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sabato 29 giugno 2013

Ad Agropoli espone Franco Baggiano

                                 














Certe persone dovrebbero essere immortali. Ciao Margherita

                                          .

La mia generazione perde pezzi...ossia i miti in cui ha creduto e si è formata.  Ad uno ad uno se ne stanno andando tutti...lasciandoci soli e senza la barriera del loro pensiero. Anche tu Margherita, con la tua libera mente, oggi  ci hai lasciati orfani. Non è un caso se  guardando questa splendida foto, in cui stringi il migliore amico dell'uomo, mi sono ripetuta i versi dei Sepolcri " A egregie cose il forte animo accendono l'urne dei forti..."(SeMa)


                CIAO    MARGHERITA,  SEI ARRIVATA NEL POSTO                 ADATTO  A TE:  

                                  LE STELLE

Fonte: Ansa.it

E' morta Margherita Hack, signora delle stelle

L'astrofisica aveva compiuto 91 anni il 12 giugno


L'astrofisica Margherita Hack e' morta la notte scorsa all'ospedale di Cattinara dove era ricoverata da una settimana. Aveva compiuto 91 anni il 12 giugno scorso. La Hack è morta la notte scorsa alle 4,30 nel polo cardiologico dell'ospedale di Cattinara. Era stata ricoverata sabato scorso in seguito al riacutizzarsi dei problemi cardiaci che l' affliggevano. Con lei c'erano il marito, Aldo, con il quale era sposata da 70 anni, Tatiana, che l' assisteva da tempo, la giornalista Marinella Chirico, sua amica personale, e il responsabile del polo cardiologico, Gianfranco Sinagra.
Astrofisica di fama mondiale, la Hack era nata a Firenze nel 1922 e si era trasferita a Trieste nel 1963, dove viveva in una casa nel quartiere di Roiano. Senza figli, donna impegnata socialmente, vegetariana da sempre, grande divulgatrice, la Hack era anche una appassionata animalista: aveva otto gatti e un cane. Il suo ricovero era stato tenuto segreto per sua volontà, così come ha lasciato indicazioni di essere sepolta nel cimitero di Trieste senza alcuna funzione né rito ma con una cerimonia esclusivamente privata. Le persone che gli sono state vicine fino alla fine hanno riferito che per rispettare le sue volontà non saranno resi noti né giorno né orario della sepoltura.
Toscana Doc e atea convinta, Margherita Hack - 'amica delle stelle' come si era essa stessa definita in una sorta di autobiografia pubblicata nel 1998 - ha trascorso buona parte della sua vita a Trieste. Qui ha diretto per oltre 20 anni l'Osservatorio astronomico, portandolo a un livello di rilievo internazionale, ed ha insegnato nell'università dal 1964 al 1992. Nota al grande pubblico soprattutto per le due doti di divulgatrice, nel mondo della ricerca ha occupato una posizione di primo piano fin dall'inizio della sua lunga carriera. Celebri anche le sue battute taglienti ed i modi schietti, conditi dal forte accento toscano che non ha mai abbandonato, così come la sua grande gentilezza. Nata a Firenze il 12 giugno 1922 da genitori vicini alle dottrine teosofiche, al termine della seconda guerra mondiale si é laureata in astrofisica sotto il fascismo, cui non ha mai aderito, con una tesi sulle Cefeidi, le stelle 'pulsanti' che si sono rivelate fondamentali nella misurazione delle distanze delle galassie. A Firenze aveva anche conosciuto il marito Aldo quando avevano, rispettivamente 11 e 13 anni, e al quale è stata vicina per 70 anni. Dopo aver ottenuto alcune collaborazioni in Italia e incarichi in università straniere, tra cui Berkeley, Princeton, Parigi, Utrecht e Ankara, a 42 anni aveva ottenuto la cattedra di astronomia nell'Istituto di Fisica Teorica all'Università di Trieste, assieme all'incarico all'osservatorio. Nel 1978 ha fondato la rivista 'L'Astronomià ed ha scritto decine di libri divulgativi. Grazie alla sua popolarità ha saputo avvicinare la scienza al grande pubblico negli innumerevoli incontri dal vivo in rassegne e festival, in teatri e auditorium, nelle partecipazioni televisive.
Con il cane e i gatti, nella casa a due piani dove Margherita Hack e suo marito Aldo vivevano insieme, c'é una immensa biblioteca composta di 24 mila libri. Volumi che probabilmente - come sembra fosse sua volontà - saranno donati alla città di Trieste. Amante della bicicletta, da tempo non poteva più pedalare. Le sue condizioni sono progressivamente peggiorate. Una polemica ci fu nell'aprile 2012 quando un medico triestino si rifiutò di rilasciarle il certificato di abilitazione di rinnovo della patente. Lei parlò di pregiudizi e cominciò una battaglia personale per continuare a guidare la sua Panda. Indomita, benché camminasse quasi soltanto aiutandosi con stampelle e con molta fatica, aveva partecipato di recente a una manifestazione sui gatti a Trieste. Da sola, era giunta in taxi e deambulando con estrema lentezza e cautela, aveva raggiunto il luogo dell' evento fino a quando qualcuno l'aveva riconosciuta e aiutata. In quell'occasione aveva anche accettato di essere intervistata. In questi ultimi giorni, vicino alla Hack ci sono stati anche don Pierluigi Dipiazza e don Mario Vatta, da sempre impegnati socialmente e culturalmente.
Sono stati sereni e "vissuti con leggerezza", come aveva sempre fatto nella sua vita, gli ultimi giorni dell'astrofisica Margherita Hack. I problemi cardiaci dei quali soffriva da tempo "erano molto pesanti, ma li viveva con una leggerezza assoluta", racconta Marinella Chirico, molto vicina alla ricercatrice e alla sua famiglia. La malattia si era riacutizzata una settimana fa, tanto da rendere necessario il ricovero. Margherit Hack lascia il marito Aldo, 93 anni, che aveva conosciuto a Firenze, dove erano nati entrambi e dove si erano incontrati ai giardini quando Margherita aveva 11 anni e lui 13. Si erano sposati 70 anni fa, "la prima e l'ultima volta che era entrata in una chiesa", racconta l'amica di famiglia. Non hanno avuto figli e vivevano con otto gatti e un cane. Della morte non ha mai avuto paura, nemmeno negli ultimi giorni: "quando ci sono io non c'é la morte - le piaceva ripetere - e quando c'é la morte non ci sarò io".










