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giovedì 18 giugno 2015

"La Ballata del Brigante" di Enzo D'Arco spettacolo itinerante a Monte San Giacomo(Sa)





La Ballata del Brigante", uno spettacolo più unico che raro.
La pièce permanente ed itinerante ad alto coinvolgimento emotivo è scritta e diretta dal Maestro E...nzo D'Arco e portata in scena dalla Compagnia teatrale “La Cantina delle Arti” di Sala Consilina (SA), coadiuvata dagli allievi del Laboratorio teatrale “Fermento alle falde del Cervati” di Monte San Giacomo (SA).
L’Associazione Culturale “Grotta, Briganti e Cacio” di Monte San Giacomo (SA), è fautrice dell’omonimo evento di valorizzazione e promozione territoriale. Il progetto "Grotta, Briganti e Cacio", ideato, amato e sostenuto dall'omonima Associazione Culturale, nasce da un'intuizione di un gruppo di amici che credono fortemente nella possibilità concreta di costruire un futuro migliore per la propria terra. 


 Riprese e montaggio di Massimiliano Abbamonte.
Musiche di Lorenzo Tempesti.


 Lo spettacolo si terrà all’imbrunire, a Monte San Giacomo (SA), alle falde del Monte Cervati, in località "Vallicelli" nelle seguenti date:


20 e 21   giugno 2015
22 e 23   luglio 2015
22 e 23   agosto 2015 

12 e 13 settembre 2015

 È NECESSARIA LA PRENOTAZIONE!
Info e prenotazioni:
www.grottabrigantiecacio.it
facebook.com/grottabrigantiecacio






Teatro e Terra, Teatro e Territorio è un connubio sul quale si fonda il progetto, un programma di valorizzazione del rapporto tra tradizione ed innovazione teso a mettere in rete l'Associazione "Grotta, Briganti e Cacio", "La Cantina delle Arti", a cui è affidata la parte spettacolare dell'evento con la Direzione Artistica del Maestro Enzo D'Arco, ed i cittadini di Monte San Giacomo (SA), in iniziative Artistico/Culturali, proponendo un percorso teatrale in forma itinerante e permanente, basato su temi sociali ed ambientali, inscritti nell'ambito della ricerca per uno sviluppo sostenibile in epoca contemporanea. Tale progetto, infatti, include e promuove anche un percorso stabile di formazione teatrale "Fermento alle falde del Cervati", legato ai temi dell'ambiente, della cultura popolare, della valorizzazione della memoria e della cittadinanza attiva, con particolare riferimento al periodo storico legato al brigantaggio. Il territorio è portatore di ricchezze di cui il teatro può farsi cassa di risonanza. Le risorse naturali, i prodotti della ruralità contemporanea, la gastronomia, la storia e la cultura di un popolo possono rappresentare un importante volano di sviluppo socio economico per il Territorio

Lo spettacolo si sviluppa in quattro quadri ad impatto naturalistico, dove lo spettacolare scenario naturale che ci ospita ne è parte integrante e fondamentale.
La montagna, il Monte Cervati, padrona di casa, è raccontata come rifugio, come ultimo baluardo del senso di appartenenza per i briganti e come fonte di sostentamento, come mito e rito per i pastori e, spesso, gli uni e gli altri, si confondono e si fondono in un unico destino.


In primo piano c'è la Grotta. La "casa/tana" del Brigante. I suoi segreti, gli stati d'animo, gli ideali, i compromessi, così come le delusioni, arpeggiano e dimenano la Storia, quella vera, che ne è padrona incontrastata. Non quella dei libri di scuola, che appartiene solo ai vincitori, ma la Storia popolare, documentata ed orale, di quel periodo storico, fortemente legato a questa parte di territorio.
L'intimità del viaggio, del racconto, quasi carnale, toccante ed irriverente, lascia il visitatore/spettatore con un ricordo indelebile nella mente.
Sospesi tra cielo e prato, assalti, depistamenti, accoglienza, rivelazioni, condivisioni, canti, riti e la cena del Brigante che tra pasta e fagioli, caciocavallo e vino, creano una miscela esplosiva che coinvolge in prima persona e sulla strada del ritorno annida il dubbio di aver vissuto un'esperienza reale.



Largo al Giallo di Salerno Letteratura - Crimini sotto il Sole






Venerdì 26 - alle 19:00 - Largo al Giallo di Salerno Letteratura - Crimini sotto il Sole - Antologia curata da Cristina Marra.

 Racconti di: Lorenzo Beccati, Brunella Caputo, Piera Carlomagno,
Gianmauro Costa, Patrizia Debicke, Arianna Destito, Cristina
Marra, Alessandro Maurizi, Fabio Mundadori, Piergiorgio Pulixi



Dieci crimini avvengono sotto il sole estivo in località turistiche
dove altrettante investigatrici si trovano per vacanza o per lavoro.
Professioniste o dilettanti, le donne detective di grandi firme
del giallo e del noir si ritrovano a indagare su inquietanti casi.
Al mare o in montagna, in Calabria, Sardegna, Campania, fino al
Brasile le nuove protagoniste danno la caccia al colpevole.

