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lunedì 27 febbraio 2012

Al “Delle Arti” di Salerno Rosalia Porcaro e Lello Musella



FONTE:WWW.LAPILLI SALERNO.EU
DI MARIA SERRITIELLO

Rosalia Porcaro, la Signora del Cabaret, come l’ha definita, Claudio Tortora, il patron del Premio Charlot, presentandola al pubblico del Teatro Delle Arti, è stata per una sera, il 18 febbraio, la protagonista assoluta delle risate dei salernitani. Il teatro, stracolmo, conteneva, in primis, tutti gli abbonati della stagione del Ridotto Che Comico 2011-2012 e poi tutti gli altri, accorsi per assistere alla performance di “Veronica”, il celebre personaggio che tanto successo ha procurato alla Porcaro. E lei non ha deluso, fedelmente ha ripreso, per la platea, tutti i suoi personaggi più celebri, da Veronica, a Natascia , dalla suocera di Veronica ad Assundamm. I testi intelligenti ed attualizzati ad hoc per gli eventi in corso, sono stati molto apprezzati dal pubblico, anche per la maniera elegante con cui sono stati porti.

Un po’ prima dello spettacolo, ho chiesto ed ottenuto con molta gentilezza, di poterle rivolgere qualche domanda, per comprendere meglio, al di là dei personaggi che rappresenta, Rosalia Porcaro.

E’ la sua prima volta al Teatro delle Arti?

Si, è la mia prima volta

Si scrive da sola i testi?

Solo in parte, gli altri li scrive Stefano Disegni, autore televisivo e disegnatore satirico italiano.

Come considera, per gli attori di cabaret, il Premio Charlot?

Una manifestazione importante che offre, soprattutto agli attori emergenti, una grossa opportunità, ma è anche un fortunatissimo bagno di folla, per chi è già affermato.

Da sempre ha desiderato fare l’attrice comica?

No, ho desiderato di fare seriamente l’attrice e solo successivamente il cabaret. Tutto ha avuto inizio scrivendo i testi comici per Telegaribaldi, la trasmissione televisiva diffusa da Teleoggi, un’emittente locale napoletana.

Qual è il personaggio che più le ha dato notorietà?

Senza dubbio “Veronica”, ma anche Natascha” nel programma della Dandini “L’ottavo nano” e Assundam in Zelig Off.

Si sente imbrigliata artisticamente dai personaggi più famosi che interpreta quali: Veronica e Natascha?

No, ma riscuotendo simpatia, per i temi che trattano, presso il pubblico, è d’obbligo interpretarli.

I suoi personaggi sono ripresi dalla realtà autentica e proletaria sono ispirati a persone di sua conoscenza?

Da bambina osservavo molto le persone che mi circondavano, ho interiorizzato, così, tante figure, con caratteristiche e difetti. Da adulta le ho riprese e le ho trasfuse nei personaggi in puzzle.

Per lei, “donna”, è stato più facile o più difficile affermarsi nel campo della comicità?

Senz’altro difficile, la comicità non è al femminile, è un campo ancora affidato agli uomini, ma se si ha passione e un po’ di fortuna, con personaggi indovinati, si riesce anche a sfondare.

La ringrazio molto per la sua disponibilità.

Ad iniziare lo spettacolo, però, è Lello Musella, una vecchia conoscenza del pubblico, per essere stato lo scorso anno al "Delle Arti", con gli artisti di Made in Sud. Comico da 21 anni, ha iniziato la sua carriera dopo aver svolto il servizio militare e grazie a canzoni divertenti che componeva e che cantava nelle feste di compleanno, negli sposalizi ed altri eventi gioiosi, ai quali veniva invitato. Prima di darsi, per sempre, all’arte, aveva lavorato per i sistemi di sicurezza e la “Canzone O curt” lo lancia definitivamente nel campo dello spettacolo. Ha vinto il Premio Charlot nel 1996, ha partecipato più volte a spettacoli televisivi della Rai, a film ed ha lavorato in teatro, con Alessandro Siani, sempre con successo. Da quattro anni partecipa, come interprete fisso, a Made in Sud, lo show comico - live del Teatro Tam di Napoli, interpretando, da chansonnier napoletano, le sue più divertenti cover. Anche al "Delle Arti" di Salerno, la sua performance ha incontrato il gradimento del pubblico.

In scena, abbandonati i panni di Rosalia, la Porcaro ha interpretato, caratterizzando con bravura, tutti i suoi personaggi: Veronica, operaia in una fabbrica di borse che ama Genni ma è ostacolta dalla suocera. la suocera , donna di cultura “ je teng e libbr pe tutte part”, orgogliosa dei figli laureati ma contraria al marito disoccupato, Natascha, giovane cantante melodica napoletana, che da consigli sull’amore, sul sesso e i tradimenti ed infine Assundam, donna afgana del sud che ironizza sulla vita sotto il velo. L’applauso prolungato, che ha richiamato più volte in scena l’attrice, ha sottolineato la sua bravura e le ha tributato, una volta in più, il successo.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu











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