I bambini ci guardano



Fonte:Web
Sono così educati i bambini che muoiono di fame:

non parlano con la bocca piena, non sprecano il pane,

non giocano con la mollica per farne palline,

non fanno mucchietti di cibo sul bordo del piatto,


non fanno capricci, non dicono: “Questo non mi piace!!”,


non arricciano il naso quando si porta in tavola qualcosa,


non pestano i piedi a terra per avere caramelle,


non danno ai cani il grasso del prosciutto,


non ci corrono tra le gambe, non si arrampicano dappertutto…


hanno il cuore così pesante, e il corpo così debole, che vivono in ginocchio…


per avere il loro pasto, aspettano buoni, buoni…


qualche volta piangono, quando l’attesa è troppo lunga…


No, no, state tranquilli, non grideranno, non ne hanno più la forza: solo i loro occhi 


possono parlare…

incroceranno le braccia sul ventre gonfio, si metteranno in posa per fare una bella foto…


moriranno piano piano, senza far rumore, senza disturbare…


Quei bimbi lì…sono così educati.


Si, sono così educati i bambini che muoiono di fame...


(web)






venerdì 28 giugno 2013

Morto Borgonovo, simbolo della lotta alla Sla

                          Stefano Borgonovo con i suoi amici calciatori nel 2010

Fonte:Ansa.it

Ex calciatore di Milan, Fiorentina e Nazionale. L'Italia con il lutto al braccio contro la Spagna


