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martedì 21 novembre 2017

ETTORE MASSA IN “OMM UN NAPOLETANO IN TIBET” AL TEATRO RIDOTTO DI SALERNO


Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello

Ettore Massa, ospite del secondo spettacolo, dal titolo “Omm un Napoletano in Tibet”, all’interno della rassegna annuale “Che Comico 2017-2018” del Teatro Ridotto di Salerno, direttore artistico Gianluca Tortora, ha una particolare aspirazione ad una comicità o meglio a fare teatro con una proposta alternativa e cioè di rivolgere un sorridente invito alla felicità e alla bontà, rifuggendo dalla dilagante comicità sguaiata e volgare. Un volto del tutto normale, senza particolari segni, ma padrone del palcoscenico con una notevole scioltezza linguistica, mai banale o volgare, al contrario invece ricercata, fluente, colta e civile. Si potrebbe pensare ad una funzione educativa- didattica/pedagogica, all’ interno della quale una qualificata e significativa verve scenica, quasi a voler nascondere o ridimensionare la sua napoletanità’, fa da filo conduttore al suo monologo pulito, cortese eppure comico/satirico. Intrattiene il pubblico con classe, ordine, pulizia alternando brani d’autore a scampoli di bravura vocale, accompagnato da due musici professionisti: Ettore Gatta (al piano) e Gabriele Borrelli alla percussioni, che condividono la sua stessa gentilezza e religiosità. È un sentire piacevole e allo stesso tempo propositivo, che gratifica il corpo, quando non vuole lasciarsi andare a risate grasse. Prova timidamente, quasi a non voler urtare la suscettibilità di alcuno, a dire la sua, a proporre ciò che gli studi, intrapresi da dieci anni sul buddismo, gli suggeriscono e lo fa quasi giustificandosi per aver forse tradito le attese di chi si aspettava altro. Ha garbo Ettore Massa e una mente affamata di verità e questo basta e avanza per provare a seguire i suoi progetti. Il pubblico esperto del Ridotto l’ha apprezzato sinceramente, ringraziandolo finanche per la difficile strada intrapresa. Gilet con bordini in pelle, tenuta casual, in uno spazio angusto, tra l’altro invaso da una tastiera, da una completa batteria e da uno stelo per il microfono, si è mosso con eleganza e versatilità, sfoggiando altresì varie mise per i suoi personaggi abbastanza caricaturati e misurati o temi a lui cari sviluppati dall’alto di una cultura ben al di sopra della media. Termini, per molti versi, estranei al mondo dello spettacolo e del teatro in genere, come “impermanenza, attaccamento, meditazione, mindfulness, termini che si sarebbero trovati facilmente negli studi della Neurobiologia interpersonale di Daniel Siegel, notevole studioso e psichiatra americano, sono circolati nel piccolo teatro e tra il pubblico ammirato. Gradita sorpresa, quindi, Ettore Massa al Teatro Ridotto, diversa l’attuale comicità, se si fa riferimento a vent’anni fa quando era la vittima di turno del trio Ardone, Peluso e Massa di cui faceva parte. Un bravo va anche a Gianluca Tortora e alla capacità di scelte innovative e giuste che, ormai da anni, porta avanti.
Maria Serritiello  www.lapilli.eu


ALL’ARCHIVIO DI STATO DI SALERNO IL SECONDO CONCERTO DELLA STAGIONE 2017-18 PREVISTO DALL’ASSOCIAZIONE CYPRAEA.


