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venerdì 21 gennaio 2011

Al di là del mare


IL LIBRO DI FRANCESCO AGRESTI
AL DI LA' DEL MARE

LA COPERTINA


Francesco Agresti è noto per la sua attività di organizzatore culturale e noto come poeta che ha saputo interpretare il sentimento umano con dolcezza e con autenticità. I suoi versi descrivono quasi sempre paesaggi mitici o amori superbi e sono scritti con lirismo denso di umori. Lo stesso lirismo utilizzato in questo romanzo (pubblicato da Lepisma) che, scritto in prima persona, dà, all'inizio, l'idea di un diario ma che poi diventa narrazione fluida e accattivante d'un amore e di un'idea dell'amore.
Agresti si muove tra le pagine con passo felpato e con grazia e sia il protagonista, sia Assunta e gli altri personaggi minori danno l'impressione di essere creature vive e non invenzione romanzesca.
(Dante Maffia)

Francesco Agresti, nato a Eboli nel 1944, poeta giornalista e scrittore, comincia a svolgere la sua attività di critico letterario negli anni ’70.
Ha pubblicato le raccolte di versi “L’Ape Regina” (Abate 1982), “Ritorno a Eboli” (Spada 1984), “Oltre i canneti” (Lucarini 1987), “Divagazioni per ordine alfabetico” (Il Ventaglio 1988).
Nel 1988, nella casa di Alberto Moravia, al Circeo, con Dacia Maraini, fonda il Premio Internazionale di Letteratura “La cultura del Mare”.
Sempre con Dacia Maraini, nel 2004, fonda Il Premio Internazionale di Poesia Pierpaolo Pasolini.
Nel 1989 pubblica il suo primo romanzo “Un argentino al Circeo” (Spada). Nel 2000, in Colombia, rappresenta l’Italia alla Fiera Internazionale del libro di Bogotà. Il poemetto “Il ritorno di Ulisse” esce nel 2003 con Tiellemedia Editrice e viene rappresentato a Sabaudia, Palinuro, San Felice al Circeo, Salerno Ostia, Stoccolma e New York, mentre “Itaca, l’isola impossibile”, pubblicata in Inghilterra nel 2004 (Edizioni TRoubador), viene rappresentata nel 2006 a Eboli – sua Città natale – nella Basilica di San Pietro alli Marmi; con traduzione in svedese, il volume viene poi edito da LietoColle (2007).
Cura la Rassegna Internazionale di Poesia “Poeti in Via Veneto” e “Gli ambasciatori della Poesia”.


L’Ermice (“Ritorno ad Eboli”)
Ma oggi proprio non so perché vago
tra questi obliati olivi
e la spenta ginestra
nella morente estate.
Oggi non so se ancora il lepre,
di fratta in fratta, fugge
al sordo scalpitar di sonagliere
o se ancora bacche ostenta,
più su, l’aspro ginepro.
Sento soltanto il mormorio dell’acqua
che scende a valle saltellando
tra un variar di verdure
e rari cinguettii.
Ora rammento quanto, scaltro capriolo,
m’ inerpicavo pei versanti tuoi
tra felci e querciòli e mortelle
e profumi di labiati.
e ti scoprivo fin dove
l’acqua avevi più pura.
E in te correvo e in te vivevo
e per te trasgredivo.
E mi mostravi il mare,
lucente oltre la Piana,
e i bastimenti tremuli, lontani.
S’ode nella calura frinire una cicala,
la vecchia ruota del mulino è muta
ed io stranito vado;
Lascio il sentiero usato
per il paese antico.
Sotto il castello tutto il borgo tace;
evapora dai tetti un che di pace.
Questo è il mio mondo andato: un eremo beato.



Francesco Agresti
Il Poeta Agresti racconta in questa poesia uno dei luoghi più caro agli ebolitani. Luogo che definisce beato, dove tra natura, creato, paesaggi e vedute, trascorreva il suo tempo e si lasciava andare ai pensieri. Quei luoghi sono stati violati e sfregiati dalla stupidità umana, che vuole tendere a trasformare le cose in nome di una modernità che cancella memoria e storia. Non si può che soffrire. Non si può che apprezzare questa poesia, ultima testimone di un paesaggio violentato, scippato.