“Il caldo e le donne detective. Uno strano, dirompente effetto,
che agita e opprime, che muove e nasconde. Il caldo, le donne e il delitto: tre aspetti di uno stesso inferno e della ricerca di un ordine che non c'è. Il caldo, le donne, il delitto e l'estate. L'unico modo di arrivare fino in fondo, e scoprire che la soluzione di un mistero è lo stesso mistero”.
Maurizio De Giovanni








mercoledì 17 giugno 2015

Antonio Perotti presenta: Un ponte culturale Salerno-Torino

 

All'arco Catalano di Salerno Festa della Musica 2015 con la Compagnia Daltrocanto

 
sabato 20 giugno
ore 19,30
Arco Catalano
Palazzo Pinto
Salerno
 
 

Al Museo Archeologico di Salerno in esclusiva, Il film-documentario di SkyArte: “Reggia di Caserta”.


Organizzato da Fonderie Culturali

Confermato anche a giugno il binomio cinema e arte.

Sabato 20 giugno al Museo Archeologico di Salerno si abbasseranno nuovamente le luci per riprodurre l’atmosfera di una vera sala cinematografica ed ospitare così la proiezione, in esclusiva, del film-documentario di SkyArte: “Reggia di Caserta”.

L’apertura straordinaria del Museo fino alle ore 23.00 offrirà ai visitatori la possibilità di assistere a due proiezioni gratuite del film (ore 20.30 e 22.00 - prenotazione obbligatoria) ed entrare anche in luoghi in parte inaccessibili della Reggia di Vanvitelli, grazie al montaggio di immagini video, illustrazioni artistiche e ricostruzioni grafiche. Partendo dalla fine dell’estate del 1750 si ripercorreranno gli anni della costruzione della Reggia, ponendo l’attenzione su chi ha vissuto più a lungo nel Palazzo: Ferdinando IV e Maria Carolina D’Asburgo. Un coinvolgente racconto condurrà poi i visitatori nelle milleduecento stanze di un sublime labirinto, occhieggiando dalle quasi duemila finestre aperte su un parco lussureggiante.

“Volando tra scaloni monumentali e infiniti corridoi, appartamenti reali e boudoir, sale di rappresentanza e curiosità, ci sposteremo nell’immenso e meraviglioso parco che consente ‘fughe’ inaspettate e grandiose, ambienti di incredibile vastità, alternati a radure che sembrano uscite da un libro di fiabe.”

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti – Proiezioni alle 20.30 e alle 22.00
Prenotazione obbligatoria: tel: 089/231135 - whatsapp 3925846243
 
 
 
 

Darinka Montico presenta il suo libro all'Archivio dell'Architettura Contemporanea a Salerno

 
WALKABOUT è la camminata che gli aborigeni compiono in età adolescenziale, da soli nel deserto, per riconnettersi con le origini ancestrali delle loro terre e conoscere se stessi. Con questo stesso intento, Darinka Montico, rientrata in Italia dopo anni trascorsi a viaggiare per il mondo, si è messa in cammino decisa a conoscere il Belpaese e ha inseguire il suo sogno. Sola, senza soldi e con i piedi come unico mezzo di locomozione, Darinka ha attraversato l’Italia, dalla Sicilia a Baveno, il suo paese natale sulle sponde del lago Maggiore, raccogliendo con entusiasmo e speranza anche i sogni delle persone che incrociavano i suoi passi, disposte a donarle un pezzetto di se stessi.
 
Giovedì 25 giugno alle ore 19.00
 
 
Fonte: Wikipedia
Viaggio a piedi da Palermo a Baveno: “Così scopro l’Italia”
di Beatrice Archesso

In viaggio a piedi da Palermo a Baveno: è la sfida di Darinka Montico, 33 anni. L’aereo per la Sicilia parte oggi, poi tutto proseguirà a piedi, senza soldi, solo con sacco a pelo, macchina fotografica e telefonino.
Mamma croata e papà bavenese, Darinka sul lago è restata poco.

La passione per i viaggi e qualche delusione amorosa l’hanno portata a visitare il mondo da quando aveva 20 anni: Laos, Cina, Australia, Nuova Zelanda e Londra, dove ha vissuto per otto mesi l’ultimo periodo prima di tornare a casa a febbraio. La voglia di esplorare non le ha permesso di fermarsi a Baveno per molto: una volta trovati gli sponsor che hanno fornito zaino, indumenti e materiale tecnico, ha preso forma il sogno: attraversare l’Italia a piedi.

«Voglio provarci - racconta Montico -. È un desiderio che ho da sempre, ma ogni volta procrastinavo. Stavolta è stato diverso: a Londra lavoravo come massaggiatrice di giocatori professionisti di poker e una sera ho capito che proprio non era il mio posto, così ho deciso di tornare a casa per dedicarmi a ciò che avevo sempre sognato».

Di definito c’è solo la prima parte dell’avventura: in Sicilia, girerà Palermo, Agrigento, Siracusa, Catania e Messina. Poi risalirà lo stivale senza una tabella di marcia precisa. Anche per questo non c’è una data per il ritorno: «Potrebbe essere tra settembre e ottobre».