Fonte:www.lapilli.eu
di Maria Serritiello

Esibizione del pianista Alessandro Amendola, nel pomeriggio di mercoledì 8 novembre scorso, all’Archivio di stato di Salerno, nell’ambito del programma dell’Associazione CypraeaPresidente provinciale di Salerno, la stimata pianista Pina Gallozzi, che ha l’obbiettivo precipuo di far conoscere i talenti emergenti nel campo della buona musica in Campania ed oltre. Sotto la direzione di Giuseppe Squitieri, altro valente musicista, dal fiuto professionale di talent scout, il giovane Alessandro, con uno studio intenso, sta cercando di entrare, nell’empireo delle promesse/realtà musicali.
 A vederlo seduto al piano mentre esegue brani impegnativi, a difficoltà elevata, si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad un personaggio forte duro sanguigno e tracotante, tanta è la sua bravura. E sì che i brani richiedono concentrazione, forza fisica, attenzione cerebrale e memoria di ferro, ma la mano, leggera e dolce, virtuosa e titanica, vola tra i tasti e le note ne escono cristalline e leggiadre, pure e gentili, tenere ed appassionate. L’emotività cerebrale tutta ne esce soddisfatta ed appagata. Tutti i suoi canali restano saturati e la sensazione di armonia si spande nell’ aria. E pensare che a provare a stringergli la mano si ha la sensazione di toccare un uccello implume, un alito di vento, una eterea presenza. E non parliamo della riservata modestia, delle scuse che quasi abbozza per essere così bravo. Ha una sua vita privata di adolescente o si sente già carico della responsabilità di provare ad essere ancora più grande se non il più grande? Chissà! E il prof Squitieri non demorde! Presenterà altri e altri ancora perché per lui è tutto scritto già. Non può non presentare prossimi numeri uno, perché per lui quest’ attività è la vita. Il Prof Giuseppe Squitieri è un grande musicista ma sfornare nidiate di campioni è un suo brand, il brand che gli restituisce carica vitale.
Maria Serritiello  www.lapilli.eu

domenica 19 novembre 2017

26 Donne e 2 Puntini



26  Donne e due  Puntini

di Maria Serritiello 

L'orizzonte è chiuso
nelle bare,
la terra promessa le ricopre,
negli occhi chiusi,
il sogno...
di madre carne
la naca.

Liquidi boia

ai nati mai.

Salerno, 19-11-2017      Maria Serritiello 


Vado migliorando e provo a scrivere



Il gesso è stato tolto, ma la ripresa è dura. La riabilitazione mi sta aiutando a far funzionare come prima il braccio destro.In questi giorni mi sono sfuggite molte cose ma provo ad aggiungere le immagini degli eventi che si sono svolti, così non sforzo il polso.

Sbarcano a Salerno 26 cadaveri di giovani donne nigeriane, di cui 2 incinte e l'ennesima tragedia consumata nel nostro mare

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L'orizzonte è chiuso
nelle bare,
la terra promessa le ricopre,
negli occhi chiusi,
il sogno...
di madre carne
la naca.

Liquidi boia
ai nati mai.

Salerno, 19-11-2017     Maria Serritiello 











Salvatore Riina
Nascita: 16 novembre 1930, Corleone
Decesso: 17 novembre 2017, Parma
Altezza: 1,58 m

17 novembre 2017, Parma
Dopo essere entrato in coma in seguito all'aggravarsi delle condizioni di salute, è morto alle ore 3:37 del 17 novembre 2017, il giorno successivo al suo ottantasettesimo compleanno, nel reparto detenuti dell'ospedale Maggiore di Parma.








mercoledì 1 novembre 2017

Assenza forzata



Sono assente dal blog e dal giornale on line, www.lapilli.eu, per un incidente domestico. Ho il braccio destro rotto e sono nell'impossibilità di scrivere. Appena ristabilita ritornerò, per intanto vi abbraccio tutti.