Addio Luca Sanna


LUTTO ITALIANO

Non voglio più saper le ragioni di una morte giovane, la voglio solo piangere.....e voglio che intorno alla morte assurda come quella che è capitata a 36 giovani ci sia solo cordoglio....Ecco dalle analisi degli osservatori di professione conosciamo :giovani che vanno al fronte per soldi(come se la loro vita avesse un prezzo!), giovani che si stravaccano dal venerdì alla domenica, in una movida apatica, giovani che pereferiscono abitare con mamma e papà (banboccioni),giovani che perdono tempo all'università (e che univerità!), giovani che si dedicano all'alcol ,alla droga e che per procurarsi il tutto spacciano , si prostituiscono (non è solo femminile la prostituzione, questo non viene mai detto), giovani che vivono al margine della legalità e giovani che hanno oltrepassato questo confine, giovani bulli, giovani ultras, giovani ammalati di anoressia, di bulimia, di attacchi di panico....e neanche più mi ricordo quanto altro... Parliamo, parliamo certo a parlare siamo tutti bravi, a scrivere ancora meglio,(i libri, si sa, vendono) ma quando diciamo basta? Quando ci dedichaimo a loro in modo da dargli aiuto e speranza per un mondo migliore? Un tempo la funzione educativa, che ho avuto l'onore di rappresentare per 40 anni, aveva una sua incisività, una sua guida, la cultura è l'arma per migliorare, per capire. La poesia ha sempre spaventato, la creatività sfugge e il potere, per affermarsi,la prima cosa che fa, prima delle altre smonta la scuola. E i giovani? Che importa sono giovani......
Maria Serritiello







Usa, A scuola classi virtuali senza maestri, si studia al pc


LA SCUOLA

FONTE:TISCALI.IT


Il primo giorno di scuola alla North Miami Beach Senior High School, Naomi Baptiste, una studentessa del primo anno, si aspettava che ad accoglierla ci fosse un insegnante in carne e ossa, ma in classe ha trovato soltanto alcuni computer e altri ragazzini smarriti come lei. Naomi è una degli oltre 7.000 studenti delle scuole pubbliche della contea di Miami ad essere stati inseriti in un programma didattico in cui i temi principali di insegnamento vengono spiegati attraverso i computer in una classe senza insegnante. Un "assistente" è in aula per assicurarsi che i ragazzi seguano le lezioni e per risolvere eventuali problemi tecnici, ma niente di più. Queste classi virtuali, chiamati 'laboratori e-learning', sono il risultato del Class Size Reduction Amendment, l'emendamento approvato in Florida nel 2002 che riduce il numero di studenti di una classe, ma non in un laboratorio virtuale. La maggior parte delle scuole hanno un programma di orientamento in merito, ma alcuni studenti e i loro genitori affermano al New York Times di non essere stati informati della nuova organizzazione dei laboratori. I corsi on-line sono forniti dal Florida Virtual School, gli istituti possono scegliere se applicare le nuove regole o continuare con i laboratori classici guidati da un insegnante.

Contrordine: una colazione ricca non riduce la fame e non fa dimagrire


LA DIETA

FONTE:TISCALI.IT

Se si è fatta un'abbondante colazione con la convinzione che questo servirà a mangiare meno a pranzo e a cena e una segreta quanto auspicata riduzione di peso, si è fuori strada. Mangiare molto al mattino non aiuta a dimagrire, anzi, chi lo fa non tiene conto dell'elevato apporto calorico assunto nelle prime ore del giorno e consuma pranzi e cene senza sacrificare nulla.A sostenerlo è un studio tedesco che smentisce l'assunto di un effetto benefico sul peso ponderale che si otterrebbe facendo un'abbondante colazione. Volker Schusdziarra, della Technical University di Monaco è il primo autore della ricerca, pubblicata su Nutrition Journal, che sovverte le credenze in materia di primo pasto. Ha chiesto a 380 volontari (280 obesi e 100 normopeso) di tenere un diario dei pasti per due settimane.Alla fine del periodo ha rilevato che chi aveva ecceduto a colazione non aveva affatto ridotto le calorie durante il giorno e, quindi, addio al calo di peso. "Una colazione abbondante di circa 400 calorie - ha affermato Schusdziarra - diventa un sovrappiù rispetto all'introito del resto della giornata. La comune credenza per cui chi mangia molto al mattino poi fa pasti ridotti si basa su calcoli artificiali e ha poca attinenza con la vita quotidiana delle persone".Secondo Giorgio Calabrese che insegna Scienza degli alimenti all'università di Torino, lo studio è la conferma "della bontà della dieta mediterranea e del modello italiano di colazione, basato sui carboidrati e non su grassi e proteine alla maniera anglosassone - afferma Calabrese - . L'apporto di carboidrati limita il senso di fame perché tampona la produzione di insulina che resterebbe in eccesso nell'organismo con una colazione basata su alimenti ricchi di proteine, come bacon, prosciutto e uova".

