Pagine

lunedì 8 settembre 2014

”Le donne che pensano sono pericolose” di Stefan Bollmann





Fonte: Strill.it
di Cristina Marra

 Un libro dallo “spirito battagliero” perchè le venticinque donne descritte rappresentano “progetti femminili di vita che sono stati forgiati dal desiderio di cambiare il mondo e di superare le resistenze che incontrano”. Stefan Bollmann con “Le donne che pensano sono pericolose” (Piemme , pag. 192, euro 15,00) raccoglie venticinque ritratti di figure femminili da Simone de Beauvoir ad Arundhati Roy che, quasi tutte agli inizi del Novecento, hanno trasformato il loro pensiero in azioni concrete.  Donne che si sono dedicate alla politica, alla scienza, alla letteratura ed hanno pensato per portare il cambiamento storico e sociale, compiendo passi che non sempre gli uomini hanno avuto la forza di fare. L’autore identifica il punto di svolta del pensiero femminile “nell’Illuminismo e nella Rivoluzione francese” ed ogni donna raccontata ha contribuito a cambiare il secolo scorso. “Tutte loro hanno pensato da donne, ma non soltanto tra e per le donne. Hanno capito perfettamente che la cosiddetta questione femminile non riguarda soltanto il genere femminile ma l’intera umanità” come scrive Lella Costa nella prefazione al volume che segue “Le donne che leggono sono pericolose”. Un percorso di vite a volte duro e in salita, ma compiuto con lo sguardo rivolto al futuro.
 
 
 
 
 

Nessun commento:

Posta un commento