voce di Witney Houston



Fonte: msn news

La cantante è morta a soli 48 anni...

Mi ricordo...
di Maria Serritiello

Un mio personale ricordo:la sua voce è stata la colonna sonora, ad una delle mie più belle coreografia, inventata per un mio pezzo e scritto per i miei alunni di Siano(Sa)."Caro diario...Cara Sarajevo", era il titolo della rappresentazione di fine anno scolastico e parlava della guerra ma anche dell'amore.Gli alunni: Marcello Basile, ora sposato e prossimo padre e Rosmery,di cui non ricordo il cognome ma ho impresso nella memoria il suono della sua parlata, assimilata in America,a "LITLE ITALY".I suoi genitori e lei stessa erano tornati a Siano dopo essere stati emigranti.Tutte le occasioni e questa del teatro lo era ancor più, erano buone per integrarla in quella realtà che doveva, da allora in poi, dventatre sua,abbandonata per sempre, l'America. Danzarono come io avevo immaginato danzassero, mentre creavo i passi per loro...danzarono al mio posto,un'emozione indescrivibile.
(Maria Serritiello)

Kristen Foster, portavoce di Whitney Houston, ha annunciato alla Associated Press la morte della cantante, avvenuta sabato 11 febbraio 2012. Il luogo e la motivazione del decesso non sono stati ancora diffusi, anche se secondo TMZ sembra che la cantante sia morta all'hotel Beverly Hilton di Beverly Hills.

Solo qualche giorno fa, il 9 febbraio, Whitney aveva cantato durante un concerto per un party prima dei Grammy Awards. Whitney era arrivata all'evento con la figlia 19enne Bobbi Kristina Brown, nata dal matrimonio con Bobby Brown, da cui aveva divorziato nel 2007.

Nata nella periferia del New Jersey, il padre era un militare e la madre era una cantante di gospel. L'arte e il canto era una dote di famiglia: Whitney era cugina della star pop Dionne Warwick e figlioccia della grande Aretha Fraklin. Raggiunse l'apice del suo successo molto giovane, grazie alla sua voce meravigliosa, dall'enorme intensità e potenza. Nel 1986 vinse il Grammy e per anni domino' la scena con tantissimi successi mondiali.

Assieme a Michael Jackson detiene il record dell'artista di colore di maggior successo, ma raggiunse anche la grandissima popolarità con le sue apparizioni sul grande schermo in film come "The Bodyguard", al fianco di Kevin Kostner, la cui colonna sonora ha venduto 45 milioni di copie

sabato 11 febbraio 2012

Salerno celebra la giornata del “Ricordo”


(DIPINTO DI DANIELA CAPUNO)

FONTE:LAPILLI -SALERNO
DI MARIA SERRITITELLO

Anche Salerno, il 10 febbraio, ricorda i martiri giuliani, istriani, dalmati e fiumani, morti nelle Foibe, celebrando presso la Chiesa dell’Immacolata in Piazza San Francesco, una messa di suffragio, officiata da Sua Eccellenza Monsignor Luigi Moretti. Il rito religioso avrà inizio alle ore 10.

La giornata del Ricordo, è stata attesa per 60 anni e solo di recente, precisamente nel 2004, è stata istituita con la legge n°92 del 30 marzo. Nelle Foibe, cavità carsiche, tipiche del territorio friulano, furono gettate decine di migliaia di italiani morti, ma anche quelli ancora vivi, con l’unica colpa di essere invisi ai partigiani comunisti, guidati dal Maresciallo Tito. Una mostra fotografica, poi, sarà allestita nella sede del Craal della Provincia, in piazza Matteotti, per mantenere vivo il ricordo del recente passato.

Maria Serritiello
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Se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri miei stranieri ” Don Lorenzo Milani


Lu Trenu de lu suli

La Compagnia Daltrocanto, reinterpreta un brano della tradizione Siciliana scritto da Ciccio Busacca, "Lu trenu de lu suli". Regia di Paolo Battista.

