«Quei di Salerno il lor lunato golfo, /
gli archi normanni, tutta bronzo e argento / la porta di Guïsa e di Landolfo /
aveansi in cuore, e l'arte e l'ardimento / onde tolse lo scettro ad Alberada / Sigilgaita dal quadrato mento.»
La chiesa è dedicata a S. Matteo Evangelista e sorge presso la sepoltura del santo, su un’area precedentemente occupata dalle chiese di S. Maria degli Angeli e S. Giovanni Battista.
In stile romanico, risalente al secolo XI, fu consacrata dal papa Gregorio VII, il cui sepolcro è conservato all’interno. Vi si accede tramite una scalinata che conduce ad una porta “protetta” ai lati dalle sculture di un leone e una leonessa. L’atrio possiede un caratteristico porticato dove fanno bella mostra 28 colonne di spoglio, recuperate dagli antichi edifici romani, e dove spiccano decorazioni e strutture che richiamano motivi normanni e arabi. Addossati alle pareti sono sistemati molti sarcofagi di epoca romana. Ben visibile svetta il campanile, risalente al XII secolo.
Il cuore della cattedrale è senz’altro la cripta, dove nel 1081 furono deposte le reliquie di san Matteo e dei Santi Martiri Salernitani, mentre nell’adiacente cappella San Lazzaro è ospitato il presepe artistico del Maestro Mario Carotenuto.
'...Sono un pittore figurativo, realista, un po' nostalgico, non catalogabile in nessuna scuola. Sono un cane sciolto, senza padroni,..'
nato a Tramonti (Sa) nel 1922 e morto nel 2017.
Nel Duomo di San Matteo è sepolto San Matteo Apostolo ed Evangelista, patrono della città, insieme ai resti dei Santi Martiri Salernitani Fortunato, Gaio, Ante e Felice, e alle reliquie dei Santi Confessori. La tomba di San Matteo si trova nella cripta, sotto un altare, ed è un luogo di grande venerazione, parte integrante della cattedrale fin dal Medioevo.
Sulla tomba di san Matteo, seminterrata, troneggia una statua bronzea e bifronte del medesimo, opera del 1605 dello scultore Michelangelo Naccherino.
San Matteo ha protetto, più volte durante i secoli, la città che lo venera. Nel 1544, secondo la tradizione, il Santo Patrono salvò Salerno dalla distruzione, costringendo alla fuga i pirati Saraceni capeggiati da Ariadeno Barbarossa .
E' sepolto nella cattedrale Gregorio VII, nato Ildebrando di Soana (Soana, 1015 circa – Salerno, 25 maggio 1085), 157º papa della Chiesa cattolica dal 22 aprile 1073.
Fu una personalità molto importante nella storia del Medioevo e apportò sostanziali riforme alla Chiesa. Affermò la superiorità del papato sul potere temporale, entrando in aperto conflitto con i sovrani del tempo, in particolare con l'imperatore di Germania Enrico IV, su cui cadde la sua scomunica
PERCORSO DELLA PROCESSIONE
ALLE 18,00 la processione percorrerà: Via Duomo, Via dei Mercanti, Corso Vittorio Emanuele, Via Velia, Via San Benedetto, Via Giovanni Cuomo, Via dei Principati, Via Cilento, Corso Garibaldi, Via Roma fino al Teatro Verdi, Via Porta Catena, Largo Campo, Via da Procida, Via dei Mercanti, incrocio via duomo e risalita verso la Cattedrale