E' morto oggi Stefano Borgonovo, ex calciatore del Milan, della Fiorentina e della nazionale che lottava da lungo tempo contro la Sla.
Borgonovo, 49 anni, attaccante - tra le tante altre squadre di Como, Milan, Fiorentina, Pescara e Brescia - nel settembre 2008 aveva annunciato di essere malato di sclerosi laterale amiotrofica, una malattia che ha colpito vari sportivi, ed essere ormai in grado di comunicare solo grazie ad un sintetizzatore vocale. Nacque allora la fondazione che porta il suo nome, una onlus che sostiene la ricerca contro la Sla. Per raccogliere fondi l'8 ottobre 2008 allo stadio Artemio Franchi di Firenze, Fiorentina e Milan erano scese in campo per una amichevole dedicata allo sfortunato giocatore. L'anno dopo allo stadio Luigi Ferraris di Genova, gli sportivi genovesi di Genoa e Sampdoria si affrontarono in una partita a scopo di beneficienza, 'Uniti contro la Sla', sempre per raccogliere fondi. Dopo qualche anno dall'addio al calcio giocato, aveva intrapreso la carriera di allenatore con le giovanili del Como, ma già nel 2005 i problemi di salute lo avevano costretto ad abbandonare.
L'Italia giocherà col lutto al braccio la semifinale di Confederations contro la Spagna. La Fifa ha accolto, anche se solo parzialmente, la richiesta avanzata dalla Federcalcio italiana avanzata un'ora e mezzo prima della partita alla notizia della morte dell'ex giocatore. Non si osserverà invece il 1' di silenzio prepartita, come pure era stato richiesto.
"La sua battaglia non verrà dimenticata" dice il presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi. "La sua carica, la sua energia, il suo coraggio e la sua lotta sono stati encomiabili - dice il n.1 dell'Aic - Il pensiero adesso va alla sua famiglia e a chi ha vissuto con lui questo ultimo periodo ed è rimasto segnato. A loro va la nostra vicinanza". "L'Aic - assicura Tommasi - ricorderà Stefano negli anni, così come fatto finora più volte, per portare avanti la sua battaglia".
''Una malattia di merda...'', si sfoga Massimo Mauro, ex calciatore e amico di Borgonovo, alla notizia. ''Povero Stefano, hai finito di soffrire'', dice al telefono all'Ansa Mauro, che aveva contribuito alla crescita della fondazione Borgonovo contro la Sclerosi laterale amiotrofica.
"Ciao Stefano, Eroe", è l'omaggio di Roberto Baggio sul suo sito. Su twitter l'ex Codino ha invece scritto: 'ciao Stefano''. Ad accompagnare entrambe le frasi due immagini spensierate di Baggio e Borgonovo insieme e abbracciati ai tempi della Fiorentina.
"La tua forza è stato un insegnamento di vita" e' il saluto che Mario Balotelli, dal suo profilo Twitter, rivolge a Stefano Borgonovo. "Ciao Stefano - scrive l'attaccante del Milan e della nazionale - la tua forza è un insegnamento di vita per tutti. Sarai sempre con me. Con noi! Addio"


lunedì 24 giugno 2013

Processo Ruby, Berlusconi condannato a sette anni. Interdizione per sempre dai pubblici uffici

Berlusconi condannato a 7 anni e interdetto da pubblici uffici

Fonte: Ansa.it

Il pm aveva chiesto 6 anni per concussione per costrizione e prostituzione minorile. Sentenza è 'breaking news' nel mondo. Gruppo esulta davanti al tribunale di Milano