L'autore

Cicciu Busacca è stato uno dei più noti e bravi cantastorie che la Sicilia abbia avuto.
Inizia la sua carriera di cantastorie negli anni '50 per concludersi agli inizi degli anni '80

La sua notorietà in campo nazionale la si deve al Primo Concorso Nazionale per Cantastorie "Premio Trovatore d'Italia"del 1957 organizzato a Gonzaga (una cittadina in provincia di Mantova) , dove vinse il primo premio con ”La storia di turi Giulianu re di li briganti”, che consisteva in una torre placata in oro.

Da questo momento in poi, la sua notorietà arrivò ai massimi livelli

e moltissime sono le sue collaborazioni con personaggi e artisti di grosso spessore, come Rosa Balistreri, i poeti dialettali Turiddu Bella e Ignazio Buttitta del quale interpretò le liriche più belle come "U lamentu pi la morti di turiddu Carnavali" e "Lu trenu di lu suli" pagine toccanti della grande poesia di Buttitta, pagine che hanno segnato la storia siciliana di quell'epoca.
Da sottolineare la sua versione di «La storia di Turi Giuliano Re di li briganti», cui ha adattato un testo suo dopo aver cantato per anni la versione di Turiddu Bella.

Dario Fò lo volle nel suo collettivo come interprete nel suo "Mistero Buffo" - "Ci ragiono e canto n.3" - "Giullarata

La mimica, la gestualità nella rappresentazione, la forza, “la verve” la comunicazione, erano le componenti che lo distinguevano e che lo ponevano al di sopra dei cantastorie di quel periodo.
È stato un interprete straordinario, con una visione drammatica, sarcastica e ironica.
Unico e grande, nei distinti ruoli, riusciva ad interpretare queste diverse facce in un solo personaggio.

L'incontro con Ignazio Buttitta diventa un momento che segnerà per sempre la sua vita. Egli inizia una profonda opera di rinnovamento di quest’arte, inserendo tra i tradizionali argomenti fino ad allora usati dagli altri cantastorie, una nuova forma di comunicazione atta a creare in chi lo ascoltava una coscienza politica che finirà col dare una rinnovata forza alle sue storie, ma che soprattutto gli consentirà di raggiungere il più vasto pubblico degli operai urbanizzati e politicizzati

La compagnia Daltrocanto

Una proposta musicale che nasce prima di tutto dalla passione per la musica e gli strumenti popolari, dal riconoscersi in comuni radici di cultura e tradizione, dal volerli rileggere all'oggi perché vivano nel presente e del presente.

Strumenti di diverse aree geografiche e musicali - zampogna e ciaramella, chitarra battente e classica, bouzouki g...reco e irlandese, mandolino e mandoloncello, basso elettrico, tammorra e tamburello - si mescolano naturalmente con le voci e le danze, dando vita a uno spettacolo dalla trascinante energia sonora.

Una conferma che l’affermazione dell’identità locale non impedisce il dialogo e lo scambio con altri mondi e culture ma, anzi, costituisce valore aggiunto nel superarne ogni barriera.


Il video

venerdì 10 febbraio 2012

A San Valentino”Le Piazze dell’Amore” per la Salerno turistica



FONTE :LAPILLI-SALERNO
DI MARIA SERRITIELLO

Nuova iniziativa promossa dal sindaco Vincenzo De Luca. Archiviate le luci d’artista del periodo natalizio, il calendario gli dà una mano con la festa di San Valentino. Certo, Salerno non è Verona, e qui non si sono amate le romantiche creature di Shakespeare, Giulietta e Romeo, ma ha le piazze, sei di numero, e dall’11 al 14 febbraio queste saranno “Le piazze dell’Amore". E così di nuovo la città si animerà e si affollerà a Piazza Portanova, alla Stazione Centrale (inizio Corso Vittorio Emanuele), a Piazza Caduti di Brescia, a Piazza Sant’Agostino, a Torrione (altezza Farmacia Grimaldi) e a Piazza Flavio Gioia, dove l’arcobaleno, che con i suoi colori ha rallegrato i turisti di natale, si trasformerà in “Arco dell’Amore”, sotto il quale gli innamorati, giovani e meno giovani, insomma tutti, rinnoveranno o scambieranno voti d’amore, utilizzando le più belle frasi d’amore della storia del cinema.