A Salerno i Musei si aprono al “brunch” e al Silent Disco


  Fonte: www.lapilli.eu
  di Maria Serritiello

del 17- 10-2017

Due eventi particolari si annunciano per il prossimo weekend, in luoghi insospettati di Salerno, come il Museo Archeologico Provinciale, il 24 settembre dalle ore 12:00, alle ore 15:00 e sabato al Museo Diocesano "San Matteo", dalle ore 21:00, alle ore 23:00. Due siti di grande considerazione basti pensare alla testa bronzea, raffigurante il dio Apollo alta 51  centimetri e databile orientativamente tra il I secolo d.C. e il I secolo a.C. ripescata nelle acque del Golfo di Salerno il 2 dicembre del 1930 (Museo Archeologico Provinciale) e gli avori medievali un ciclo di 67 tavolette di avorio (in origine erano una settantina) raffiguranti scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, provenienti dalla Cattedrale di Salerno ed esposti per la maggior parte nel locale del Museo Diocesano. Per la loro quasi completezza e l'eccellente stato di conservazione, rappresentano il ciclo decorativo eburneo più importante al mondo. Per la prima volta e in collaborazione con il Lanificio di Salerno si terrà, in due turni, uno alle 12:00 e l’altro alle 15:00, un "brunch" con buffet dolce e salato accompagnato dalla musica e dal Live esclusivo dell'artista belga Guillaume Gillain al museo accompagnato da Cyranò Vatel, Mizar Mohican Di Muro e Vincenzo Bernardo. Visite guidate alla mostra "Lost" di Daniele Accossato Artista.
Al museo diocesano, invece, nel vasto quadriportico, il sabato sera si balla, ma silenziosamente, senza lo schiamazzo della discoteca e con lo stesso divertimento, perché la musica si ascolta in cuffia, rispettando, la quiete, il sonno, delle case che circondano il museo. Un bell’esempio di divertimento giovanile, tanto attraente che si può usare anche un famoso luogo, notoriamente silenzioso. Così dopo il MoMA The Museum of Modern Art di New York e il Natural History Museum Lond, la SilentDisco animerà le sale museali di Salerno. Tutto ciò ha una ragione ben precisa, le due iniziative, infatti, sono volte a vivere “Le Giornate Europee del Patrimonio 2017.

Maria Serritiello

www.lapilli.eu





               