Silvio Berlusconi, imputato a Milano per il caso Ruby, è stato condannato a sette anni per entrambi i reati contestati: concussione per costrizione e prostituzione minorile. Il Cavaliere e' stato anche interdetto a vita dai pubblici uffici. Lo hanno deciso i giudici con la sentenza di oggi, stabilendo per lui anche l'interdizione legale per la durata della condanna. 
Il tribunale di Milano ha inflitto a Silvio Berlusconi una pena più alta di quella richiesta dal pubblico ministero Boccassini: sette anni, contro i sei richiesti dall'accusa.
I giudici del processo sul caso Ruby, con la sentenza per Silvio Berlusconi, hanno disposto la trasmissione degli atti alla Procura affinché valuti le presunte false testimonianze rese da alcuni testimoni nel corso del dibattimento.
Kharima el Maroug, in arte Ruby, sarebbe partita per il Messico con il compagno Luca Risso in vacanza. Secondo quanto appreso, la coppia sarebbe già dovuta partire una settimana fa ma ha dovuto procrastinare la partenza per motivi legati al volo.
CONDANNA BERLUSCONI 'BREAKING NEWS' NEL MONDO - "L'ex premier Berlusconi condannato a 7 anni di prigione per lo scandalo Rubygate". Così la sentenza a carico di Silvio Berlusconi irrompe come 'breaking news' sui media di tutto il mondo, dai britannici Bbc e Financial Times, dal Wall Street Journal allo spagnolo El Mundo fino al tabloid tedesco Bild e al francese Le Figaro.
BOCCASSINI ASSENTE, IN AULA BRUTI LIBERATI: E' POLEMICA - Era già programmata da tempo la presenza nell'aula del processo Ruby del Procuratore della Repubblica di Milano Edomondo Bruti Liberati per la lettura della sentenza nei confronti di Silvio Berlusconi. Da tempo, inoltre, il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, oggi assente, aveva programmato un periodo di ferie. E' questo il motivo, spiegano dal Palazzo Di Giustizia, per cui stamani a fianco del pm Antonio Sangermano non c'era, come sempre, Ilda Boccassini, ma Bruti Liberati. Infatti, il procuratore capo, quando il 6 aprile 2011 cominciò il dibattimento, era venuto in aula per esprimere la condivisione dell'ufficio con il lavoro dei due pm e, per la stessa ragione, aveva già previsto di essere presente il giorno del verdetto. Solo che allora, poiché già i due pm erano in toga, Bruti aveva abiti 'civili'. Oggi invece, mancando Ilda Boccassini, ha messo la toga.
"Qual è il significato della presenza del Procuratore Capo Bruti Liberati nell'aula del tribunale di Milano? E' infatti inusuale e molto singolare quanto sta accadendo: lo dobbiamo interpretare come un 'segnale' al collegio giudicante? Se così fosse, sarebbe un preoccupante. Finora il procuratore Bruti Liberati non ha partecipato alle udienze dibattimentali e solo oggi sceglie di essere in aula. Non crediamo alle coincidenze". Lo afferma il capogruppo del Pdl in Commissione Giustizia alla Camera, Enrico Costa.
"Ci sono fatti che hanno una forte valenza simbolica, nei confronti dei cittadini, dei media, e soprattutto di chi si prepara a giudicare. Come mai, oggi e proprio oggi, il procuratore capo Bruti Liberati, nell'imminenza della sentenza, ha ritenuto di essere presente in Aula?". Lo afferma Daniele Capezzone, Presidente della Commissione Finanze della Camera e Coordinatore dei dipartimenti Pdl.
GRUPPO DI MANIFESTANTI ESULTA PER LA CONDANNA - Un piccolo gruppo, composto da una decina di manifestanti, radunato davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, ha accolto con applausi e grida di esultanza la notizia della condanna di Silvio Berlusconi. Alcuni di loro hanno intonato l'inno d'Italia.
DANIELA SANTANCHE' IN TRIBUNALE - L'esponente del Pdl Daniela Santanché è arrivata al Palazzo di Giustizia di Milano, dove é attesa la sentenza del processo Ruby. Santanché è entrata dall'ingresso in via Manara, passando  davanti a un piccolo gruppo di manifestanti favorevoli a una condanna di Silvio Berlusconi.




Incidenti sul lavoro: muore 18enne

                       

Fonte: Ansa.it

Tragedia nel Casertano: giovane colpito alla testa da portellone


Un operaio di 18 anni è morto in un deposito di rifiuti speciali di Gricignano d'Aversa (Caserta): l'incidente è avvenuto nello stabilimento per il trattamento di rifiuti speciali "Ecotransider".

Il ragazzo era dietro a un camion che conteneva materiali ferrosi quando ha cercato di abbassare la 'ribalta', cioé la parte posteriore del mezzo la quale, per un problema meccanico, lo ha colpito con violenza alla nuca uccidendolo.



Sull'accaduto indagano i carabinieri di Aversa.

Salerno: l’ex Diana da cinema a luci rosse a faro per l’arte, la cultura e lo spettacolo


                           

Fonte :Salerno Notizie.it

ll Sindaco di Salerno e Vice Ministro Infrastrutture e Trasporti Vincenzo De Luca ha preso parte alla consegna dei lavori per il completamento della ristrutturazione dell’ex Cinema Diana a Salerno ( poco distante dalla Villa Comunale ).
Con un investimento di un milione e trecentomila euro circa Salerno arricchirà la sua dotazione di luoghi per l’arte, la cultura e lo spettacolo. La sala è prevista con duecento posti a sedere e con caratteristiche polifunzionali. Di grande effetto uno schermo telescopico che permetterà proiezioni hi-tech.
RISTRUTTURAZIONE DELL’EX CINEMA DIANA ALLESTIMENTO TEATRO 2° LOTTO FUNZIONALE : LAVORI DI COMPLETAMENTO E DI ALLESTIMENTO SALA TEATRO
Il progetto generale dei lavori di ristrutturazione della parte dell’ex cinema Diana nella disponibilità del Comune di Salerno, redatto dallo Studio ASNOVA per conto dell’Associazione “Teatro Pubblico Campano”, è stato approvato con delibera G. c. n. 663 del 30.05.08.
Il progetto esecutivo relativo ad un primo stralcio del suddetto progetto generale è stato approvato con determina dirigenziale n. 5925 del 11.12.2008; in tale stralcio sono compresi i lavori di consolidamento delle murature della sala centrale e la realizzazione di un piano interrato destinato al camerini ed ai depositi. I lavori nell’importo di circa 450.000 € sono stati ultimati nel 2010.
Il progetto esecutivo relativo al completamento dei lavori di ristrutturazione e di allestimento della sala teatro è stato approvato il 13.02.2013, con determina dirigenziale n 423, per un importo complessivo di € 1.237.000; in esso sono compresi tutti i lavori di ristrutturazione della sala centrale e dei vani al piano terra sul lato est della sala.
Si prevede di conformare una grande sala di circa 200 mq con grande flessibilità d’uso. Essa è interamente pavimentata in legno ed è dotata di una tribuna telescopica e di un impianto interattivo di proiezione sulle pareti laterali. La sala è attrezzata con pareti mobili in modo che è possibile allestire rapidamente uno teatro con circa 200 posti a sedere. I vani disponibili ad est sono stati destinati al “foyer” con box-office, bar e locali igienici; l’ingresso per il pubblico è previsto sul lato prospettante sul Lungomare.
Nel progetto sono compresi:
a. il completamento dei lavori di consolidamento della sala centrale e del locale ad est; b. sostituzione delle opere di copertura della sala (capriate e tetto);
c. realizzazione di un impalcato di servizio a quota collegato alla sala regia;
d. messa in opera di pannellature fono-assorbenti e di pareti mobili per la delimitazione della sala teatrale;
e. realizzazione della pavimentazione dell’intera sala, in listoni di legno nella parte centrale e con finitura superficiale in resina nelle zone laterali;
f. realizzazione degli impianti elettrici, idrici, di trattamento e di condizionamento dell’aria;
g. installazione di un impianto di proiezione di immagini e video sulle pannellature della sala;
h. la installazione di una tribuna telescoipica;
i. tutte le altre opere di finitura necessarie per la piena funzionalità del teatro.
A seguito della gara di appalto i lavori sono stati affidati alla Impresa EDIL GF del geom. Granata Francesco per l’importo, al netto del ribasso offerto, di € 902.347,39
Sono stati nominati Responsabile del procedimento: l’Arch. Vincenzo Capasso; Direttore dei lavori: l’Arch. Carmine Spirito; Responsabile per la sicurezza: l’Arch. Ciro Di Lascio.
I lavori dovranno essere eseguiti in 240 giorni e pertanto saranno ultimati entro il febbraio del 2014.




L'ultima estate di Gigi Rizzi malore a Saint Tropez per l'ex playboy


                             L'ultima estate di Gigi Rizzi malore a Saint Tropez per l'ex playboy

Fonte: la Repubblica Genova.it

Stroncato da un malore improvviso la scorsa notte a casa di amici: aveva 69 anni, inutili i soccorsi. Viveva a Lago di Sori. Era diventato celebre a fine anni '60 per il flirt con la Bardot e per aver creato la discoteca NumberOne


Gigi Rizzi, attore e imprenditore ma soprattutto noto come playboy negli anni Sessanta e Settanta, è morto a 69 anni per un malore a Saint Tropez, poco prima della mezzanotte di domenica, a casa di amici dove era ospite insieme alla moglie Dolores Mayol. Gigi Rizzi è stato stroncato in pochi minuti dal malore; inutili i primi soccorsi. Piacentino di nascita, era cresciuto a Nervi e proprio sulla Riviera ligure, prima di trasferirsi in Costa Azzurra, aveva iniziato una vera e propria "carriera" nel jet set, giunta al culmine con il flirt con Brigitte Bardot, nel 1968, che lo lanciò come una star negli anni ruggenti di Saint Tropez. 

FOTOCRONACA DI UN PLAYBOY

Negli ultimi anni Rizzi viveva a Lago di Sori, una frazione del paese sulla riviera di levante, in provincia di Genova.Terzogenito di quattro fratelli, figlio di un industriale dei laterizi, sulla Costa Azzurra Gigi Rizzi si era fatto conoscere nel gruppetto de "les italiens" con Beppe Piroddi, Franco Rapetti detto il Principe, Rodolfo Parisi e Gianfranco Piacentini. 

Nel 1967 aprì con Piroddi a Milano il Number One, la prima discoteca-evento in Italia. Una seconda discoteca Number One sarà aperta anche a Roma, in via Veneto, e verrà poi chiuso nel 1972 in seguito al famoso, omonimo scandalo quando venne trovata cocaina nei bagni del locale.

Gigi Rizzi ha fatto anche l'attore:

nella sua filmografia nel 1969 La donna invisibile di Paolo Spinola, La morte risale a ieri sera (1970) di Duccio Tessari , Roma bene (1971) di Carlo Lizzani, Ettore lo fusto (1972) di Enzo G. Castellari, fino a L’occhio nel labirinto (1972) di Mario Caiano.

Alla metà degli anni settanta abbandona la vita mondana europea e si trasferisce in Argentina, dove acquista un terreno e un cospicuo numero di capi di bestiame, fondando così un’importante azienda agricola. Nel 2004 ha partecipato in Italia al reality show La fattoria. Ha scritto un libro autobiografico, curato da Giangiacomo Schiavi, dal titolo Io, BB e l’altro ’68. Gli ultimi anni della sua vita li ha passati a Sori.


Romano Prodi abbandona la politica. Ed invita Berlusconi a fare altrettanto


Fonte: Blogo
Informazione libera e indipendente


Romano Prodi lascia definitivamente la politica italiana. Per confermare una decisione che in qualche modo era già nelle cose, il Professore ha inviato una lettere al Corriere della Sera, nella quale oltre a sancire il "game over" della sua esperienza nella politica nostrana, invita il suo avversario di sempre - Silvio Berlusconi - a fare altrettanto.
Caro direttore,
vorrei rispondere ai tanti riferimenti che, anche sul vostro giornale, sono apparsi riguardo a mie presunte posizioni relative alla vita interna del Partito Democratico e al mio possibile sostegno a questo o quel protagonista. Ribadisco che ho definitivamente lasciato la vita politica italiana. Ad essa riconosco di avermi concesso esperienze fondamentali e non poche soddisfazioni personali, che spero abbiano offerto un positivo contributo al Paese.

L'ex presidente del Consiglio, sul quale evidentemente pesa ancora l'amarezza per la votazione dello scorso aprile sulla presidenza della Repubblica, traccia un bilancio della sua avventura:
Ho affrontato due sfide importanti, battendo un opponente politico che ritenevo e ritengo non idoneo al governo del Paese. Da parte mia ho cercato di portare avanti una cultura politica moderna e solidale di cui l'Italia ha molto bisogno. Una battaglia non solo politica, ma etica e culturale. Credo che questi stessi obiettivi abbiano oggi bisogno di nuovi interpreti anche se, nel corso dei due periodi del governo da me presieduto, ci si è a essi avvicinati senza danneggiare, ma anzi migliorando sensibilmente il prestigio internazionale e la situazione debitoria del Paese.
Poi Prodi conferma di non aver preso la nuova tessera del PD:
Le aggiungo che riguardo al Pd conservo non solo un senso di gratitudine, ma anche numerose e salde amicizie. Tuttavia in politica, come nello sport e forse in ogni attività, è preferibile scegliere il momento in cui finire il proprio lavoro, prima che questo momento venga deciso da altri o da eventi esterni. Questi sono anche i motivi per cui senza polemiche ho tralasciato di ritirare la tessera del Pd, il cui rinnovamento e rafforzamento sono tuttavia essenziali al futuro della nostra democrazia. Al vostro cortese giornalista che mi chiedeva se parteggiassi per l'uno o per l'altro dei potenziali candidati al congresso ho risposto semplicemente «my game is over» che, tradotto in italiano, significa che la mia gara è finita. Una gara riguardo alla quale posso elencare tante sfide vittoriose, tra le quali non mi fa certo dispiacere ricordare le due elezioni politiche nazionali del 1996 e del 2006.

Poi l'invito, neanche troppo velato, a Silvio Berlusconi a farsi da parte dall'agone politico
Riflettendo su tutto ciò voglio infine augurarmi che, anche chi è stato sconfitto nei due confronti diretti, possa meditare sul fatto che non dovrebbe essere solo la mia gara a una fine. Ora la saluto, perché sto partendo per New York dove dovrò discutere di fronte al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Uniti i progetti per lo sviluppo del Sahel. Perché, come Lei sa, gli esami non finiscono mai.


"La vita dentro" Se ne discute al Teatro Antonio Ghirelli di Salerno




VENERDI' 28 GIUGNO ORE 18,00 PRESSO IL TEATRO GHIRELLI (EX SALID - LUNGORINO SALERNO) AL PROGETTO LA VITA DENTRO- UN ANNO DI ATTIVITA'

DIBATITTO SULLA CONDIZIONE CARCERARIA CON NINO SAVASTANO, GIOVANNI BALDI, ANTONIO BOTTIGLIERI, RITA ROMANO, FRANCESCO NAPOLI, EMILIANO TORRE, VALENTINA RESTAINO

SPETTACOLO TEATRALE DEI DETENUTI DI EBOLI

GADGET E APERITIVO GALEOTTO FINALE

INGRESSO GRATUITO


Mandela gravissimo, la figlia: “Spero che il trapasso sia dolce"


                                   Nelson Mandela




"Non vi è alcuna strada facile per la libertà." 

       (Nelson Mandela)


Fonte:Fanpage.it


Mio padre ha dato così tanto al mondo e credo sia sereno”, si è espressa così Makawize Mandela, figlia dell’ex presidente del Sudafrica le cui condizioni di salute sono ormai critiche. La figlia dell’anziano leader ha parlato di lui in un’intervista alla Cnn.


Nelson Rolihlahla Mandela è un politico sudafricano, primo presidente a essere eletto dopo la fine dell'apartheid nel suo Paese e premio Nobel per la pace nel 1993 insieme al suo predecessore Frederik Willem de Klerk

E' nato il18 luglio 1918 (età 94),Mvezo, Sudafrica





Festival Salerno Letteratura- Eventi inaugurali






Ore 17.00, Tempio di Pomona

CONCERTO dell'Orchestra a plettro del Conservatorio Martucci di Salerno - Inaugurazione istituzionale alla presenza del Sindaco Vincenzo De Luca.

Ore 20.30, Salone dei Marmi del Comune di Salerno

LA MIA VITA FRA I LIBRI 

Giuseppe Galasso tiene la prolusione inaugurale del Festival Salerno Letteratura







Sondaggio concluso, ecco la nuova divisa della Salernitana


                   






Fonte: SoloSalerno.it
di Mauro Mazzarella

Il responso era sembrato eloquente fin dalle primissime ore del lancio, stante l’autentico consenso plebiscitario riscontrato. E’ terminato alla mezzanotte il sondaggio con il quale la Salernitana ha chiesto ai propri tifosi di decidere quale maglia utilizzare nella prossima stagione. Con il 74% dei voti e circa 4.000 preferenze registrate da ogni dove, la scelta è ricaduta sulla divisa granata con pantaloncini neri ed inserti dorati. La seconda casacca dovrebbe essere interamente bianca, la terza molto probabilmente ancora biancoceleste utilizzando i layout già predisposti per le scorse stagioni. L’obiettivo è di averle a disposizione al più presto, sicuramente prima dei sei mesi standard previsti dalla Givova che ha integrato e modificato il proprio parco fornitori, riuscendo in tal modo a dare risposte più celeri agli ordinativi. Nell’ambito delle iniziative di marketing fortemente caldeggiate da patron Marco Mezzaroma, a tutti i tifosi che hanno partecipato al sondaggio sarà riservata una speciale sorpresa.







"Luna" di Maria Serritiello



                                 

  
                                         
  
                                                             Luna
                                     di Maria Serritiello

Da quale notte
invereconda
vieni,
luna?
Pallida nel cielo
appari
e trasparenti
i liberi uccelli
ti svolazzano
dinanzi.
Nessuno di giorno,
luna,
ti è di compagnìa.
Sei sola
ora che l’aria
si solleva
senza far rumore
e il sole
per altri
il suo calore
cova

21-11-2006







domenica 23 giugno 2013

Al Circolo Ufficiali di Via San Benedetto di Salerno, il Premio di Narrativa "Nicola Di Stasio"

                                      per licia
Fonte :www.lapilli.eu
di Maria Serritiello



Il 10 giugno scorso, presso il Circolo Ufficiali di Via San Benedetto, i soci del Caffè dell’Artista, l’associazione culturale che opera sul territorio di Salerno da quasi un ventennio, sono stati spettatori di una particolare serata, prima della chiusura estiva.

La socia Licia Di Stasio ha istituito e promosso, all’interno del Caffè dell’Artista, il premio di narrativa “Nicola Di Stasio”, dedicato a suo padre. “L’iniziativa” ha detto Licia “viene da molto lontano ed è legato al ricordo dei pochi anni vissuti insieme a mio padre, in cui ho potuto godere del suo amore e della sua guida”.

La famiglia, gli affetti, i ricordi personali o gli oggetti che hanno, a volte, scaturito scelte future, sono stati i temi, intorno ai quali gli scrittori si sono cimentati con maestria.

La giuria composta da, Emilia Surmonte ( Presidente), Cosmo Sallustio Salvemini, Michele Di Filippo, Licia Di Stasio, si è così espressa:

1° Marco Ferraiolo
2° Felice D e Martino
3°Anna Maria Balbi

Ai vincitori è stato consegnato un oggetto d’arte della ceramica vietrese “Romolo Apicella”, il libro-raccolta di tutti i racconti dei partecipanti ed una pergamena- ricordo su cui sono state impresse le motivazioni della scelta. A tutti gli altri partecipanti in dono è stato offerto un delizioso asinello con carrettino, della stessa ceramica “Romolo Apicella”e la raccolta degli scritti.

La serata si è arricchita di un pregevolissimo spazio musicale ad opera del violino di Federica Severino, virtuosa dello strumento, malgrado la giovanissima età. Al tavolo della presidenza, un ospite graditissimo, la vice sindaco Eva Avossa, sempre presente dove si promuove e si diffonde la cultura. Tutta la serata è stata condotta, con disinvolta bravura, da Aldo Sessa e si è conclusa con un elegante buffet, servito nel patio del “Circolo Ufficiali”, lo spazio storico tra i più belli e spaziosi di Salerno, che da anni ospita l’associazione del “Caffè dell’Artista”, retto da Giovanni Squizza con signorile professionalità e perfetta accoglienza..

“I libri sono stati, anche in seguito” ha ribadito nel corso della premiazione, l’ideatrice del premio “ la cortina di sogni che si frapponeva alla realtà quotidiana e mi aiutava a vivere fra mille disagi, quando ormai Lui non c’era più. Questo il significato del premio che ho voluto dedicargli.”

I partecipanti al premio

Flora. Battiloro
Maria Rosaria Balbi
Enzo Capuano
Stefania Cataldo
Anna Cipriani
Edda D’Acunto
Pasquale De Cristoforo
Felice De Martino
Marco Ferraiolo
Raffaella Ferraiolo De Pero
Gabriella Pastorino
Francesco Puccio
Adelia Roma
Annamaria Santamaria
Maria Serritiello
Emilia Surmonte
Rosmina Viscusi
Ludovica Punzi
Andrea Maria Loffredo


Tutti i racconti prodotti meritavano di vincere, il tema della famiglia ha sollecitato, in ognuno dei partecipanti, ricordi personali ed anche in modo originale e a leggerne i racconti se ne ha conferma.

Maria Serritiello
www.lapilli.eu