Ma non è tutto, da Piazza Portanova, si potrà portar via una foto ricordo, scattata con il fondale di due peluche abbracciati, a Piazza Caduti di Brescia, invece, gli innamorati potranno incollare, su di un’apposita bacheca, il proprio messaggio d’amore, un po’ come succede nel cortile di casa Capuleti a Verona. Chi non l’avesse ancora fatto, potrà profittare di un inginocchiatoio di velluto rosso per dichiarare l’amore al proprio partner in pubblico, nei pressi dello stand della Stazione Centrale, mentre a Piazza Sant’Agostino, si troverà l’abbraccio di Cupido e la panchina dell’amore.

Nulla è lasciato al caso ed anche la bevuta di un the caldo a Torrione lo si sorseggerà con la tazza di San Valentino e la “S” di Vignelli, il brand di promozione turistica internazionale del Comune di Salerno.

Nel corso della manifestazione, che vuole dare seguito a quanto ha prodotto l’evento “Luci d’Artista” e in linea con ciò che va affermando il Sindaco Vincenzo De Luca e cioè che Salerno dove essere operativa turisticamente tutto l’anno, saranno venduti, in appositi stand, allestiti da Salerno Solidale, accessori, oggettistica e gift logati con la “S” di Vignelli.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu

martedì 7 febbraio 2012

Al Teatro Fara Nume "Uccelli in Gabbia"



UCCELLI IN GABBIA

Cosa succederebbe se, per uno strano scherzo del destino, una famiglia morigerata e bigotta si ritrovasse a pranzo con una colorata ed esilarante compagnia di Drag Qeen e artisti en travesti?

Teatro Fara Nume
Lido di Ostia Roma
10,11,12,- 17,18,19 Febbraio 2012
Venerdì e Sabato alle 21,00 Domenica alle 18.00

UCCELLI IN GABBIA UNO SPEATTACOLO DA NON PERDERE PER I RESIDENTI E SE SI E' DI PASSAGGIO PER ROMA

lunedì 6 febbraio 2012

"Lapilli" Salerno e l'intervista al Sindaco della città: Vincenzo De Luca



FONTE:WWW.LAPILLI SALERNO.EU
DI MARIA SERRITIELLO

Sindaco De Luca, quando e come è venuto in mente il “modello” Salerno?

Il Modello Salerno è la ricerca dell’eccellenza in ogni settore della vita comunitaria che appartenga alle nostre responsabilità e possibilità. In coerenza con la storia e le peculiarità della nostra città abbiamo ottenuto così straordinari risultati: il primato per la raccolta differenziata tra i capoluoghi italiani, gli investimenti sulle rinnovabili, il sistema di parchi e ville comunali, la trasformazione urbana, gli asili nido, le nuove tecnologie informatiche al servizio della trasparenza amministrativa, delle aziende, dei giovani, gli eventi culturali come Luci d’Artista visitate da oltre due milioni e mezzo di persone e la grande Lirica con Daniel Oren al Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno. Siamo tra le poche realtà urbane in Europa a realizzare una trasformazione urbana consapevole e coerente.

Il 2011 è ormai finito, può tracciare un bilancio della sua gestione amministrativa? Può anticipare qualche “azione” di governo cittadino che metterà in atto nel 2012?

Nonostante i drammatici tagli al sistema della autonomie locali e la situazione economica internazionale non certo favorevole siamo riusciti nel 2011 a raggiungere tutti gli obiettivi di eccellenza che ci eravamo fissati. E’ stato un anno d’intenso lavoro che i cittadini, le imprese, i turisti hanno dimostrato di apprezzare. Sono tanti gli imprenditori che investono a Salerno riscontrando tra peculiarità: sicurezza, qualità della vita, velocità amministrativa. Il 2012 ci vedrà concentrati a sviluppare ulteriormente questa prospettiva con la conclusione di alcune importanti opere pubbliche dalle grandi ricadute economiche ed occupazionali: Piazza della Libertà, Marina d’Arechi Village, Stazione Marittima di Zaha Hadid soltanto per ricordare le principali.
E soddisfatto del grande evento “Luci d’Artista”.