“Al Postale” di Armando Cerzosimo, all’insegna del sogno possibile


Fonte: www.lapilli.eu
di Maria Serritiello 

pubblicato il giorno 16 settembre 2017

Alla fine il 14 sera, l’evento “Candele sotto le stelle” rinviato, per l’allerta meteo dell’8 settembre, di lumi se ne sono visti a iosa, lungo il viottolo dell’ entrata, esattamente 41, di diversa altezza e poggiati furbescamente su specchi, che ne hanno moltiplicato l’immagine e poi in vari angoli dell’aia, lo slargo che si apre dopo aver attraversato l’ingresso, arredata da candidi salotti ed arricchita da lampade in vetro lavorato, di varie forme ma tutte atte a diffondere magicamente luce soffusa. Ed è solo l’inizio di questa sorprendente serata a “Il Postale” di Armando Cerzosimo, fotografo- artista in Salerno, ma principalmente creatore di figurazioni da fruire sia in immagini, impressionate su pellicole, che, come in questo caso, da godere sensorialmente. Accorsi in massa schiere di amici ed estimatori si sono trovati a condividere particolari emozioni e fantasie gioiose, come le eteree bolle di sapone, soffiate incorporee sugli ospiti, per dare il benvenuto, più tardi Cristina, virtuosa nel dare forme ad acqua e sapone si esibirà in un vero e proprio spettacolo, sottolineato da musiche pop, con le quali formava e riformava immagini trasparenti. Il clou della serata, però, oltre ad essere di lancio al luogo, presentato dalla voce e il volto di Andrea Volpe, presentatore e speaker radiofonico, ideatore e direttore artistico, del premio “Fabula, appena conclusosi a Bellizzi, è consistito in un evento nell’evento, l’Osservatorio Astronomico di Montecorvino Rovella ha trasferito al Postale, il potente telescopio dal quale si è spiato il cielo punteggiato di stelle e dal pianeta Saturno, appena in tempo ad osservarlo poi ritiratosi nel tramonto. E cosi stelle di nome Vega ed Arturo sono entrate nella cinta magica del luogo, sulle nostre teste, vicine ed accerchiate dal ligustro, dalle palme, dal banano, dallo Jacarande, un girotondo arboreo, visibile se si guarda in su con immaginazione. “Il Postale” dice Armando Cerzosimo, invitato a parlare da Rossella Ciardi, creatrice di eventi, di grande professionalità ed attorniato dai suoi figli Pietro, Nicola ed il piccolo Luca, manca Vittoria, ma è nei paraggi, senza esagerare i suoi gioielli “vuole essere un luogo di sosta, di fermata, per dare vita al respiro senza affanno, al lento andare, una fermata di più sere, così concepite per renderle memorabili, in un luogo esteticamente perfetto.” La stalla costruita nel 1908, spicca all’interno del casale, ma con discrezione, con il suo muro a secco di un rosa sbiadito e le tegole del tetto sulla bassa costruzione, mentre l’interno è quasi austero, di linea essenziale, con i suoi scanni di legno scuro, lungo le pareti, con le travi che s’incrociano sulla testa, poi nello spazio utile, si scorge una leggera leziosità sui tavoli, così come sono adornati da abatjour di vetro, che proiettano su di essi merletti di luce. Vecchi mobili, armadio ad una luce, piccole casse, il camino con la legna accanto, fanno subito famiglia ed anche estesa, come usava un tempo. E si torna all’esterno dove sotto uno spazioso gazebo, di solido legno è stato approntato il buffet. Si brinda contenti, la serata, riuscitissima, ne fa pregustare altre a questi livelli, mentre s’invitano i presenti a suggerire come volersi muovere nello spazio per essere protagonisti essi stessi, di eventi memorabili. Le sorprese non sono finite, il luogo vuole stupire, vuole fortemente, che andando via si senta già l’affezione e la voglia di ritornare e per questo ci regala un sogno: il volteggiare di farfalle luminose, altissime. Le mani a croce delle ballerine sostengono enormi ali con tante lucine iridescenti, i passi di danza con un sottofondo, ahimè più volte interrotto da un guasto tecnico, hanno creato levità, leggerezza, stupore, sicché anche senza musica lo svolazzo si è impresso amabilmente tra chi guardava un sogno ad occhi aperti. Sì, è la favola bella che si ferma nella realtà quotidiana, è ciò che si auspica di donare, d’ora in avanti, “Il Postale”

Maria Serritiello 


Partner dell’evento: Osservatorio Astronomico di Montecorvino Rovella (SA) Prof. Lazzaro Immediata e Antonio Rinaldi esperto astrofilo
Cristina Florio (Kristaball) per spettacolo bolle
Alma Guerrini Event Planner per le farfalle luminose
Giuggiola per la frutta
Flair Home per gli allestimenti
Fortunato Fiorista per i fiori
Cerzosimo per le foto

Breve storia de “Il Postale”
Il Casale nasce di proprietà della famiglia Iemma, titolare dell’omonima Azienda Agricola. La struttura risale agli inizi del ‘900, quando era adibita a stalla di latte numero 4, che produceva il latte destinato al consumo privato della famiglia. Stessa destinazione d’uso mantiene nel passaggio alla famiglia Scaramella, titolare dell’Azienda “La Verdesca”.
Nel 1991 viene acquistata dalla famiglia Cerzosimo, fotografi sin dal 1972, che la ristruttura e la destina a spazio atelier per la posa di propri servizi fotografici. Il nome Postale viene scelto perché, considerata la sua ubicazione, viene immaginata come “stazione di posta” (da cui il nome postale appunto); quel luogo dove il viandante poteva sostare per riposare tra un viaggio e l’altro. Oggi la struttura è incantevole location per eventi e feste private.

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