Per iniziare il viaggio Montico ha posto una base di partenza sicura attraverso «Couchsurfing», un sito Internet dove volontari offrono ospitalità ai viaggiatori on the road. «Dalla Sicilia mi hanno già chiamata per chiedermi cosa mangio e se ho preferenze», spiega divertita. Ma durante il cammino potrebbe capitare di dormire in posti di fortuna, per questo nello zaino c’è anche materassino. «Ho amici che mi raggiungeranno per fare con me tratti di strada - specifica -. Porterò inoltre con me una scatola realizzata da un amico che ha scolpito sul coperchio un orecchio: durante il tragitto infatti voglio raccogliere sogni e pensieri delle persone che incontrerò». Per documentare storie e tradizioni e tenersi in contatto con il mondo, ci saranno macchina fotografica, iPad e cellulare.   

Per la bavenese non è la prima avventura in viaggio: «Una volta dovevo rientrare in Europa dal Laos e mi cancellarono l’aereo. Decisi allora di tornare a piedi e in autostop attraversando l’Asia», ricorda.
Nei Paesi che ha visitato Montico si è mantenuta lavorando e adattandosi alle circostanze: cameriera nelle miniere, guida turistica, insegnante di inglese per i bambini. «Stavolta invece vivrò giorno per giorno, cercando di volta in volta ospitalità e seguendo le indicazioni della gente che troverò sulla strada».

 

 
 
 
 
 
 
 
 


 

 

 
 






 
 
 

 

mercoledì 10 giugno 2015

Lettere da Ischia di Ferdinando Bianco



Prendo in prestito, rimaneggiando, il titolo del Premio Strega del 1954, "Le lettere da Capri" di Mario Soldati, per iniziare una corrispondenza da Ischia di Ferdinando Bianco da inserire in questo blog. " "Lettere da Ischia", dunque, per conoscere il pensiero e le riflessioni del dott.re Ferdinando Bianco.






L'importanza della speranza

Dovendo in qualche modo dare un significato positivo ai pomeriggi del mio soggiorno a Ischia, quando non posso giocare a tennis,ho preso l'abitudine di fare delle escursioni negli immediati dintorni del mio alloggio.certe volte preferisco percorsi cittadini,per stradine lustre e ben tenute tra mura bianche di fabbricati rimessi a nuovo e negozi colorati e festosi nel lussureggiante sfavillio di fiori e piante che fanno capolino da ogni dove a testimoniare la loro voglia di esserci profittando di un clima dolce e prodigo di umidità e dell'impegno quotidiano degli indigeni profuso a piene mani e con dedizione a che il loro habitat sia accogliente sempre e ovunque. Altre volte mi inerpico per tratturi e sentieri tracciati dall'uomo nella rigogliosa vegetazione che troneggia su Casamicciola. E allora mi viene da chiedere:come si potrebbe articolare un intervento volto a rendere ancora più percorribili e gratificanti tali percorsi al fine di invogliare al movimento la popolazione locale e turistica in ogni periodo dell'anno e  garantirsi altresì un monitoraggio continuo e solerte del suolo?un uomo politico,e il mio pensiero va adesso al neo governatore della nostra regione che tanto be,ne ha saputo fare della sua Salerno ancorché spesso insidiato da ricorsi faziosi,come può intervenire in tal senso? Come può intervenire riorganizzando quello spazio con annesso fatiscente fabbricato di proprietà di un ente religioso che lega ereditariamente l'uso di tale suolo alla costruzione di una struttura volta esclusivamente a soddisfare le esigenze dei meno abbienti diseredati,antistante l'hotel termale ELMA a Casamicciola? E pensare che tale intervento darebbe lavoro prima,accoglienza solidale dopo e bellezza turistica poi! Bill Gates come potrebbe essere interessato?e il succitato neo Governors come risolverebbe? Tornando alle escursioni,di dominio assoluto del Dr Iorio,come incrementarle e renderle uno dei momenti più gratificanti per gli ospiti dell'isola? Quando si dice la speranza! Un tavolo che mettesse insieme le menti più belle che si facesse portavoce di queste istanze migliorative,sfrondate dai legacci burocratici,che migliorie potrebbe apportare?utopie? E perché rinunciare pregiudizievolmente alla speranza?


Ferdinando Bianco e' nato a Terzigno, in provincia di Napoli, ma ha svolto la sua attività di medico, prima a Savoia di Lucania ed il restante ad Avigliano in Basilicata. Ha due passioni, la frutta, meglio se colta dall'albero e che mangia a iosa, ed il tennis, sport nel quale è particolarmente versatile, ma essendo un uomo di scienza, e ' in costante studio della prospettiva scientifica della problematica esistenziale, ovvero, chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo ( il brodo primordiale). Da diversi anni dipinge con tecnica mista e colori pigmentati e variamente assemblati. Ha un curriculum espositivo  di una certa importanza. Le sue opere possono essere visitate sul suo sito: biancoferdopere.