Parla con me

LA SATIRA VI SEPPELLIRA'








Maurizio Crozza a Ballarò e Vairo ad Annozero

LA SATIRA VI SEPPELLIRA'




giovedì 20 gennaio 2011

Titolo Che bella giornata



LA RECENSIONE
DI MARIA SERRITIELLO

Trama. Addetto alla security per una misera discoteca di periferia, Checco si ritrova a lavorare, grazie a raccomandazioni, come addetto alla sicurezza del Duomo di Milano. L’incapacità a svolgere questo mestiere, sebbene s’impegni tanto, è subito palese. A complicare il tutto ci si mette anche Farah, una studentessa di architettura araba che si finge francese, con una missione da compiere. Checco, ignorante come non pochi, diventa inconsapevolmente uno strumento nelle mani della bella ragazza che è in Italia con il fratello, per preparare un attentato. Farah, però non ha fatto i conti con l’animo innocente di Checco.



Commento

Torna nelle sale cinematografiche Checco Zalone ed è straripante il successo di botteghino. “Che bella giornata”, la nuova commedia scritta dal comico pugliese, scuola Zelig, appare, nella comicità e nell’ingenuità del personaggio principale, come il seguito del precedente “Cado dalle nubi”. Ma Zalone è simpatico e fa ridere di gusto per la sua parlata in conflitto perenne con la grammatica e per l’aria stralunata e cafona. Attira sia i giovani che quelli dell’ età avanzata, senza neanche usare la trucida volgarità delle tante pellicole comiche in giro. Guadagna unanimi consensi, soprattutto perché sbeffeggia e senza pensarci su, un certo malcostume italiano, gli stereotipi dei personaggi maschili, la chiesa, per cui non si salva neanche Benedetto XVI e le esagerazioni del mondo arabo. Tutto ciò è stato messo, sapientemente, in un unico calderone e mescolato dal una comicità elementare .



Interpreti

Tutto il film ruota intorno al personaggio Checco Zalone, che lui interpreta con naturalezza, tanto da non cambiare neanche il nome, infatti nel film si chiama com’è conosciuto dal grande pubblico. Il comico pugliese che anche questa volta ha confezionato un prodotto accattivante, ha le qualità per andare oltre la semplice commedia esilarante. E’ intelligente, laureato in giurisprudenza e, al di là delle rozze maniere sceniche, suona con maestria il pianoforte. Ora due film concepiti per il successo gli bastano, è tempo che superi, per la prossima volta, la sua esasperata “pugliesità”, tutta orecchiette e cime di rape, con famiglia, caciarona ed invadente e con l’aria sprovveduta, preda di facili raggiri, appena si allontana dal tacco dello stivale. Deve Zalone trasformarsi da brutto anatroccolo in cigno, come ha già fatto Diego Abatantuono, che da “Eccezionale veramente” è passato all’Oscar di “Mediterraneo”.

Perfetta e dosata è la partecipazione di Tullio Solenghi, nei panni del cardinale Rosselli, mostrandosi ieratico pur essendo un intrallazziere con i fiocchi, a fin di bene, s’intende! Rocco Papaleo, il bravissimo attore lucano, nei panni del padre di Zalone si è mosso in maniera efficace e ad ogni prova che affronta è sempre a proprio agio. Tutto da gustare è il cammeo di Caparezza, costretto, e si capirà il perché, a cantare l’evergreen “Sarà perché ti amo”dei Ricchi e Poveri. Più una pin-up che terrorista è Nabiha Akkari, ma anche lei brava nel giocare la carta seduttiva-intellettual contro l’incolto Checco.



Il Regista

Gennaro Nunziante, detto Genny, classe 1963, è un regista, sceneggiatore e attore cinematografico. A partire dal 1985 si mette in evidenza come ideatore e autore dei testi dei programmi televisivi del duo comico Toti e Tata. Successivamente lavora come sceneggiatore cinematografico, approdando alla regia, per il grande schermo, nel 2009 con Cado dalle nubi e ancora dopo nel 2010-2011, con " Che bella giornata".



Spunti di riflessione Abbiamo tanto e solo bisogno di ridere?

Attenzione i latini dicevano “Risus abundat in ore stultorum”( il riso abbonda sulla bocca degli sciocchi).



Curiosità

*Luca Pasquale Medici è il vero nome di Checco Zalone che del film è protagonista , co-sceneggiatore e autore della colonna sonora.



*Il film è uscito contemporaneamente in 850 sale cinematografiche, la più vasta uscita nella storia del cinema italiano.



*Checco Zalone, con il suo secondo film è riuscito ad effettuare il sorpasso che lo divideva dal film italiano più visto di tutti i tempi.



*Con i 31.479.000 euro, raggiunti nell’ultimo week end “Che bella giornata” ha superato anche la “Vita è bella” di Roberto Benigni, che nel 1977 ottenne una cifra pari a 31.231.984.



*Il nome d’arte Checco Zalone, in dialetto barese equivale all’espressione “Che cozzalone” ovvero “che tamarro”.



Regia: Gennaro Nunziante

Attori: Cecco Zalone, Nabiha Akkari, Rocco Papaleo,Tullio Solenghi, Ivano Marescotti.



Giudizio

Buono



Maria Serritiello
www.lapilli.eu