Un successo straordinario con oltre due milioni e mezzo di visitatori. Salerno non possiede il Colosseo, né un grande museo come il Louvre. Era necessario puntare su di un evento originale, di grande richiamo popolare, di notevole significato simbolico. Una luce di speranza in un periodo molto difficile e buio per il nostro paese. Ristoranti, bar, alberghi pieni, ottimi affari per commercianti ed artigiani, visitatori da tutta Italia e da molti paesi stranieri. Con Luci d’Artista abbiamo salvato l’economia di un’intera regione.

In campo culturale quali sono, secondo lei, gli eventi da promuovere per il rilanciare la città di Salerno?

Potenzieremo Luci d’Artista con installazioni sempre più affascinanti, avremo una grande stagione lirica con la direzione di Daniel Oren ed i musicisti più importanti, lavoriamo ad una bella ed attraente promozione estiva ed agli appuntamenti di fine anno. Salerno città da vivere dodici mesi all’anno sotto il segno del brand di promozione turistica ideato da Massimo Vignelli che diventerà il distintivo di tutti i prodotti made in Salerno.

Quando partirà il primo treno della Metropolitana?

Il Comune di Salerno ha completato tutte le opere di sua competenza come le stazioni e i binari. Incredibilmente la Regione Campania – che ne ha la competenza – non provvede ad attivare le procedure indispensabili per l’entrata in funzione di un servizio strategico specialmente in questa fase di forte proiezione turistica della città”.

Sindaco De Luca, quando ha iniziato a muovere i primi passi in Politica? E’ cambiato, oggi, il modo di fare Politica? Un tempo c’erano i Partiti e le sezioni dei Partiti cercavano di educare i giovani alla politica. Ha in mente una nuova e più attuale forma di catechesi per far avvicinare di nuovo i giovani alla Politica?

La passione politica mi è nata da giovanissimo, durante gli studi di filosofia. Ero affascinato dall’idea di poter contribuire a cambiare il destino di una comunità, di contribuire a liberare gli uomini e le donne dalla schiavitù del bisogno economico e morale. La politica è un servizio reso alla comunità ed uno dei problemi più gravi del nostro paese e del nostro tempo è la separazione tra le classi dirigenti ed i cittadini. I politici troppe volte parlano un linguaggio e di argomenti lontanissimi dai problemi delle famiglie, delle imprese, dei giovani. Non credo ci sia bisogno di lezioni, ma di esempi coerenti che chi come me ha deciso di sacrificare la vita al servizio del bene comune deve dare con atti concreti e parole coerenti ogni giorno. E’ il modo migliore, l’unico, per riavvicinare specialmente i giovani alla vera politica.

E’ vero che i cittadini salernitani desidererebbero che Vincenzo De Luca continuasse a fare il Sindaco di Salerno … rinunciando ad accettare altri se più prestigiosi incarichi politici? Secondo lei per il Sindaco di una città, le esigenze dei cittadini che priorità hanno, nelle scelte di un Amministratore, per le “azioni” di governo cittadine? Per i suoi molteplici impegni, riesce a conciliare anche quelli familiari?

I cittadini sono al centro di ogni attenzione amministrativa. E’ quello il parametro di riferimento per la creazione di un sistema equo e condiviso d’amministrazione nel quale si possano coniugare insieme diritti e doveri, libertà e sicurezza, opportunità e tutela per i deboli. E’ una fatica immane, un rapporto d’amore intensissimo con la mia città ed i salernitani che ispira ogni mia scelta. Ho rinunciato all’incarico ben retribuito di consigliere regionale proprio per completare la stagione di grandi opere che cambierà per sempre la storia di Salerno. Per il futuro spero di avere anche un poco di tempo in più da dedicare alla mia famiglia che spesso è stata sacrificata insieme a me in questi anni di durissimo lavoro.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu